Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Sicuramente questo tipo, un po' sopra le righe, merita l'Oscar della gufaggine. E' in pieno delirio catastrofista. Certamente c'è una grande crisi in atto, ma pian piano si ricomporrà. Occhio dunque a farsi prendere dalle profezie (negative) autoavveranti! Sono contagiose, ahinoi! Perciò la risposta individuale interiore è fondamentale nelle fasi di confusione e disgregazione per non perdersi nel dramma economico sociale possibile. Contaminiamo piuttosto in chiave positiva, fiduciosa. E' bene quindi, immettere il più possibile elementi di consapevolezza nel marasma: serve e aiuta anche a rimediare la crisi generale esteriore, piuttosto che alimentare le tendenze negative già ampiamente diffuse. Altro che fuga egoistica e personale in chissà quali posti, in chissà quali investimenti! Siamo tutti sulla stessa barca, chi più comodo, chi meno, ma se questa affonda, ci siamo dentro tutti e non si salvano nemmeno gli apocalittici. Sii creativo allora!
Mettere la testa sotto la sabbia e non vedere non va bene, come neppure lasciarsi travolgere dal catastrofismo, come ben dici. Vedere la realtà e porvi rimedio a cominciare da noi stessi con pensieri positivi e azioni concretamente volte verso l'amore per la vita.
Il tipo è totalmente identificato..., ma lo sono anche coloro che si fanno prendere dalla sua visione catastrofista.
Preparatevi a crescere, non a scappare...
Seppur toccato da una giusta e sana dose di preoccupazione. Non è di quei messaggi allarmistici che oggi abbiamo bisogno. Certamente non abbiamo bisogno di uno ottimismo acritico e stereotipato, ma senz'altro di una maggior consapevolezza e senso di responsabilità, sia individuale che collettiva, permeata da un ritrovato spirito unitario e collaborativo da parte di tutti.
In questa recuperata presa di coscienza sociale poi si riescono gradualmente ad affrontare i vari e grossi problemi epocali che abbiamo e che avremo dii fronte. IL disfattismo non porta mai nulla di buono.
Su, facciamoci forza e coraggio, perchè è solo un difficile e necessario passaggio! Ognuno deve farsi pioniere, farsi esempio, non è più il tempo solo di seguire, deresponsabilizzandosi. Ora è il tempo della partecipazione cosciente. Ognuno a modo suo, con i mezzi e le possibilità che ha, ancorchè limitate. Il tempo del menefreghismo va riducendosi. La Muzika sta cambiando, come dice il buon Chiambretti.
UN caro saluto. :-)))
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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il 09/07/2023 alle 12:33
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il 09/07/2023 alle 12:31
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il 09/07/2023 alle 12:28
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il 09/07/2023 alle 12:24