Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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IL PARADOSSO DELLA RESPONSABILITA'

Post n°990 pubblicato il 12 Giugno 2011 da Praj
 

Dal momento in cui hai Realizzato fondamentalmente che non sei libero e responsabile di ciò che ti accade, per paradosso, lo Sei diventato totalmente.

 


 
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Commenti al Post:
MaggaBaba
MaggaBaba il 12/06/11 alle 19:16 via WEB
:-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/06/11 alle 20:10 via WEB
;-)
(Rispondi)
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 12/06/11 alle 23:34 via WEB
scusa forse non ho compreso bene il post e quindi stò dicendo una cavolata. Ma come non siamo responsabili di ciò che ci accade? ma non è sempre stato detto che dobbiamo essere coscienti di ciò che ci accade ed assumerci le nostre responsabilità visto che tutto proviene da come noi stessi stiamo vivendo e abbiamo impostato la nostra vita? Forse questa volta mi sono proprio un pò spersa ! buonanotte
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/06/11 alle 09:36 via WEB
Ester, pensa se fossimo nelle condizioni di vedere le cose al di sopra dell'apparenza: potremmo forse prendercela con la cecità di molti comportamenti umani, sapendoli totalmente condizionati? Pensa se sapessimo che quelli che vengono chiamati individui sono in realtà una una sorta di macchine per pensare e sentire, apparati psico fisici con una pseudo identità, organismi programmati dalla genetica e dall'ambiente: potremmo allora mai arrabbiarci con loro? Pensa se vedessimo che quelli che credono di essere entità che hanno libertà di scelta, di fatto non hanno invece controllo sulle loro azioni e pensieri, tanto meno sulle loro conseguenze: potremmo forse non avere umana compassione per il loro stato d'identificazione con il loro software mentale? Pensa che quello che crediamo potrebbe essere la condizione della coscienza altrui potrebbe invece essere proprio la nostra. Dunque uno shock che ci insinui il dubbio, anche una piccola breccia in questa scatola pensante che ci fa essere così sicuri di essere quello che ci dato d'immaginarci, potrebbe essere l'apertura, un provvidenziale spiraglio di Luce, verso un processo di disillusione, di disincanto. Sarebbe un segno della grazia del Sé che ci inizia al primo passo necessario per liberarci dall'automa che non abbiamo mai saputo d'essere sempre stati. Da questa presa di Coscienza inizia il vero cammino della libertà e della responsabilità Reale. E' chiaro che rispetto al piano mondano e mmorale, noi comunque siamo sembre responsabili di cciò che facciamo sia a livello psicologico, che a quello sociale e legale. Il riferimento della responsabilità a cui alludo in questo post però è riferito,sostanzialmente,al piano metafisico dell'Esere. Un sorriso e buona giornata. :-)
(Rispondi)
 
 
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 13/06/11 alle 09:43 via WEB
ok..grazie mi è tutto più chiaro..( si software mentale, si sposa abbastanza bene con ciò che ho scritto l'altro giorno da me ;-)))
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 13/06/11 alle 13:05 via WEB
Mi fa piacere che ci sia stato questo chiarimento, utile a fugare eventuali equivoci e fraintendimenti. ;-))
(Rispondi)
devarishi
devarishi il 13/06/11 alle 13:27 via WEB
In sostanza, quando realizzo che non sono quell'IO che i pensieri continuamente alimentano..."entità" fittizia condizionata da un sacco di elementi interdipendenti, accedo all'autentico "potere " e all'autentica libertà (anche se non li posso certo definire...."miei"). E' questo il senso...?? ciao lara
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/06/11 alle 20:31 via WEB
Concordo con le tue osservazioni, Lara. E' quello il senso. Per me, la libertà personale, intesa come libero arbitrio, é una pura illusione mentale. Non esiste come dimensione personale: è sempre condizionata... da qualcos'altro. E' sempre interdipendente da ciò che sta intorno e interagisce con noi direttamente o indirettamente. Quindi esseri liberi davvero non è possibile per noi, identificati nell'ego come libero agente. Comprendere ed accettare questa relatività, includendo la rinuncia totale alle nostre impressioni autonomistiche, è partecipare co creativamente di una Libertà infinità e impersonale della quale noi siamo espressione in ogni momento. L'intuizione di questa realtà di fondo porta un rilassamento nel proprio modo di vivere e aiuta ad entrare in relazione con il flusso dell'esistenza con conflittualità interne decrescenti, fino all'abbandono totale. La comprensione reale di questo principio ha risvolti benefici molto pratici nella vita quotidiana. Si smette di lottare con quel che accade, con il ciò che E'. S'instaura un senso assoluto di Fiducia, che poi è l'attuazione di questa comprensione fatta con un cuore aperto e spirito disponibile... all'arresa al Tutto. Ciao e buona serata :-)
(Rispondi)
 
 
devarishi
devarishi il 14/06/11 alle 10:29 via WEB
Sono assolutamente d'accordo con le tue osservazioni. In un sito ieri leggevo che siamo destinati ad evolverci fino a diventare DEI con un controllo totale sulla vita, allora saremo veramente liberi, sosteneva questa persona. A me sta teoria non torna proprio perchè l'incarnazione nel corpo è già di per se un limite quindi non capisco perchè diventando DEI dovremmo continuare a sperimentare il limite...eh..eh.. Il punto è che si è disposti a credere a qualsiasi cosa, pur di tenersi stretto il proprio...EGO.. ;-) ciao lara
(Rispondi)
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