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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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DESTINO E MALATTIA

Post n°2083 pubblicato il 13 Agosto 2013 da Praj
 

Riassunto dei principi di "Malattia e destino".

- La Coscienza umana è polare. Questa da un lato ci consente di conoscere, dall'alto ci rende malati e imperfetti.
- L'uomo è malato. La malattia è l'espressione della sua imperfezione e inev
itabile nell'ambito della sua polarità.
- La malattia dell'uomo si presenta nei sintomi. I sintomi sono componenti d'ombra della coscienza precipitate nella malattia.
- L'uomo come microcosmo contiene nella sua coscienza allo stato latente tutti i principi del macrocosmo. Dato che l'uomo l'uomo sulla base della sua capacità decisionale si identifica sempre soltanto con la metà di tutti i principi, l'altra metà finisce in ombra e non è quindi consapevole per l'uomo.
- Un principio non vissuto a livello dicoscienza cerca in tutti i modi di vivere e realizzarsi attraverso il giro vizioso del sintomo. Nel sintomo l'uomo deve vivere e concretizzare ciò che in realtà non voleva viivere. In questo modo i sintomi compensano tutti gli aspetti unilaterali.
- Il sintomo rende l'uomo onesto!
- Nel sintomo l'uomo ha ciò che gli manca nella coscienza.
- La guarigione è possibile solo se l'uomo prende coscienza della zona d'ombra che si cela nel sintomo e la integra. Una volta che l'uomo ha trovato quello che gli manca, il sintomo diviene superfluo.
- La guarigione tende all'unità e alla completezza. L'uomo è sano una volta che ha trovato il suo vero Sè ed è diventato una cosa sola con tutto quello che è.
- La malattia costringe l'uomo a non abbandonare la via che porta all'unità. La malattia è una via che conduce alla perfezione.

Tratto dal libro: "Malattia e destino" di Thorwald Dethlefsen - Edizioni Mediterranee



 
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