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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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SPIRITUALITA' CLANDESTINA

Post n°2545 pubblicato il 22 Settembre 2014 da Praj
 

Ogni tanto m'imbatto in qualcuno che segue o cerca una via spirituale, il quale ha delle serie difficoltà in famiglia o in coppia a comunicare i suoi interessi interiori, quando l'altro non è interessato o addirittura ostile a che ciò accada. A volte costui, per quieto vivere, o per una pseudo accettazione, porta avanti questa sua istanza di ricerca quasi di nascosto per non turbare o crearsi problemi con il partner lo osteggia e anche irride. Mi chiedo come ci si possa far ricattare fino a questo punto, su un bisogno così fondamentale come la conoscenza di se stessi, per mantenere in piedi una relazione che impone una sorta di clandestinità solo per non andare in crisi e generare un conflitto permanente. Perchè fa così paura o disturba il partner che ama essere libero, seppur solo in senso così pulito e degno? Non vedo amore in tutto ciò: solo possessività, controllo e insicurezza... Non penso sia giusto assecondare tale ricatto, anche se possono essere figli di mezzo.




 
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Commenti al Post:
Praj
Praj il 22/09/14 alle 09:42 via WEB
Anche se è vero che tutto ciò appartiene ad un individuale viaggio interiore, tuttavia non mi sembra giusto subire degli ostracismi che c'impediscono d'esplicare la nostra attività e i nostri interessi alla luce del sole, quando essi non danneggiano nessuno. Adattarsi ad una logica che inibisce tale impulso alla ricerca e conoscenza, può anche svilire e deprimere l'energia del soggetto che ha intrapreso questa avventura. Certamente la mette a dura prova. Forse è anche utile, per misurare la serietà d' ntento, come in un altro commento si diceva. Per cui, senza forzare nessuno, è bene anche fare chiarezza su questo punto in un confronto fiducioso e amichevole, per non rimuovere e mortificare nell'anonimato, nella segretezza, un'istanza così significativa e importante. L'altro non deve necessariamente seguire sullo stesso piano il partner, ma deve almeno rispettarlo nella sua scelta. Altrimenti, penso che il rapporto abbia dei seri problemi relazionali, affettivi e di comunicazione.
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TeleLucem
TeleLucem il 22/09/14 alle 10:45 via WEB
In questa società incentrata sull'interesse personale possiamo stupirci se, più o meno consciamente, vengono applicate le regole del "guadagno" anche nei rapporti umani? I telefoni squillano, prevalentemente, in caso di necessità: che sia necessario un bene materiale o anche della semplice compagnia - i rapporti interpersonali vengono interpretati come fonte da cui attingere qualcosa: ho visto uomini prendere moglie "per non restare soli in vecchiaia" gettando essi stessi le basi di rapporti aridi e vacui. Sappiamo bene che le sfaccettature che hai descritto nel tuo post rispecchiano la pochezza di spirito e la paura della mente umana; ma dobbiamo essere fiduciosi che ogni ostacolo, qualunque esso sia, che intralcia il nostro cammino interiore va accettato come fonte di ispirazione e motivo di trasformazione, piuttosto che come scusante di arrendevolezza. Praj, grazie per la condivisione: continui ad offrire ottimi spunti di riflessione. Saluti.
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Praj
Praj il 22/09/14 alle 15:51 via WEB
Grazie a te, TeleLucem, per gli appunti importanti con cui hai arricchito la riflessione. Saluti sorridenti :-)
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LUCE55YOGI
LUCE55YOGI il 22/09/14 alle 20:08 via WEB
Per mia esperienza personale non ho avuto alcun ostacolo da parte del mio amatissimo partner a riguardo del mio viaggio spirituale.Nella vita di coppia ognuno ha intrapreso un suo percorso seppur differente ma sempre nel rispetto e fiducia altrui...in piena libertà.Conciliando lavoro...famiglia ed interessi personali.Interessante post.Buon percorso di vita e buon inizio settimana Praj con un ^___^di LUCE
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Praj
Praj il 23/09/14 alle 11:43 via WEB
Quando questo rispetto e fiducia ci sono è molto bello relazionarsi e scambiare punti di vista ed esperienze. Buona giornata, amica Luce. ^__^
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sofiastrea
sofiastrea il 23/09/14 alle 08:09 via WEB
conosco diverse donne che , come me, sono clandestine della spiritualità...forse c'è molta più fatica e sappiamo che la fatica è causa di "un voler cambiare" e forse a volte viene voglia di "andarsene", ma tutto sommato è edificante. Partire da una difficoltà tua, ti porta a vedere quella dell'altro e quindi a modificare metodo e atteggiamento, fino a far si che anche l'altro viene coinvolto nel risultato, viene inglobato...se aspettassimo il consenso caro Praj hai voglia...la spiritualità è come una stanza aperta, tu ci entri e ci esci, ma ti porti dietro , se c'è amore, la marea...abbi fede :-)))
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Praj
Praj il 23/09/14 alle 11:49 via WEB
Come tu fai giustamente notare, Sofiastrea, questo problema può essere visto anche da un'altra prospettiva: perché dobbiamo per forza trovare conferme nell'altro/altri di quello che facciamo? In più di un caso magari l'altro che ci rimprovera potrebbe anche aver ragione, e se di Consapevolezza si tratta, magari a modo suo (con modi errati sicuramente) magari gira il coltello nella piaga dei nostri piccoli fanatismi, pseudo-conseguimenti illusori ecc. In questo caso l'altro (che sia il partner, il parente, l'amico) incarna il vero Guru, che senza pietà ci dà la mazzata del risveglio dalle nostre fantasie spirituali... Questo fatto ovviamente fa imbestialire tantissimo l' "ego-spirituale"... La ricerca spirituale può essere certamente condivisa, ma non proposta né imposta a nessuno. Quando è il momento il risveglio accade, e la ricerca non è la causa, ma il sintomo del Risveglio. In altri casi, proprio perché di energie si tratta, spesso gli altri si sentono scossi dal "voltaggio" del nostro cercare e si spaventano... Ecco perché secondo me chi "pratica" (annovero tutti quelli che fanno qualsiasi cosa di spirituale sotto questo verbo), con l'esperienza impara ad essere estremamente riservato sulla sua ricerca e sui suoi conseguimenti, veri o presunti! Ciò non va confuso con l'avarizia: è bellissimo parlare di queste cose e condividerle, ma il seme della Realizzazione germoglia sotto terra, da solo, protetto... Un abbraccio. :-)
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