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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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TESTA E CUORE

Post n°1691 pubblicato il 26 Ottobre 2012 da Praj
 

Due sono i regni che governano la nostra vita i quali devono essere in accordo per far sì che essa fluisca e non sia divisa.
Uno è il regno del cuore, il quale è comandato da desideri, da emozioni oscure o benigne, da mutevoli sensazioni.
Tuttavia, dalla sua dimensione creativa, che non può essere attraversata dalla luce della ragione, proviene ogni forma di vita psichica, dalle passioni più abiette alle più sublimi intuizioni spirituali. Però, così come una madre ama istintivamente il figlio nato dal suo ventre e ne vede sempre la bellezza, il cuore ama le sue produzioni, e quest'amore conferisce all'esistenza il suo valore. L'altro è il regno della testa, del pensiero che illumina le cose del mondo, ignorando il confuso regno delle sensazioni, presa com'è dalla creazione di ordini e strutture intellettuali. Senza l'influenza del cuore nelle sue produzioni, la testa può facilmente abbandonare ciò a cui si sta dedicando per altri schemi o modelli. La dedizione stessa della testa all'ordine e alla forma ideali la rende cieca nei confronti della relazione, nonchè dagli aspetti e confini mutevoli che accompagnano l'intera espressione dell'essere.La testa e il cuore dunque rappresentano simbolicamente la dualità originaria della vita, e se tra di essi non vi è crescita armonica, dinamico equilibrio, non possiamo che oscillare da un eccesso all'altro senza scoprire l'essenziale unità che è che la nostra più intima natura.




 

 
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