RISVEGLIO INTERIORE

Che dire? con semplici modi di dire e di fare quale è la sua vita, se si legge oltre a ciò che dice si vede la grandiosità della semplicità e un sacco di insegnamenti che forse lui stesso non vede nemmeno e tutti potremmo beneficiarne. Io dico sempre che non esiste insegnamento più bello di chi sa che non ti stà insegnando nulla. Ma l'uomo si può dire che di giorno in giorno vuole ingrassare cibandosi dell'aversario che aspetta pronto per eliminare! Sia esso in casa o vicino di casa! Un sorriso mangio un'insalata-ona-ona oggi!

Condivido. Infatti, questa è saggezza in carne ed ossa, più che filosofia trascendentale. E' un maestro d'accettazione... lo avverto quando ammette che predica bene e razzola male, quando dice che è un "farabutto"... Quanta consapevolezza e onestà in quel vedersi sotto tutti gli aspetti: dal chiaro allo scuro! Un uomo vero, un saggio genuino, almeno per me. Buon pomeriggio e digestione, amica Ester! ;-)

Sempre emozionante sentire o leggere Corona, vero uomo della terra, braccia e mani come rami e foglie, artista illuminato che toglie per raggiungere l'essenza. E porta con sè l'umiltà di sentirsi un farabutto. Per questo è vicino all'essenza, quando in noi la luce convive accanto alle sue ombre allora siamo davvero molto vicini al centro di infinita armonia dove gli opposti non si respingono più, dove non solo si accettano, ma si attraggono e si innamorano fino a diventare buona cosa entrambi. Grazie a Mauro, grazie a Madre Natura, grazie all'opera d'amore Taoista di Dio e grazie a te, Claudio, portatore di senso e di essenze... un sorriso dalle fronde di quercia, da una Driade abitatrice delle Selve

Anch'io ho scoperto da poco Mauro Corona. Lo trovo come dici tu: un vero uomo della terra, braccia e mani come rami e foglie, artista illuminato che toglie per raggiungere l'essenza. Soltanto se avessimo il coraggio e l’onestà di guardarci dentro fino in fondo vedremmo, oltre tanti rosei paesaggi emotivi, anche tutti i fantasmi oscuri ancora circolanti fra le pieghe del nostro pensare e sentire. Vedremmo le ombre che rifuggiamo e di cui ci vergogniamo, la polvere che non abbiamo mai ripulito, gli scheletri che nascondiamo agli altri. Non sarebbe probabilmente un grande spettacolo per il nostro orgoglioso senso d'identità. Vedremmo anche le nostre miserie umane che non vogliamo ammettere. Allora, prima di giudicare il mondo che pensiamo stia soltanto là fuori e sia più sporco di quel che noi anche siamo, riflettiamo. Se volessimo essere giusti, non ci illuderemmo di essere immuni dai mali che imputiamo al mondo, indicando colpevoli che invece potremmo essere proprio noi. Allora, ecco che lo spirito d'integrazione Taoista ci indica la Via naturale all'Essere, in modestia e semplicità. Rispondo, ricambiadolo, tuo sorriso da un scoglio riscaldato dal sole. Ciaooo! :-)))

Mauro Corona...abito poco distante da lui e in qualche modo questo me l'ha fatto sempre sentire un vicino da incontrare, da leggere...ho letto i suoi libri per raccogliere in me quelle tracce, odori, suoni della natura, così importanti per ritrovarsi ...il suo linguaggio asciutto a volte si spezza come gli stecchi calpestati in montagna e rimanda altri suoni e fruscii...Corona è amato da molti ma anche rifiutato da chi ne invidia il ruolo attivo nei media, lo chiamano in molte TV locali e nazionali e lui va semplicemente perchè è così, semplice ... raccoglie i pensieri con una bandana colorata, ho sempre pensato che quella bandana è la sua salvezza in pubblico, nei boschi, sui monti...lì ha raccolto la sua forza e lì la trattiene, la forza di essere libero...ciao :-))

Come sempre un uomo vero tocca, crea disagi ai conformisti, fa discutere... A me invece piace molto e trovo che faccia bene a farsi conoscere, ad esprimere il suo interessantissimo punto di vista, quanto mai attuale in un mondo che bolle nella cofusione, rincorrendo una modernità, senza essere veramente all'altezza di gestirla con buon senso. Mi aveva ultimamente colpito questo pezzo tratto da un suo libro: "... La resina è il prodotto di un dolore, una lacrima che cola dall'albero ferito. Gocce dorate, gialle come miele, che non scappano via, non fuggono come l'acqua, non abbandonano l'albero. Rimangono incollate al tronco, per tenergli compagnia, per aiutarlo a resistere, a crescere ancora. I ricordi sono gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita." sono parole che trasudano di essenzialità, d'esperienza, di vita vissuta intensamente. Un caro saluto e buon weekend, Sofiastrea! :-))