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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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LA FUGA SILENZIOSA

Post n°1185 pubblicato il 02 Ottobre 2011 da Praj

Quando non sentiamo l’urlo di dolore di chi invoca la libertà negata all’uomo schiacciato, umiliato, crudelmente vilipeso, per l’animale ucciso o torturato,abbandonato... per l’ambiente agonizzante causa la nostra disattenzione, disinteresse, indifferenza… non ci rendiamo conto che anche noi siamo in pericolo, che ci sta franando la vita addosso mentre guardiamo altrove e che prima o poi saremo coinvolti, forse travolti.
Quando non sentiamo più il cuore risuonare di tristezza nel vedere l’orrore, la violenza, la prepotenza intorno a noi e, chiusi, barricati egoisticamente nelle nostre statue di carne cambiamo canale alla nostra mente, per non sentire, per non vedere,per non essere toccati… stiamo scavando la fossa alla nostra anima morente.
Quando ci rifugiamo nelle certezze consolidate da unopseudo buon senso, dalla logica dei luoghi comuni che ci fannosentire protetti dalla paura, dall’inquietudini, dalle domande scomode, stiamo andando incontro ciecamente al baratro.
Quando confidiamo nelle convenzioni checi danno illusoriamente un senso di potere riflesso, quando ci teniamo stretti ai privilegi e non ci apriamo a chi è invece indifficoltà, ci stiamo sempre di più allontanando da noi stessi estiamo seppellendo il nostro spirito.
Spirito, senza il quale la vita diventa una recita di un teatrante che non sa nemmeno di esserlo eche si dibatte confuso su di un palco dove s’inscena una commedia tragicomica senza senso, in una futile attesa della decomposizione di un organismo utilizzato come maschera soltanto al fine di una sciocca quanto triste avventura. Ma la cosa più grave è che abbiamo fatto del dono della nostra esistenza un’occasione mancata.


 
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Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 02/10/11 alle 10:16 via WEB
a volte c'è un'attesa mal utilizzata, rivolta al proprio vuoto anzichè offerta alla Vita e per Vita intendo a tutto ciò che richiede il nostro intervento vero e concreto e l'attesa è un anestetico potente, ti addormenta , ti precipita nel dolore tuo, quello che ami che ti fa fuggire dalla "sofferenza" maestra di Vita...il tuo post è un progetto vero agli uomini di "Buona Volontà" seguirlo
(Rispondi)
 
sofiastrea
sofiastrea il 02/10/11 alle 10:16 via WEB
perdono...ciao e buona domenica :-))
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scorpione602
scorpione602 il 02/10/11 alle 10:44 via WEB
che dire di questo post??? Solo che è bellissimo e che non voglio smettere di cogliere questo dono che è la VITA!! Grazie, Praj, saggio amico..buona domenica
(Rispondi)
devarishi
devarishi il 02/10/11 alle 16:16 via WEB
Praj, a volte mi mandi in crisi eh..eh.. Ti chiedo. Se la libertà umana in termini relativi non è reale, è un illusione, come può l'inconsapevolezza diventare consapevole ?? Voglio dire ...inizi dicendo..."quando non sentiamo l'urlo di dolore..."...ok..ma chi non lo sente come fa a sentirlo ? Chi è sordo e cieco e si volta dall'altra parte, può fare qualcosa per agire diversamente ?? ma nel momento stesso che se lo chiede è la consapevolezza stessa che pone questa domanda ....non "lui"...quindi..??...immagino che non ci siano risposte razionali a queste perplessità, ma ti pongo ugualmente queste domande. ciao lara
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devarishi
devarishi il 02/10/11 alle 16:49 via WEB
..scusa, termino... Se con queste esortazioni ti rivolgi all'ego, ok, ne può fare la solita crociata del bene contro il male, ma a livello di consapevolezza potremmo essere a zero. Se ti rivogli al Sè...non serve perchè ovviamente, non serve. Quindi, a *chi* ti rivolgi....? Fammi capire... ciao lara
(Rispondi)
 
sofiastrea
sofiastrea il 03/10/11 alle 07:28 via WEB
mi permetto...a volte siamo consapevoli di essere inconsapevoli altre siamo inconsapevoli e basta...:-))
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Speedtriple_One
Speedtriple_One il 03/10/11 alle 10:04 via WEB
A volte non si tratta di fuga...ma di preservaziOne stessa... ti dice niente l'istinto naturale di sopravvivenza? Va bene non siamo tutti come Mel Gibson in Braveheart...e a volte questo riugio può servire e preservarsi da un eventuale attacco di follia... poi per concludere...come già ho detto in un mio post...inutile inveire direttaMente o indirettaMente contro chi o cosa crediamo causa dei problemi stessi...siamo consapevoli di esserne causa concatenante...e allora se intorno c'è sporco violenza o ingiustizia...si prende uno straccetto e si cerca di far pulizia...e se lo sporco è troppo ci mettiamo un paio di guanti (e da li la parvenza di rifugio)
(Rispondi)
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