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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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AVVERTIRE DEL PERICOLO

Post n°1940 pubblicato il 23 Aprile 2013 da Praj
 

E' meglio, quando si avverte, sente, un pericolo, e questa non è una semplice paranoia, operare in modo di evitarne gli effetti prima che si manifestino, che constatare dopo di aver avuto ragione quando lo si segnalava. Quando però, purtroppo, ormai è troppo tardi.



 
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Commenti al Post:
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 23/04/13 alle 10:31 via WEB
Buon giorno Claudio, ogni tanto vengo a rompere ;-) Mi chiedevo..però questo vorrebbe dire essere prevenuti. Non può essere controproducente però operare, prima che si manifestino gli effetti? Forse dipende anche dagli effetti a secondo di quale situazione si tratti? Operare in una certa direzione prima di contrastare qualcosa verso effetti catastrofici della società forse è propizio, operare e mettersi in movimento in questioni personali prima che avvenga ciò che crediamo debba avvenire qualche volta non è appunto un gioco che potrebbe invece non accadere e con la nostra invece direzione facciamo accadere e anche in modo catastrofico? Si parla molte volte di non mettere le mani avanti, avvertire il pericolo non è in fondo un frutto delle nostre paure che ci rendono tesi ad invece qualcosa che potrebbe fluire meglio se noi non freniamo e non avessimo paura delle conseguenze? Come al solito Claudio a volte sono quella dei perchè e per come. :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 23/04/13 alle 20:28 via WEB
Secondo me, cara Ester, è sempre bene, quando si avverte o sente un pericolo imminente, "lavorare" psicologicamente con questa sensazione o percezione. Ciò aale sia per l'aspetto sociale che personale. Ovviamente, bisogna osservare le cose sgombri da pregiudizi, prevenzioni e paranoie. Allora, sostanzialmente puliti da queste visioni deformanti, è bene ascoltare il nostro intuito, il nostro sentire profondo e agire di conseguenza, Certo, non è una faccenda così semplice e piana come può sembrare quando di tratta la questione semplicemente a parole, però può essere un criterio utile per regolarsi di conseguenza quando si avverte quel senso di pericolo a cui ci si riferisce nel post. Ciao! :-)
(Rispondi)
 
 
spersadiillusioni
spersadiillusioni il 23/04/13 alle 22:09 via WEB
Grazie Praj della risposta più che esaudiente. Te lo chiedevo perchè in diverse situazioni quando ho seguito ciò che sentivo, (parlo di pericoli che sentivo per lavoro e anche in alcune situazioni personali circa due anni fà, mi si è data poi la colpa per aver invece creato la situazione. In realtà credo che se non agivo per quella strada diversa, la situazione sarebbe precipitata ancor di più. La mia domanda era una mia incertezza, ma mi confermi che se veramente sentiamo il pericolo, meglio è deviarlo agendo in modo che non ci investa completamente, ed è credo sempre la scelta più giusta se abbiamo ponderato bene la situazione. Sapere che il palazzo stà crollando e rimanere sotto per farsi massacrare dalle macerie, non serve a molto. Meglio o cominciare a puntellare,cominciare a portare fuori il salvabile ;-).
(Rispondi)
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