Post n°1648 pubblicato il
21 Settembre 2012 da
Praj
E' molto bello vedere che un compagno di viaggio "riposa" e si accontenta dell'essere semplicemente umano, credendo che questo appagamento temporaneo possa chiudere la ricerca di Sè.
Tuttavia gli devo dare una notizia: la ricerca del Divino non termina lì. Si può e si deve transitare per quel passaggio d'accettazione, ma ci si dovrà ancora confrontare, prima o poi, con un senso d'incompiutezza che il Divino ci farà sentire. Ciò provocherà, in mille forme e in tante occasioni, un senso bruciante di mancanza che ci avvertirà del fatto che c'è ancora una soglia da oltrepassare per essere di ritorno a Casa.
Non è una competizione con nessuno altro, ma un destino al quale non possiamo sottrarci. Tutti siamo chiamati alla Resa sublime. In questa vita o qualche altra. E' a quel punto d'arresa che c'è il riconoscimento di chi veramente siamo.
Forse il gioco karmico consiste proprio nel condurci alla nostra dimora, seppur riluttanti e scetticamente umani, ma nell'intimo fiduciosamente e mistericamente Divini.
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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