Praj il 13/06/11 alle 15:38 via WEB
Ci sono cose che non si possono dire, da un punto di vista metafisico, perché si sa che non possono essere udite da coloro che non sono in grado di assimilarle; come ci sono cose che non si possono rivelare perché nessuno le vuole sentire.
Poi ci sono delle cose che non si possono dire perché inesplicabili, inesprimibili, ineffabili...
Prima di dire certe cose bisognerebbe allora sapere a chi le si sta dicendo e poi anche il perché lo si vuol fare.
Ma se ci si sente di dirle comunque, nell’augurio che, fra i tanti, qualcuno le possa cogliere nel loro autentico spirito vivificante, e non nella banale lettera morta, bisogna dirle sapendo che ognuno le assorbirà in base alla sua possibilità di comprensione.
Anche solo per questo qualcuno ritengo che valga la pena di dirle.
Ognuno, in quelle cose, vi leggerà quello che è in grado d’interpretare. Quindi, in un certo senso, anche se il messaggio e semplice, seppur profondo, la particolarità della mente del lettore lo renderà difficile e complicato, astruso e incomprensibile, di fatto esoterico.
Perciò l’esoterismo reale, secondo la mia opinione, non viene dall’occultamento di un qualche insegnamento che appositamente si vuole tenere segreto, per chissà quali secondi fini, ma dalla difficoltà dell’ego dell’uomo di vedere nella semplicità delle cose la rivelazione della verità del ciò che è, che non può o non vuole vedere, men che meno accettare.buona giornata
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il 09/07/2023 alle 12:42
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