Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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BATTIQUORUM

Post n°965 pubblicato il 01 Giugno 2011 da Praj
 

Quando non votiamo in un referendum in cui si stanno decidendo cose che ci riguardano direttamente, stiamo solo dimostrando che non siamo all'altezza di essere liberi. Il peccato di questa ignavia - che può comportare la mancanza di un quorum che invalida il referendum stesso - sta nel fatto che ciò danneggia tutti, soprattutto coloro che invece sono andati ad esprimersi responsabilmente nell'interesse collettivo, affinché una maggioranza popolare potesse dare una indicazione significativa di una volontà.
La democrazia diretta è un lusso conquistato in secoli di evoluzione politica che non possiamo sprecare: perciò andiamo a votare, il più consapevolmente possibile.
E' il minimo che si possa chiedere a chi voglia essere cittadino di un mondo che aspira a crescere civilmente. Perciò, non abdichiamo a questa preziosa facoltà, anche se ci possono far credere che la faccenda sia una cosa irrilevante, incapace d'incidere sulle grandi scelte. Non deleghiamo mai le opportunità che ci offre la libertà, perché ce ne potremmo poi pentire amaramente.




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Commenti al Post:
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 01/06/11 alle 17:20 via WEB
Liberi di sentirsi liberi di non votare..,o liberi di aver fatto una scelta che può servire per la libertà collettiva. Questo è sicuramente un virus senza antivirus, ma uno tra i virus che fà bene a tutti: Buona serata
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 01/06/11 alle 17:55 via WEB
Certo, si può anche sentirsi liberi di non votare, prendendosi però le proprie responsabilità riguardanti la personale coscienza civile se domani poi ci si trova a pagare i danni delle conseguenze dell'eventuale non voto. Votare in un referendum, secondo me, è un bel segno di maturità democratica. Peccato che in Italia ci siano solo referendum abrogativi e non consultivi. Buona serata anche a te, Ester! :-)
(Rispondi)
 
 
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 01/06/11 alle 18:11 via WEB
intendevo proprio questo che ci si può sentire liberi di non votare e assumersi la responsabilità delle conseguenze. Quando ho detto non cè antivirus, è proprio per dire che chi vota è responsabile e maturo ..era un incitamento ad andare a votare :-)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 01/06/11 alle 18:30 via WEB
L'avevo capito, Ester, ma ho colto l'occasione per ribadirlo... eheheh! Repetita Juvant! Ciao :-)
(Rispondi)
teatROM
teatROM il 02/06/11 alle 11:27 via WEB
liberi...libertà è essere liberi da se stessi......parlare di democrazia e di libertà, in italia....o in europa, lo trovo un po ridicolo,caro praj,diciamo che queste cose si chiamano briciole per tenere buona la cittadinanza,certo di questi tempi c'è da accontentarsi e coglierle,auspico tempi migliori,...chiamiamo le cose con il loro nome,ovvero tirannia oligarchica mondiale mascherata da democrazie fantoccio,ad ogni modo la presa forse sta mollando,ma se non ci doteremo di una moneta di stato (vedi signoraggio,tema veramente interessante da un punto di vista economico e sociale!) avremo molto poco di parlare di libertà, diritti e democrazia,dove non esiste una sovranità monetaria,non esiste alcuna sovranità,un saluto
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 02/06/11 alle 14:09 via WEB
Condivido il senso profondo di quanto dici... ma intanto è bene applicare anche la giustizia umana. La Legge del Cuore è chiaramente su un piano superiore. E' ovvio che quello dei referendum è un livello di libertà formale e giustizia relativa. Ci si accontenta... non essendoci le condizioni di consapevolezza collettiva di guardare oltre. Un sorriso :-)
(Rispondi)
 
 
teatROM
teatROM il 02/06/11 alle 18:03 via WEB
ma le condizioni di consapevolezza collettiva potrebbero essere di molto piu vaste,se venissero liberati dei meccanismi sociali di soffocamento,,,molti neppure si sognano il risveglio e la libertà da se stessi,proprio perchè vi è un gigantesco cover up da parte di un funzionamento economico mondiale; io questa radice l'ho compresa nel signoraggio monetario,cosa non da poco...allora scendi in campo? ahahhaha
(Rispondi)
 
 
 
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 03/06/11 alle 14:17 via WEB
posso portare intanto la mia piccola pallina da ping-pong, scendo in campo anche io con ciò che ho! Da qualcosa bisogna iniziare e in mancanza di una palla grande comincio da una piccola pallina. ;-) in quale campo giocate vi vengo a dare il mio piccolo sostegno! ahahah!!
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
teatROM
teatROM il 04/06/11 alle 10:56 via WEB
finchè il gioco resta gioco....ma quando entra in campo la competizione,e il desiderio di sopraffazione dell'altro,il gioco finisce ed entra in campo la mente,,,mi viene in mente un ricordo, da piccolo giocavo a tennis con mio padre,quando ho iniziato a vincere io,mi sentivo in colpa ed ho smesso...a volte nemmeno a vincere soddisfa..., ciò che conta è il gioco,ciao :)
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