RISVEGLIO INTERIORE

Letto e mi vien da dire: fin che vediamo nello specchio qualcosa di riflesso vediamo i pensieri, le azioni e le emozioni. .. Mi viene in mente i film che gli specchi riflettono i fantasmi, il fumo, le entità invisibili ..Eppure lo specchio è lì da secoli, lo stesso specchio che riflette immagini e immagini, fino a che l'immagine al di quà dello specchio non si assottiglia talmente tanto da rendersi invisibile e vuota. Ecco è pronta per riempirsi di consapevolezza che non può essere riflessa. Buon appetito Praj grazie per avermi messo lo specchio davanti stamattina non mi ero ancora guardata! ;-)

Dopo un bel pò di seria pratica meditativa si giunge al restare imperturbabili testimoni consapevoli, psicologicamente liberi e tranquilli, del fatto che tutto ciò che percepiamo è impermanente, transitorio... e solo l'Osservatore neutrale permane. Alcuni però si potrebbero giustamente domandare se queste pratiche meditative possano ostacolare i doveri, gli impegni, che la vita mondana richiede. In realtà bisogna sempre badare alle proprie istanze quotidiane; non si deve negarle o fuggirle. Ma si dovrebbero affrontare però non coinvolti emotivamente, con un'azione semplice e volta alla soluzione positiva delle problematiche. L'efficienza e la vigoria nell'atto possono esserci comunque, anche se non si è vincolati agli scopi e si ha una consapevolezza che riflette il momento presente senza aderirvi e identificarsi in esso. L'individuo che realizzerà questa lucida consapevolezza e apertura non sarà perfetto ma sarà totale. Avrà imparato, in maniera progressiva, lungo il percorso, a stare di fronte agli eventi, pur vivendo emozioni con pienezza e distacco contemporaneamente. Con vitale totalità. sarà nel mondo ma non più del mondo. L'aspetto nuovo che emergerà sarà il fatto che qualsiasi sentimento, che sia di gioia o di rabbia, sarà subito riconosciuto e dimenticato, lasciato andare. Questa capacità di ritrovare una "verginità" interiore in modo sempre più veloce, è ciò che differenzia colui che conosce se stesso in senso profondo da colui che rimane identificato con la sua mente, con il suo corpo, con le sue azioni e pensieri. Noi siamo sia lo specchio che i suoi riflessi. Quando siamo centrati siamo identificati sull'essere specchio. Quando siamo persi o coinvolti da pensieri, chiare, emozioni siamo identificati con i riflessi. Buon pomeriggio, cara Ester. Un abbraccio ;-)

ciao Praj sai che ti avevo "scovato" in quel sito a cui ogni tanto accedo e vi trovo letture molto interessanti. Assolutamente efficace la metafora dello specchio e dei riflessi. Io mi sento ancora molto identificata nei riflessi....ma ho sperimentato anche che SONO lo specchio e questa profonda consapevolezza non si può più dimentare, nè perdere. E' quella realizzazione profonda che fa la differenza da un identificazione totale nei riflessi e che fa affrontare la vita con la fiducia nella propria autentica natura svelata. Buon sabato Praj....;-) lara

Cara Lara... vedo che sei già in possesso della Chiave... Auguri di buona apertura, dunque. Un caro saluto sorridente e Namasté. :-)

Scusa forse mi sono espressa male, lo specchio rifletterà nuova persona gravida di quegli oggetti e pensieri trasformati o rifletterà quel pieno vuoto.

Condivido. No, ti sei espressa bene. Volevo solo ampliare il discorso... certamente non per invalidare la tua acuta riflessione. Ciao carissima! ;-)))

si Praj lo so, infatti il piccolo commento sopra è stato fatto prima di questo tuo ultimo, solo che è finito sotto e sembra che l'ho scritto dopo che mi hai risposto. Ma ricorda che se anche mi invalidassi le riflessioni..ti leggerei comunque e prenderei spunto come faccio sempre per allargare gli orizzonti del cuore e restringere quelli della mente. Se scivessi solo tu o solo io che riflessioni sarebbero? ;-)))))

eheheh!... giusto, che riflessioni sarebbero? Ti abbraccio augurandoti una bella domenica. ;-)))

ciao Praj, ci vuole un sacco di pratica e di tempo per raggiungere lo specchio; io ho appena iniziato, ma già qualche volta vedo la sua forma. Conosco il sito, l'ho letto tante volte, ci sono anche gli scritti della persona "speciale" che mi sta insegnando la strada; qualcuno li chiama Maestri, altri Guru, a me piace pensarlo come una luce..Sri Chinmoy..serena notte..Monica

Non importa il nome che si da alla Luce della Consapevolezza e dell'Amore. Ciò che conta è includerla, respirarla, da qualsiasi direzione arrivi: che sia una scintilla occasionale che sia che un Sole permanebnte. La Vie sono tante ed è bello che ognuno sia chiamato a percorrere la sua in piena libertà. Buon cammino, cara Monica. Un sorriso :))