FollementeMe

L'isola felice

e leggendo altrove, si accende il cervello.
Forse più che il cervello si accendono le emozioni che per 48 ore sono state rilegate altrove.

Ho sempre avuto una passione immensa nel preparare due cose da vestire, metterle nello zainetto, inforcare la 2 ruote ed andare. Ahime, sono anni che non lo faccio più se non con un minimo di organizzazione. Ho voglia di andarmene dall'ufficio, passare per casa e riesumare il mio vecchio zaino da viaggio e riempirlo, e partire. Direzione? La so io la direzione.... isola felice.

Vorrei prendere quest'isola felice e farla mia, almeno per un pò, farle riassaporare la speranza di quel qualcosa andato perduto. Vorrei prenderla per mano, camminare coi passi all'unisono, le menti che si esplorano ancora più di quello che già fanno, fare del suo corpo il mio.

L'isola felice è qualcosa che ti fa, per l'appunto, felice. non ti fa pensare, te la vivi minuto dopo minuto senza pensare a quello che arriva dopo, anzi, te ne freghi. Immagini cosa possa venire dopo, ma come il cervello va a pensarci, lo distogli, e torni al momento esatto che stai vivendo assaporandolo in pieno, carpendo ogni leggera sfumatura. No, non scappa nulla. Se qualcosa sfugge, è perchè glielo permetto io, o glielo permette lei.

Ci sono periodi in cui l'isola felice mi da tutto, altri in cui apparentemente da poco, ma allo stesso tempo racconta di se, giorni che si protegge anche da me, e forse da se stessa. Leviamo sto forse va.

Io, me la tengo ben stretta a me. Non scappa. Sta qui, su un soffitto, su uno specchio, dentro di me ovunque essa sia. Ovunque io sia.