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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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TRASFORMAZIONE

Post n°999 pubblicato il 15 Giugno 2011 da Praj
 

Il raccontare informa, ma è l'esperienza diretta che trasforma.


 
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Commenti al Post:
pensaresenzapensare
pensaresenzapensare il 15/06/11 alle 10:49 via WEB
spesso ci si ferma al racconto in quanto è la strada di minor attrito e minor responsabilità.siamo abili procrastinatori.buona giornata
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 15/06/11 alle 12:56 via WEB
E' vero, molti di noi, nel procrastinare, sono dei veri e propri maestri... ahahah! buona giornata a nche a te. :-)
(Rispondi)
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 15/06/11 alle 11:29 via WEB
ci sono due tipi di esperienze che trasformano, quella che ci trasforma a livello fisico ed emotivo, e si parla del dolore e delle sofferenze vissute con esperienze negative o positive, l'altra esperienza è quando riusciamo veramente a entrare in sintonia con ciò che vogliono indicarci le nostre esperienze e per cui sentiamo, leggiamo ,viviamo fasi del nostro stesso pensiero, fasi di azioni alternate a silenzio e da cui siamo penetrati anche se per pochi attimi. Questo per me trasforma non solo il nostro corpo fisico ma tutto muta insieme ai nostri vari corpi. In quella foto cè il vero processo della trasformazione così come avverrebbe se ci volessimo mettere a disposizione. L'inizio della trasformazione però non può avvenire se non dai nostri sensi che dobbiamo sapere che sono sensi e ci dirigono solo o in una direzione o nell'altra. Unire i sensi,all'esperienza e farne un bel boccone, allora ciò che poteva essere diviso lo abbiamo riunito e facendone un bel boccone trasformato per la nostra nutrizione nel tempo! (Sarà che ho fame ahah! ieri ho mangiato veramente poco!)
(Rispondi)
 
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 15/06/11 alle 11:30 via WEB
..per il nostro nutrimento nel tempo! volevo scrivere. ;-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 15/06/11 alle 13:01 via WEB
Solo dopo l'esperienza diretta puo' avvenire una comprensione trasformatrice. Anche quando questa comprensione succede solo a livello intellettuale, essa già produce degli effetti rimarchevoli: le interferenze della mente concettuale, emotivo-reattiva, sulla mente funzionale – quella che non ha bisogno del senso dell’ego - diventano meno frequenti e si è consapevoli del fatto che le conseguenze dell'azione sfuggono al nostro controllo. Una volta libera dagli influssi e condizionamenti della mente identificata, la mente funzionale diventa sempre più efficiente e qualsiasi cosa ci accingiamo ad attuare è certo che la faremo in maniera più efficace. Perciò è utile analizzare, al fine di vedere come funzioniamo realmente, le nostre azioni e cercare di scoprire se sono veramente "nostre" come crediamo, o se sono eventi che non dipendono da noi. Approfondendo questa obiettiva e impersonale osservazione attraverso l'esperienza reiterata, l'ego non può che indebolirsi sempre di più ed, in concreto l’approccio alla vita si semplifica e si fa più spontaneo perché, con questa realizzazione, c'è meno senso di sè, orgoglio, meno sensi di colpa, meno odio e invidia... tutte cose che sono legate al senso dell’ego, alla erronea percezione di essere agente personale, Ciò non vuol dire che questi sentimenti non si mostreranno più, ma non ne resteremo coinvolti o, almeno, lo saremo sempre meno, non più come prima. Fino al punto che, un giorno, non ci saranno più. Felice giornata, Ester! :-))
(Rispondi)
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 15/06/11 alle 11:51 via WEB
scusa rileggendo credo che ho espresso male, correggo, l'esperienza è sempre una ma noi la sappiamo dividere molto bene o a livello di corpo o ad altri livelli ecco perchè dobbbiamo farne un solo boccone e trasformare da ciò che ci sembra fisico a ciò che non è fisico. Fammi un fischio se non è comprensibile.. ;-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 15/06/11 alle 14:26 via WEB
Chiaramente ogni esperienza diretta va intesa in ogni senso: che sia fisico, emozionale, mentale e spirituale. E' conseguente che poi andrà ad influenzare la trasformazione ai vari livelli, per quanto riguarda i comportamenti, le scelte e idee che hanno attinenza con lo sperimentato. Molto più difficile un cambiamento trasformativo basato solo su ciò che sentiamo, leggiamo, ascoltiamo. E' spesso, invece, determinante l'esperienza diretta per far si che una comprensione esteriore si cristallizzi in una "certezza" interiore dovuta ad un vissuto reale. Un sorriso senza fischio. ;-)
(Rispondi)
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 15/06/11 alle 13:06 via WEB
un sorriso a quanto mi hai risposto e non mi resta che dire : Vada Retro Ego satana!! ;-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 15/06/11 alle 14:26 via WEB
...ahahah! :-)))
(Rispondi)
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