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Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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La ricerca della perfezione è una nevrosi che passa gradualmente, accettando semplicemente d'essere spontanei e naturali. Allora non c'è pericolo che ritorni. Non è dell'essere umano sano questa necessità di perfezione. E' un virus che s'insedia nella mente quando ancora non hai ben realizzato chi già tu sei. La tua perfezione consiste solo nel far sbocciare il seme unico di cui sei portatore. Questa fioritura naturale non ha a che vedere con l'idea umana di uno scopo o perfezionamento da conseguire, ma ha in sé tutta la potenza che serve all'opera creatrice di cui tu sei viva espressione e incarnazione.
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La coerenza fra il dire e fare può avere due aspetti: uno visibile, facilmente comprensibile e un altro invisibile, riconoscibile dai pochi che hanno aperto canali di percezione più sottili e profondi. La coerenza visibile è lineare, logica e popolare. Quella invisibile è invece elusiva, non lineare, paradossale, ed è di matrice essenzialmente esoterica. La coerenza invisibile può contenere anche quella visibile, essendo omni comprensiva, mentre la coerenza visibile trova riscontro solo all'interno della logica concettuale, nei suoi paradigmi e schemi. Per cui chi riconosce solo la logica visibile, non è in grado di vedere oltre l'apparenza scontata, e intuire la coerenza invisibile e più profonda e nascosta di un atto, di un comportamento, che ha radici nella non dualità fondamentale che regge ogni fenomeno. Tante incomprensioni nascono dunque dal piano di coerenza da cui si osservano e valutano le cose. Perciò quel che può sembrare incoerente ai più, ad un altro livello, può invece non esserlo. È buona cosa allora essere prudenti nei giudizi e valutazioni, anche se si sa che è molto difficile che ciò accada, quando si è legati all'altare della logica visibile, duale.
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Se ami non segui, ma accompagni soltanto. Se segui imiti, non crei e forse non ami. Il fatto stesso di manifestare sinceramente la tua unicità, comunque sia, è di per sé un fenomeno creativo. Permettiti dunque di essere unico e incomparabile, esprimendo coscientemente la tua natura individuale. Perciò accompagna chi ami senza seguirlo e fatti accompagnare da chi ti ama senza seguirti.
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Un cuore leggero è in grado di sopportare anche carichi molto pesanti.
Se appesantito, invece, non può nemmeno godere della leggerezza.
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Credersi solo 'angelici' e non anche un po' 'diabolici' è quantomeno da inconsapevoli, quando si è in buona fede; altrimenti, è facile si sia probabilmente imbroglioni con se stessi e con gli altri.
Il Cielo mi guardi dai puri e dai 'santi', dagli infallibili e dai perfezionisti, dagli ambiziosi e dai competitori di qualsiasi specie. Per il resto, ringrazio il Cielo e la Terra d'avermi reso perfettamente imperfetto, coerentemente contraddittorio, umanamente divino e divinamente umano: me stesso.
Forte e fragile, buono e non buonista, acuto e anche un po' ottuso... reale.
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Quando è Amore, non si abbandona e non si è mai abbandonati, anche se le porte sembrano apparentemente chiudersi alle spalle.
Quando è Amore, la libertà tiene ancor più uniti i cuori, nonostante distanze e contingenze relative.
Quando è Amore non si reclamano bisogni, non si assecondano sogni personali. La sete e la fame dei sentimenti sono sempre appagati nei corpi più sottili. Si dà e si riceve, ci si nutre invisibilmente di quel che serve davvero per crescere insieme.
Quando è Amore, la pace dissolve le passioni nella luce calda di una più grande visione.
Quando è Amore, non c'è più questo o quello ma questo e quello: c'è inclusione e non esclusione, abbondanza e non penuria.
Altrimenti, è soltanto un caduco amore mondano, inevitabilmente destinato a spegnersi, perché fondato sul desiderio miope di due individui che vogliono bastarsi rinchiudendosi entro sterili confini.
Quando è Amore, questo si manifesta solo riconoscendosi nell'Uno, pur configurandosi in mille forme e modi.
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Trovo molto più coerente un individuo che si vanta o si loda per il suo successo mondano di colui che s'inorgoglisce per quello spirituale.
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Rincorrere ciò che concerne la mera trasformazione esteriore, declinandola come percorso evolutivo o di elevazione, porta ad inseguire miraggi spirituali che conducono spesso a mancare il punto realizzativo.
Tutto ciò che è soggetto al cambiamento non può mai corrispondere all'Essenza, la quale è per definizione: eterna, immutabile e impersonale. Questo è un basilare principio da comprendere se si aspira a riconoscersi in essa. Ciò che muta è sempre e soltanto il fenomeno transitorio: quel elemento illusorio, frutto di una mente sognante, per nulla essenziale, che l'ego mondano o ancorchè spirituale va a impersonificare. Per cui bisogna dire che l'Essenza è sempre pura e presente e non necessità di alcun miglioramento, perchè è il centro immobile e fonte di ogni periferico mutamento umano.
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Non è difficile per l'ego comprendere teoricamente che siamo l'Uno. E' invece quasi impossibile per lui accettarlo, perché è come un suicidarsi, rinunciare ad ogni sua credenza e pretesa identitaria. Egli preferisce restare aggrappato al suo mondo di divisione irreale, piuttosto che arrendersi alla Fonte unitaria che l'ha emanato. E questo è il suo peccato originale che continua a rinnovare e scontare giorno dopo giorno, nel disagio, nell'insicurezza e nella sofferenza.
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Abbi molta cura della relazione con il tuo miglior amico e compagno di viaggio: il tuo cuore. Soprattutto quando dimora in uno stato di pace e armonia con il ciò che è. Ascoltalo anche se ti parla senza voce e non tradirlo per arroganza.
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Le aspettative accadono, non si possono impedire, ed è umano che transitino in noi, anche nostro malgrado. Però, per non soffrire le eventuali delusioni che possono suscitare, non vanno coltivate, ma riconosciute, salutate e lasciate perdere. Fanno parte di una mappa ancora troppo personale...
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Benedetto il giorno in cui lasci cadere ogni bisogno di approvazione esteriore, senza ritenere ciò un merito egoico da sbandierare, ma solo un premio silenzioso che l'anima ti dona, riconoscendo la tua integrità e onestà umana, il tuo valore. Questo è un elemento fondamentale per la tua libertà, la tua pace.
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Inviato da: Praj
il 21/07/2022 alle 17:57
Inviato da: lenteris
il 08/06/2022 alle 05:45
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