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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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COMPRENSIONE NON DUALE

Post n°2122 pubblicato il 14 Settembre 2013 da Praj
 


Immagine presa da: VIsionealchemica.com

 
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Commenti al Post:
Praj
Praj il 14/09/13 alle 19:02 via WEB
Non si può uscire dalla mente usando la mente stessa. Volerlo fare è impossibile… uno spreco di energia. Nel volerlo tentare ci si trova in un pazzesco quanto frustrante giro vizioso. Esiste un "qualcosa" che può osservare la mente e i suoi processi che non sia la mente stessa? Per me sì. Proviamo ad immaginare almeno, lo so che è difficile spiegarlo a chi non ne ha fatto esperienza, che ci sia una Sfondo Consapevole neutrale, impersonale, sul quale scorre, sul quale passa ogni pensiero, oggetto mentale... qualsiasi cosa, tutto, tutto, tutto... dal più grande al più sottile pensiero. Osservare… e basta. La mente appare in ogni sua forma. L’osservare è pura testimonianza, ma non è mai coinvolto. I pensieri di Dio, io, materia, spirito, tutti i concetti, ogni pensiero… l’Osservare non è questo. E' il noumeno non è il fenomeno. E’ solo lo sfondo. E’ lo Specchio-Coscienza sul quale appare la mente, il cielo sul quale appaiono e si muovono le nuvole-pensiero. Vanno e vengono, ma Esso rimane immutato, sempre. Questa è una delle più diffuse metafore che alludono alla ‘non mente’ Questo sfondo è preesistente al passaggio dell'oggetto mentale, non è toccato nemmeno dalla sua permanenza, dalla relazione che può avere questo con altri oggetti, nemmeno dall’assenza di questi. Se però essi non ci fossero noi non avremmo il senso dell’essere. Quindi è giusto che ci siano. Ma noi non siamo solo questi. Siamo essere e non essere simultaneamente, paradossalmente. Lo Sfondo è pura presenza, intangibile. Molti la chiamano Consapevolezza. Essa è il substrato della mente; la mente invece è l'insieme degli oggetti che su di Esso appaiono. Per cui è ovvio che non possono essere questi oggetti mentali che possono auto eliminarsi. E' necessario invece un balzo quantico della Coscienza che ci può far riconoscere che la nostra natura essenziale è quello sfondo immacolato. La nostra identità esteriore è l’insieme dell’identificazione che abbiamo con molti oggetti mentali che abbiamo aggregato, composto, secondo modelli e schemi che noi gradiamo. Questi grumi di pensieri organizzati li chiamiamo personalità. Quella che noi chiamiamo mente è la nostra dimensione periferica, mentre la ‘non-mente’ è il centro. Nella periferia noi siamo, nel centro 'non siamo', oppure, detto in altri termini: siamo impersonali. Ma questa è l’Essenza della nostra natura. La Consapevolezza non è la mente discorsiva, pensante. Almeno il Testimone impersonale che io identifico con l’Essenza non lo è. In realtà l'Osservato (l'oggetto), l'Osservatore (il soggetto) e l'Osservare (il substrato noumenico dei fenomeni soggetto-oggetto)... sono UNO e, allo stesso tempo, Esso è Trino. Questo per me è il Reale Mistero Trinitario del Ciò che E'.
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