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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« COMMEDIA UMANALA VITA NON E' LA SOLA MAESTRA »

GRAZIE, MAESTRI!

Post n°1944 pubblicato il 25 Aprile 2013 da Praj
 

Voler ostentare che si è liberi dai Maestri che hanno ispirato tanti individui, attraverso una demenziale denigrazione e derisione dei discepoli che sentono devozione e gratitudine per Essi, è segno di una pseudo comprensione ottusa e limitata, alla quale non vale la pena di dare energia con polemiche tristi e stucchevoli, abbassandosi a replicare a quell'infimo livello.


 
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Commenti al Post:
Praj
Praj il 25/04/13 alle 13:51 via WEB
E pensare che il massimo della gratitudine e rispetto (Amore devozionale) versi i Maestri accade proprio quando non hai più "bisogno" di Essi, avendo Realizzato ciò che t'indicavano.
(Rispondi)
Praj
Praj il 26/04/13 alle 10:50 via WEB
La relazione tra Maestro e discepolo è una delle più esistenziali che esistano, non si fonda sull’immaginazione, sulla finzione, sull’opinione; non si fonda su ciò che dicono gli altri, ma su ciò che tu vedi, che tu sperimenti. E continua a scendere sempre più in profondità. Viene il momento in cui diventa impossibile dubitare di quest’uomo; non è che il Maestro dica: “Non dubitare”. Al contrario, egli dice: “Non perdere neppure una sola opportunità di dubitare; in questo modo affilerai la tua intelligenza. Dubita, e dubita totalmente!” E il Maestro può dirlo perché sa che il dubbio è assolutamente privo di significato, di fronte alla verità. Rispetto a una finzione, il dubbio è pericoloso; la può uccidere, ma il dubbio può solo evidenziare maggiormente la verità. La relazione tra un Maestro e il discepolo è fondata su una intelligenza immensa. Non è, come la gente comune pensa, che tu diventi schiavo, mentalmente dipendente, che perdi la tua individualità; che ti verrà vietato di dubitare, che il dubbio sarà proibito e il credo verrà alimentato, niente affatto. Con un vero Maestro, la situazione è totalmente diversa: il dubbio viene nutrito, perché il Maestro non ha paura… puoi dubitare quanto più ti è possibile ma, malgrado ogni tuo dubbio, dovrai accettare la verità. Non si tratta di una schiavitù spirituale, ma di indipendenza. Lo sforzo del Maestro è darti una maggior individualità. Certo, ti porterà via la tua personalità. Ma devi comprendere chiaramente la differenza: l’individualità è il tuo Sé naturale, e la personalità è solo una maschera. E la maschera dev’essere rimossa, si deve riscoprire il proprio volto originale. Se non sei reale, non potrai raggiungere la realtà. Solo ciò che è reale può incontrare il reale. Vuoi la libertà suprema? Allora, il tuo primo passo deve essere la libertà; l’ultimo passo può essere la libertà, solo se il primo passo era libertà. Se il primo passo non era libertà, sarà impossibile che lo sia l’ultimo, poiché si tratta della stessa cosa che cresce. La relazione tra Maestro e discepolo è un laboratorio scientifico in cui ciò che è falso dev’essere bruciato, mentre si deve scoprire ciò che è originale. Ed è l’originale ciò che noi tutti manchiamo: questa è la nostra miseria, il nostro dolore, la nostra angoscia, il fatto che non sappiamo chi siamo. Tutto ciò che conosciamo è assolutamente stupido. (OSHO)
(Rispondi)
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