Praj il 15/06/11 alle 13:01 via WEB
Solo dopo l'esperienza diretta puo' avvenire una comprensione trasformatrice. Anche quando questa comprensione succede solo a livello intellettuale, essa già produce degli effetti rimarchevoli: le interferenze della mente concettuale, emotivo-reattiva, sulla mente funzionale – quella che non ha bisogno del senso dell’ego - diventano meno frequenti e si è consapevoli del fatto che le conseguenze dell'azione sfuggono al nostro controllo.
Una volta libera dagli influssi e condizionamenti della mente identificata, la mente funzionale diventa sempre più efficiente e qualsiasi cosa ci accingiamo ad attuare è certo che la faremo in maniera più efficace.
Perciò è utile analizzare, al fine di vedere come funzioniamo realmente, le nostre azioni e cercare di scoprire se sono veramente "nostre" come crediamo, o se sono eventi che non dipendono da noi.
Approfondendo questa obiettiva e impersonale osservazione attraverso l'esperienza reiterata, l'ego non può che indebolirsi sempre di più ed, in concreto l’approccio alla vita si semplifica e si fa più spontaneo perché, con questa realizzazione, c'è meno senso di sè, orgoglio, meno sensi di colpa, meno odio e invidia... tutte cose che sono legate al senso dell’ego, alla erronea percezione di essere agente personale,
Ciò non vuol dire che questi sentimenti non si mostreranno più, ma non ne resteremo coinvolti o, almeno, lo saremo sempre meno, non più come prima. Fino al punto che, un giorno, non ci saranno più.
Felice giornata, Ester! :-))
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il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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