Post n°1116 pubblicato il
19 Agosto 2011 da
Praj
Chiedere alla finanza speculativa di avere un'etica è come chiedere a Dracula di diventare vegetariano.
La finanza speculativa fa ammalare il pianeta sempre di più con la sua rapacità incontenibile. Se non la si riforma, ci farà affondare in guai sempre più seri.
Siamo guidati e condizionati da schizofrenici operatori finanziari... drogati dai grafici che ogni giorno vanno su e giù in base alle loro scelte emotive e speculative. E' un totale delirio di scelte ondivaghe, irrazionali, che il mondo economico deve subire, con gravi conseguenze per tutti. Se non è patologico un sistema che ogni giorno e su ogni dato si mette in crisi e in discussione i suoi fondamenti, non saprei cosa lo sia.
La globalizzazione liberista, pilotata principalmente dal dio denaro e dai suoi sacerdoti, sta dimostrando di essere un cancro socio-economico-finanziario ormai in stato di metastasi. Purtroppo i molti che non contano in quelle piazze dove si decidono i destini di nazioni sono alla mercè di questo assurdo e cosiddetto libero mercato. Osservando l'andazzo del fenomeno sembra non ci siano antidoti e coraggio politico adeguato e interessato seriamente a fermare questo tumore finanziario, tantomeno di curarlo seriamente.
Si auspica una presa di coscienza di tutti, in paricolar modo dei governati, prima che sia troppo tardi.
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Praj il 20/08/11 alle 09:29 via WEB
Sono d'accordo, Monica: ci hanno ridotto a meri consumatori. E oggi anche il modello della società consumissta sta andando crisi per via delle contraddizioni intrinseche a questo sistema glogalizzato che si fa sempre più evidente.
Se arrivano, come stanno arrivando, i tempi duri, di austerità, il che sembra possibile, osservando la realtà dei grandi fenomeni economici, ambientali... che ci stanno venendo incontro, si crea una grande occasione per riscoprire la sobrietà come valore, la rinuncia come disciplina, la semplicità come stile, la solidarietà come sostegno reciproco, oltre che un maggior equilibrio sociale come necessità.
La sobrietà materiale, che comporta l'abbandono dell'effimero, del superfluo, la benevolenza scambievole come attenzione all'altro, una saggia giustizia, sono la solida piattaforma per il volo verso l'essenzialità spirituale, purtroppo molto carente carente in molti di noi. E' dalle difficoltà che nascono possibilità di crescita umana, interiore. S'impara e si evolve soprattutto quando s'incontrano il dolore, le difficoltà e il sacrificio. Non va mai dimenticato che niente succede per caso, sia agli individui che alle società. Se affrontassimo i possibili tempi duri con più sensibilità ed intelligenza, benevolenza, in misura delle nostre responsabilità e possibilità, potremmo uscirne un pò tutti migliorati, in ogni senso.
Un sereno sabato sorridente. :-)
(Rispondi)
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