lenteris il 28/07/11 alle 08:15 via WEB
Crescere respirando la specificità dentro la totalità, entrare in relazione con la diversità, giocare insieme al gruppo eterogeneo... La cultura non si forma solo studiando ma anche osservando, respirando il clima delle cose e dei pensieri, sperimentando sulla pelle il coraggio e la paura da molti punti di vista, mettendo insieme aspetti diversi tra loro come pezzi di puzzle. Questo ascolto del bambino di sè in relazione alle figure genitoriali di riferimento (pilastri prioritari della sua formazione) e anche in relazione al "villaggio", lo educa a mio parere a uno sguardo ampio che rende possibile la connessione delle inquadrature. Se incoraggiato e amato, il bambino impara, forma l'intelligenza nell’incontro e nello scontro, si mette a confronto, si specchia nel mondo, capisce, sceglie, sente, matura l'istinto alla condivisione, alla collaborazione e alla sdrammatizzazione dell'egocentrismo. Inoltre si prepara a vivere con maggior facilità e serenità lo svincolo e la sua sana autonomia. Questo, io credo, sia il più bel regalo che un genitore possa fare ai suoi figli, a quelle frecce luminose dell'arco a cui non appartengono. :) Un sorriso Claudio dalla tua sorella arciera viandante
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il 09/07/2023 alle 12:42
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