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Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram
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Bisognerebbe ammettere (questa considerazione nasce leggendo frasi da un post di un amico ricercatore evoluto) che è curioso affermare che non vi sia una realtà relativa e poi dire che c'è qualcuno (lui) che s'inchina al suo Maestro e ci sono dei sadaka (ricercatori) da consigliare. Il linguaggio per sua stessa natura crea un mondo relativo (illusorio). Accettando però anche questa relatività che è funzionale al principio creativo dell'Esistenza, la quale è emanazione fenomenica del Sè (noumenico), si evidenzia e rivela una reale Comprensione. Alltrimenti, negando la forma (separazione relativa), si dovrebbe dire: Il Sè s'inchina al Sè, onorandosi di consigliare Sé stesso. Non sarebbe assurdo, seppur vero? La "reintegrazione" nell'Unità implica riconoscere la magnificenza della apparente divisione, la separatività necessaria al Gioco Cosmico (Leela).
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Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
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