Creato da AaranB il 01/04/2009

FUTURO

Parliamo di ambiente energia e futuro del nostro paese

 

 

Ripensare seriamente al nucleare

Post n°2 pubblicato il 01 Aprile 2009 da AaranB
Foto di AaranB

 

In queste ultime settimane si è riacceso il dibattito su un possibile ritorno dell'Italia all'energia nucleare.

Credo che il tema dell'energia sia di fondamentale importanza e non da tutti recepito nel corretto modo. Forse anche perché l'uso quotidiano dell'energia ce la rende talmente familiare, al punto di non accorgerci quasi che esista, se non quando ci viene a mancare (proprio come l'aria che respiriamo).

Mi piacerebbe quindi che un dibattito sull'energia venisse fatto a prescindere dalle questioni ideologiche. L'energia ci serve e ce ne serve molta ed è giusto interrogarci su quali fonti possono fornircela, nucleare compresa.

 

Credo che i detrattori del nucleare nei loro ragionamenti partano da alcuni presupposti non condivisibili, che di seguito verranno elencati e presi in esame.

 

E' MEGLIO CONCENTRARSI SU FORME DI ENERGIA ALTERNATIVA

Fino a 15 vent'anni fa non si parlava di energia fotovoltaica od eolica.

E' solo negli ultimi tempi che si stanno sviluppando ad un ritmo sempre più sostenuto le tecnologie per queste due forme di produzione d'energia.

Vorrei che fosse chiaro che l'energia nucleare non si mette affatto in concorrenza con l'eolico ed il fotovoltaico i quali spero vivamente possano crescere e svilupparsi nel più breve tempo possibile.

Personalmente ritengo particolarmente affascinante la tecnologia "Kite gen" http://www.kitegen.com/index_it.html.

Per quanto riguarda il fotovoltaico è auspicabile che ogni cittadino possa installare sul tetto della propria abitazione pannelli fotovoltaici. Pur non essendo al momento economicamente convenienti esistono degli incentivi statali per questo tipo di installazioni. Ad ogni modo un cittadino di vera coscienza ecologica potrebbe essere disposto ad esborsare di tasca propria l'onere dell'installazione per il bene dell'ambiente.

Indispensabile ovviamente anche il risparmio energetico e l'aumento dell'efficacia del rendimento energetico dei dispositivi utilizzatori di energia elettrica.

Il nucleare non vuole assolutamente entrare in concorrenza con tutto ciò, tutti questi virtuosi modi di

produrre e risparmiare energia si devono attuare in ogni caso.

Il nucleare vuole sostituirsi alla generazione di energia mediante idrocarburi, gas e carbone.

Al momento fotovoltaico ed eolico non sono in grado di sostituire queste forme di produzione d'energia.

 

TRA POCHI DECENNI NON CI SARA' PIU' COMBUSTIBILE PER LE CENTRALI NUCLEARI

Le previsioni più pessimistiche stimano che le scorte di uranio potranno durare al ritmo di consumo attuale per 35-40 anni.

Visioni più ottimistiche http://www.sciam.com/article.cfm?id=how-long-will-global-uranium-deposits-last invece, assicurano la disponibilità di uranio per altri 200 anni.

Anche se considerassimo solo le previsioni più pessimistiche però, bisogna tenere conto che nell'arco di 10-20 dovrebbero essere pronti i reattori di 4a generazione in grado di "ribruciare" il combustibile dei reattori di 3a, ma sopratutto in grado di "bruciare " direttamente Uranio238, senza quindi dover effettuare il costoso processo di arricchimento

http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_di_IV_generazione.

Sarà quindi possibile utilizzare come combustibile l'uranio impoverito residuo del processo di arricchimento combustibile degli attuali reattori ed il torio (3 volte più abbondante dell'uranio) in reattori autofertilizzanti, ovvero che producono più combustibile di quello che utilizzano.

Già oggi per la verità esiste una tipologia di reattore detta "CANDU" in grado di utilizzare per combustibile Uranio 238 e Torio http://it.wikipedia.org/wiki/CANDU.

L'affermazione che entro 35 anni l'approvvigionamento di combustibile per i reattori non sarà più possibile è dunque falsa.

 

L'ENERGIA NUCLEARE E' COSTOSISSIMA

L'energia prodotta dalle centrali nucleari viene generalmente giudicata altamente costosa.

Mentre il prezzo del combustibile utilizzato in questi impianti è decisamente economico rispetto al petrolio,i costi di installazione e decommissioning sono decisamente alti. Vorrei far notare però che gli elevati costi di progettazione e realizzazione sono da attribuirsi anche ad uno standard qualitativo altissimo impensabile negli impianti tradizionali. Per quel che riguarda il decommisioning invece, il costo viene contabilizzato solo per gli impianti nucleari e non per le tipologie classiche di centrali elettriche. Nonostante questi altissimi costi di installazione si può considerare comunque la generazione di energia per via nucleare economicamente conveniente.

Questo documento http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf identifica e calcola in maniera ineccepibile i costi derivanti da un impianto nucleare e seppur redatto nel 2007 credo possa considerarsi comunque un buon punto di riferimento valido anche oggi, dato che i calcoli fatti nel documento sono stati fatti assumendo per il valore del petrolio 85$ al barile (oggi siamo a 45-50)

 

QUELLA NUCLEARE E' UNA TECNOLOGIA OBSOLETA MOLTI PAESI LA STANNO ABBANDONANDO

Si dice che la generazione elettrica per via nucleare stia per essere pian piano abbandonata anche da nazioni che ne hanno fatto precedentemente largo uso e che ormai da decenni non si commissionino più nuovi impianti nucleari.

La tecnologia nucleare viene quindi vista come "obsoleta"

Il fatto che non si siano più commissionati nuovi reattori è in parte dovuto al fatto che il bassissimo costo del petrolio degli anni passati non ha incentivato la costruzione di nuovi impianti. Va però anche ricordato che nazioni quali Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Giappone, (la Francia può essere considerata un caso un po' a parte) hanno già da tempo raggiunto una quota di energia prodotta per via nucleare attorno al 30%. Sembra comunque che allo stato attuale delle cose anche nazioni come la Svezia, che già dal 1980 aveva posto una moratoria sul nucleare, stiano riconsiderando l'eventualità di ripensare alle proprie scelte

http://www.ecoblog.it/post/8015/in-germania-chiudono-due-centrali-nucleari.

Sono in via di sviluppo i così detti reattori di III e IV generazione il che sta ad indicare che la tecnologia nucleare non è affatto obsoleta ma in continua evoluzione.

 

IL NUCLEARE E' PERICOLOSO PER LE POPOLAZIONI

La sicurezza della popolazione limitrofa alle centrali nucleari non è assolutamente a rischio, o perlomeno non lo è più di quanto lo sia chiunque viva nei pressi di un qualsiasi grosso impianto chimico o industriale in genere.

Ricordiamoci che il rischio di incidenti con gravi danni per le popolazioni è legato alle attività umane

e alla scelleratezza con cui queste sono state a volte applicate a prescindere dal fatto che si trattasse o meno di impianti nucleari. Questa è una breve lista di incidenti terribili con conseguenze gravissime

per le popolazioni in cui impianti nucleari non sono coinvolti.

 

* Il crollo delle dighe di Banquiao e Shimantan, Cina, che nel 1975 ha causato 26 000 morti per l'onda di piena più altri 145 000 morti per carestie e epidemie conseguenti, questo secondo il rapporto ufficiale del governo cinese declassificato solo nel 2005.

* Il Disastro della diga del Vajont che nel 1963 ha causato 1917 morti.

* Il Grande smog (Londra 1952), dovuto ad un eccessivo consumo di carbone per riscaldamento, che ha causato 4000 morti immediate più altre 8000 nelle settimane successive.

* Il disastro del traghetto MV Doña Paz (Filippine, 1987) nel quale morirono oltre 4000 persone a causa dell'incendio di prodotti petroliferi versati in mare dalla petroliera con cui il traghetto si era scontrato.

* Il disastro di Bhopal in India dove morirono 4000 persone in una sola notte e, si stima, circa 30 000 nel giro di qualche mese, ed un totale di 500 mila intossicati, senza tenere conto dell'aumento dei decessi negli anni successivi dovuti a tumori e leucemie per cui non esistono studi.

 

Non mi risulta che dopo questi incidenti si sia smesso di costruire dighe,trasportare idrocarburi ecc.

 

Chi si ostinasse a considerare Cernobyl come un classico e tipico incidente nucleare deve assolutamente documentarsi meglio.

Una centrale nucleare non è assolutamente una bomba passibile di esplosione. Inoltre è fisicamente impossibile che ciò che avvenne in Ucraina possa avvenire in un reattore di concezione occidentale.

Voglio ricordare che a Cernobyl si effettuò uno sconsiderato esperimento, dove si esclusero volontariamente i dispositivi di sicurezza ed il reattore venne portato ad un regime di funzionamento critico. Voglio ricordare inoltre che la tipologia costruttiva di quel reattore è completamente differente dallo standard occidentale. Basti pensare che il moderatore di quel reattore è costituito da grafite (infiammabile alle alte temperature se a contatto con l'aria) mentre nei reattori occidentali il moderatore è costituito da acqua (ovviamente non infiammabile).

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl%27

http://it.wikipedia.org/wiki/RBMK

 

 

LE SCORIE RADIOATTIVE SONO UN PROBLEMA IRRISOLVIBILE

Il problema delle scorie radioattive resta ancora un problema non risolto http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=24606&Itemid=29

Ricordiamoci comunque che anche senza centrali nucleari ogni giorno l'Italia continua a produrre una certa quantità di scorie radioattive provenienti dagli apparati di medicina nucleare degli ospedali.

L'Italia dovrebbe comunque attrezzarsi con dei siti di stoccaggio a prescindere dal fatto che abbia intenzione di ripensare o meno all'utilizzo del nucleare per generare energia elettrica.

Andrebbe fatta anche chiarezza su cosa sono e quante sono queste scorie radioattive.

Viene ad esempio considerata scoria radioattiva anche il semplice camice indossato dall'operatore addetto all'utilizzo di macchinari.

Bisognerebbe dunque sfatare il mito che le centrali nucleari scaricano tonnellate di liquami radioattivi nei fiumi.

Premesso questo bisogna distinguere in 3 tipologie di rifiuti radioattivi: "Medium and Intermediate Level Waste (MILW)" di cui esempio sopra

"High Level Waste" (HLW) i veri e propri resti del combustibile.

Per un carico di combustibile di 1000KG (bastante a fornire energia per un lunghissimo tempo) la parte altamente radioattiva può essere stimata in circa 40 Kg

http://it.wikipedia.org/wiki/Scorie_nucleari.

La possibilità di utilizzare Torio come combustibile inoltre abbatte in modo drastico il tempo per cui le scorie restano radioattive.

I resti di questo combustibile infatti restano radioattivi per 300 anni contro le migliaia dei reattori attuali.

Inoltre l'attenzione su eventuale dispersione di queste scorie nell'ambiente è sempre ad un livello altissimo, cosa che non si può dire ad esempio per i rifiuti tossici di derivazione chimica o quant'altro prodotti in normali processi produttivi. (E' di questi giorni la notizia dell'arresto

di Mario Chiesa per traffico illecito di rifiuti tossici)

 

 

Alla luce di tutte le cose scritte credo che la possibilità di utilizzare energia nucleare vada per lo meno presa in considerazione.

Il nucleare potrebbe essere una forma di energia temporanea (50- 60 anni) in attesa di mettere a punto nuove, più sofisticate e pulite forme di energia (la speranza è nella fusione nucleare)

 

Ricordiamoci inoltre che l'Italia ha aderito al protocollo di Kyoto e s'impegna quindi a ridurre i propri gas serra pena multe pecuniarie (molto ingenti) da pagare.

 

Non ci possiamo assolutamente permettere quindi di bocciare l'opzione nucleare solo per una presa di posizione ideologica

L'opzione nucleare deve essere pesata, valutata, ma DEVE essere presa in seria considerazione.

 
 
 

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