PortapertA

IL NOSTRO SENSO

 

 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 15 Maggio 2007 da iaia_e_il_naso_rosso


Esercizio
Il testo appena letto sembra essere valido per tutti.

Perchè? ...


Scrivi una lettera a te stesso, pensati, critica il tuo essere uomo, ama il tuo essere umano.
Scrivi frasi brevi, prova ad educare il tuo pensiero alla semplicità e guardati un attimo, anche due se vuoi. Scrivi anche tu che odi farlo. Scrivi per te.

Abbiamo lavorato sulla fiducia, in questi mesi. Adesso che ci fidiamo l'uno del'altro, proviamo a superare il pudore di mostrarci nudi. Cerca un amico. Regalagli la tua lettera, spiegagli che per te è importante. Fai capire la fatica che hai provato nel guardarti allo specchio.
Chiedi al tuo amico di scrivere una lettera uguale, ma al contrario.



Caro Josè,

la tua vita è molto importante, guarda sempre il tuo cuore ed il tuo pensiero e incontra la forza per vivere felice nella terra. Non rinunciare mai, nel silenzio troverai sempre i motivi per andare avanti.


Ho chiesto a J. di scrivere la propria lettera al contrario, senza utilizzare le negazioni.

Caro Josè,

la tua vita è molto noiosa, è possibile che nel tuo cuore e nel tuo pensiero troverai pochi motivi per vivere. Nel ruido troverai il motivo per continuare sempre allo stesso modo.

Io sono Rosario.
Lavoro molto, cucino tutti i giorni, mi piace lavorare a maglia, un attimo, la sera. Faccio sempre qualcosa in casa, mi piace fare i dolci.


Io sono Rosario.
Lavoro poco. Non cucino niente. Non mi piace lavorare a maglia la sera. Non sempre faccio qualcosa in casa. Mi piace cucinare la pizza.

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Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 05 Maggio 2007 da iaia_e_il_naso_rosso

 Lettera di Aulò a se stessa.


Sono il tuo alterego.

Eri una persona insicura.
Dopo la nascita dei bambini e il fatto di vivere in Europa sei cambiata.
Adesso sei più sicura di te. Ma non sei soddisfatta, vorresti di più perchè sai che puoi dare di più.
La tua paura è perdere il senso della vita.
Vuoi migliorare il tuo essere donna.
Aulò
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Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 28 Aprile 2007 da iaia_e_il_naso_rosso
Foto di iaia_e_il_naso_rosso

Picosa racconta Adrian.

Liberamente tratto dall’immaginazione di Piccosa…

Facendo conto dei giorni più belli nella mia vita, posso ricordare tanti sorrisi, faccende con gli amici, carezze con la mia ragazza che ci facevano sentire uno solo. Però soprattutto ricordo un giorno in particolare, un giorno unico dove ho provato a me, agli altri e soprattutto a mio padre che ero capace molto di più di quello che lui credeva.

Padre: “ La tua mente è piccola, sei debole. Devi imparare ad essere consapevole delle tue debolezze e limitazioni. Dio non ci ha  fatto intelligenti. Devi accettarti così come sei, anche se sei stupido. Avrai altre qualità. Cercale e lavora su quelle. Non sarai capace di entrare all'Università. Che materie vuoi studiare?”

Adrian.: “ Chimica industriale”

Padre: “ Ma va! Proprio tu ”

A.: “ Almeno farò la prova, penso che se mi preparo bene e studio molto ce la farò”

Padre: “ Perdi il tuo tempo. Và a lavorare invece di studiare!”

A. : “ Studierò e farò il test di ingresso ”.

Adrian supera il test d' ingresso.

Padre: “ Non fa niente, quello non ti fa più intelligente. Vediamo se riesci a finire l'università! ”

Adrian dice: “ Questa gioia non me la toglie nessuno. Ho provato a me stesso che sono capace di avere tutto quello che voglio, se lo voglio davvero. Tu che non hai mai creduto in me, grazie! Grazie per non credere, sei una forza che mi spinge sempre più forte. Grazie”

Adrian racconta Picosa

é  una ragazza che trasmette tanta gioia quando ti racconta un fatto della sua vita,

é una persona che ha amato molto suo padre.

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 28 Aprile 2007 da iaia_e_il_naso_rosso
 
Foto di iaia_e_il_naso_rosso

Kasia racconta L.

Cara amica, ti volevo raccontare un episodio di cui mi ha parlato ultimamente L.

L. è sempre stato un bravissimo studente in Senegal. Quel giorno era quasi sicuro d’aver superato l’esame, tutti glielo confermavano, ma lui non ci credeva. Lui forse per contraddire l’immagine di bravo ragazzo o forse per non alimentare false speranze tra i genitori, disse al padre di non aver superato l’esame.

Il giorno in cui fu sicuro d’aver passato la prova, corse dal padre a dargli la buona notizia. Il papà felice si tolse tutti i soldi che aveva dalle tasche e le diete al figlio. Il mio amico dopo una notte insonne si è alzato presto per andare a spendere tutti i soldi che aveva ricevuto.

L. mi ha raccontato questo giorno come un evento molto emozionante per lui, forse perché era riuscito a regalare una grande gioia al suo papà o forse perché ha speso un bel po’ di soldi!

ViVi racconta V.

Il mio viaggio verso questo paese è iniziato nei miei pensieri, non appena ho conosciuto la storia che lega la Romania a questa penisola.

Molto tempo fa l’impero Romano s’espanse. Il re della Dacia ( allora così si chiamava il mio paese)si tolse la vita a causa della sconfitta.I romani gli tagliarono la testa e la portarono nelle loro terre. 

Così i romani s’unirono alle donne delle mie terre e le generazioni da cui provengo sono frutto di queste unioni. Questo è il motivo che mi lega all’Italia.

Inizialmente era solo una sogno, poi avvenne l’inaspetto! Un amico mi informa della sua imminente partenza e mi chiede se io avevo “ bisogno di un passaggio”... avevo i miei contatti in Italia ma prima di arrivare a Roma ho accompagnato il mio amico ad Ostia a trovare un signore che lui conosceva. Ma accadde anche qui un'altra magia: dalla casetta sul mare non uscì un signore ma un mio vecchio amico trasferitosi anche lui a Roma! Ci accolse con grande affetto.

In un momento così emozionante è iniziato il mio percorso in questo paese!

V. racconta Vivy.

Le domande che mi ha fatto sono state veramente utili per riconoscere il mio stato d’animo. Ad un certo punto mi ha chiesto se il mio stato d’animo dipendesse dal comportamento altrui. Ho visto in lei un interesse nell’identificare il problema: una propria e vera dolcezza. Credo che questo modo di porsi sia indispensabile per condurre una persona al confronto, a condividere un problema o uno stato d’animo reale. La solitudine è una malattia che potrebbe essere curata anche con atteggiamenti come il suo.

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 21 Aprile 2007 da iaia_e_il_naso_rosso
Foto di iaia_e_il_naso_rosso


Gita in galleria d'arte di strada...


( Mostra "Peace"- poster di propaganda politica-alla Galleria the house of Love and Dissent, via Leonina 85, Roma)

...natural born soldier

Un soldato con il desiderio ancenstrale di lottare.

V.


Vomit

L'artista parodizza una famosa fotografia in cui un vietnamita sta per sparare ad un altro soldato vietnamita, sulla testa.

I due soggetti sono disegnati con la matita scura, su uno sfondo bianco, ma al posto della pistola il soldato punta un hamburger, a colori.
La faccia di paura del soldato giudiziato è la stessa. In questo contesto sembra che l'hamburger offerto gli faccia schifo.

Sotto è scritto VOMIT con la M gialla del Mac Donald.
Ma Vomit mi ricorda lo slang di BOMB IT = BOMBARDALO.
Le bombe = fanno schifo.

Come le aziente multinazionali che finanziano le guerre.
Picosa.

 
 
 
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Data di creazione: 23/03/2007
 

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