RISVEGLIO INTERIORE

Non sono contrario alla risata, anzi. Ma c'è una risata "opportuna" e quella sconsiderata in certi contesti. Forse la seconda però è solo un modo per esorcizzare una paura che non si vuol riconoscere... una rimozione. Ora, in tempi di declino evidente, siamo al ridere demenziale, fuoro luogo, che fa leva meramente sulla parti pù ciniche e volgari di noi: tipo quello dei "soliti idioti". Specchio dei tempi, purtroppo. Onde evitare equivoci, non mi riferisco chiaramente all'Idiota di Dostoevsky, il quale non ha niente a che fare allo spirito demenziale a cui alludo. Quello è il massimo dell'espressione spirituale dell'essere Umano. E' la totale innnocenza del cuore, niente a che vedere non la sciocca banalità dilagante, con la corruzione del ridere genuino... "intelligente".