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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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SOBRIETA'

Post n°1040 pubblicato il 08 Luglio 2011 da Praj
 

Se arrivano i tempi duri, di austerità, il che sembra più che mai possibile, osservando la realtà dei grandi fenomeni economici, ambientali... che ci stanno venendo incontro, si crea una grande occasione per riscoprire la sobrietà come valore, la rinuncia come disciplina, la semplicità come stile, la solidarietà come sostegno reciproco, oltre che un maggior equilibrio sociale come necessità. La sobrietà materiale, che comporta l'abbandono dell'effimero, del superfluo, la benevolenza scambievole come attenzione all'altro, una saggia giustizia, sono la solida piattaforma per il volo verso l'essenzialità spirituale, purtroppo molto carente carente in molti di noi. E' dalle difficoltà che nascono possibilità di crescita umana, interiore. S'impara e si evolve soprattutto quando s'incontrano il dolore, le difficoltà e il sacrificio.
Non va mai dimenticato che niente succede per caso, sia agli individui che alle società. Se affrontassimo i possibili quanto probabili tempi duri con più sensibilità ed intelligenza, benevolenza, in misura delle nostre responsabilità e possibilità, potremmo uscirne un pò tutti migliorati, in ogni senso.

 
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Commenti al Post:
pgmma
pgmma il 08/07/11 alle 16:33 via WEB
Io mi son fatto l'idea che la mente umana sia il più gran male Se prendi 100 persone serie, di qualsiasi partito, gruppo, ecc e poi distribuisci i beni materiali in misura uguale, dai a ciascuno una casa, un' istruzione e un lavoro ......e poi li lasci liberi di fare quel che vogliono per 10 anni...Ebbene vedrai che ci saranno già le premesse a tutti i mali, ingiustizie, violenze....!!!! Perchè ? Perchè la parte di Caino che c'è in ciascuno è INSOPPRIMIBILE. Manca qualcosa dall'origine.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 08/07/11 alle 19:25 via WEB
Manca secondo me la consapevolezza di ciò che Siamo veramente. Per riscoprire ciò però dovremmo fare un Viaggio Interiore che ci condurrebbe ad una trasformazione coscienziale radicale. Purtroppo, ciò è un'avventura individuale e spirituale che può essere alla portata di ognuno, basta che lo voglia intraprendere: non può e non dovrebbe essere forzata. Nasce solo come una esigenza del proprio animo che si sente soffocare stando in certe logiche meramente materialistiche e consumistiche. Intanto, ci si accontenta, di piccoli passi in avanti, soprattutto a livello di massa. Per esempio: cominciare a comprendere il valore della sobrietà come scelta. Questa comprensione avrebbe un impatto molto importante sulle nostre relazioni sociali, inciderebbe notevolmente nel rapporto con il senso dell'avere che andrebbe ridimensionato rispetto al senso dell'Essere. Un sorriso e grazie per l'interessante e stimolante commento.
(Rispondi)
lenteris
lenteris il 09/07/11 alle 06:58 via WEB
Buongiorno Praj. Tutto è difficile prima di essere semplice. Credo che i tempi duri come quello morbidi ci siano sempre stati e sempre ci saranno perchè la vita è un'onda, porta e toglie, offre e nega, picchi e baratri ecc ecc. Efficace allenamento per trovare, se si trova, l'equilibrio. La natura lo spiega bene questo, con i suoi cicli di inizio e fine di ogni cosa. La natura è maestra e specchio. Diceva Leonardo: “Coloro che hanno altra maestra che non sia la natura si affaticano invano” E’ una via semplice ma spiega in profondità, guarisce, allarga, trasforma. Si ama, si ride, si soffre, si affronta, si vince, si perde, si scappa, si torna, si molla la presa, si balla e si canta e la struttura si fortifica e se lo sguardo si fa ampio e accogliente si comincia a intravedere all'orizzonte la scintilla del senso di tutto questo cammino. Da una locanda del mio sentiero, brindo con il mio caffè all'inizio di questo nuovo giorno. Praj, cin cin!
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Praj
Praj il 09/07/11 alle 09:06 via WEB
Eccomi allora a condividere un sobrio e sereno cin! Buon sabato, Silvia! :-)
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libellula_md
libellula_md il 09/07/11 alle 17:01 via WEB
condivido in pieno anch'io! interessante:"...riscoprire la sobrietà come valore! " tutto ciò che ci arriva è un valore aggiunto per riscoprirci per comprenderci e comprendere!!! se ci spogliassimo di tante pseudo esigenze il lavoro interiore ci risulterebbe più semplice! un saluto affettuoso, marì
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 10/07/11 alle 21:09 via WEB
Grazie Marì per l'apprezzata condivisione, Un valore aggiunto per me importante, da un punto di vista psicologico personale, derivante da uno stie di vita in cui c'è sobrieta è il recupero del piacere di godere delle cose semplici ed essenziali che stiamo perdendo nel mondo coccidentale socialmente inteso. Quando si è realizzato, in una situazione di necessità o penuria, che sono veramente le dimensioni fisiche fondamentali, come la fame e la sete per esempio, a farci apprezzare sia il semplice pane che l'acqua fresca, si può comprendere, per analogia, che l'abbondanza e l'eccesso, all'opposto, non possono che toglierci il senso dell'appagamento intenso. Questo vale anche per la salute che si apprezza di più quando viene a mancare, come tutti sanno. Ecco perchè spesso la scontentezza, l'insoddisfazione, la noia, la caduta del desiderio... pervadono chi ha tutto ciò che vuole, facilmente, senza sforzo, senza conquista. Se ne deduce pertanto che è piuttosto la sobrietà a mantenere vivo il senso del godimento, il gusto per le semplici cose, un sano e permanente stimolo desiderante, una voglia di vivere non sostenuta artificiosamente. E' solo l'appetito reale, sia fisico sia psichico, che dà piacere, che fa assaporare l'esperienza, quando accade; non è l'avere sempre a disposizione quel che si vuole. Per cui, non è nel avere tutto e sempre che fa godere, che sazia, ma è l'avere inaspettato, quello che ci coglie di sorpresa. E ciò succede con maggior possibilità quando si vive nella frugalità, quando la semplice aspettativa di una cosa realmente legata ad un bisogno vero trova soddisfazione. Questo è una sorta di segreto di pulcinella riguardante la legge della mancanza - sempre che sia relativa - che la mente avida raramente riesce ad intuire. I semplici, in genere, conoscono questo segreto ed è per questo che si accontentano di ciò che hanno, di ciò che provvidenzialmente arriva. Un sorrisoe e buona serata. :-)
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