Dire cosa è vero dentro di noi, non è dire quello che pensiamo, non è dire la nostra opinione, non è poter ammucchiare l'immondizia della nostra mente sopra qualcuno. Tutto questo è ancora illusione, distorsione, proiezione. Verità non è scaricare le nostre opinioni su qualcuno. Questa non è verità. Verità non è dire le nostre credenze intorno alle cose. Questa non è verità. Questi sono modi in cui noi ci nascondiamo alla verità.La verità è molto più intima di tutto questo di tutto questo. Quando vi esprimete nella verità c'è una sorta di confessione. Non intendo una confessione di ciò che è giusto o sbagliato, ma nel senso di uscire completamento allo scoperto. La verità è una cosa semplice. Esprimersi nella verità è parlare da un senso di totale e assoluta mancanza di protezione e difesa.Affermare la verità, con qualche consistenza, significa non solo incontrare il posto dentro di noi, dove vi è paura di dire la verità, ma anche vedere la struttura di credenza che ci ha suggerito: "Non posso farlo". Queste strutture di credenze sono per loro natura basate sulla irrealtà. Saperlo non è abbastanza: dovete proprio vedere questo, veramente percepire quello a cui voi credete. Quali sono le precise strutture di credenze che vi fanno entrare nella dualità, quale ragione vi fa entrare nel conflitto e nel nascondervi? Solo allora potete esprimervi nel vero.
Dal libro: "La vita dopo il risveglio" di Adyashanti - Editore Tecniche nuove
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