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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« IL SEME DELLA VIOLENZADISINCANTESIMO »

NON VIOLENZA E SATIRA

Post n°2663 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da Praj
 

La libertà di espressione e di satira è bene non diventino forme d'intolleranza, di dissacrazione esagerata, licenza d'offendere altre (seppur discutibili, diverse) sensibilità, mentalità. La libertà di espressione è certamente un valore irrinunciabile, ma è importante e basilare sia sempre accompagnata dalla consapevolezza e dal rispetto... Quando è volgare violenza psicologica, mero insulto, pesante offesa, non trova più la mia simpatia. Prendere in giro, irridere il potere, mi sta bene ed è utile a crescere in presa di coscienza, ma a tutto c'è un limite, anche per la satira e i satirici. Costoro non possono invocare la licenza di dire e fare quello che vogliono in nome di una libertà assoluta, quando questa calpesta e a volte diffama la libertà e la dignità altrui. Altrimenti se ognuno di noi si mette a fare satira cattiva sull'altro, il mondo si trasforma un campo di battaglia, un mondo di violenza verbale e negatività.



 
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Commenti al Post:
Praj
Praj il 09/01/15 alle 13:36 via WEB
Voglio dire, onde evitare equivoci, che sono contro ogni forma di violenza e intolleranza. Non la comprendo e non la giustifico, tanto più quella fisica e sugli innocenti. Sia ben chiaro. La violenza mi fa orrore da chiunque sia esercitata.
(Rispondi)
Praj
Praj il 09/01/15 alle 13:37 via WEB
Il fatto che io possa rimarere distaccato e non offendermi ad un insulto è un qualcosa che riguarda il mio stato di coscienza, di disidentificazione da una idea, da un'immagine di me stesso. Per cui, su di me un insulto, lascia il tempo che trova, scorre via, e ritorno al mittente. Però non è detto che ad altri l'offesa ai loro 'valori', idee, riferimenti, siano vissuti con questo stesso distacco e consapevolezza. Quindi mi sembra sensato tenerne conto. E' come se stuzzicassi qualcuno che ha i nervi a fior di pelle, che è alterato... e pretendessi che questi reagisse secondo i miei canoni di comportamento civile, equilibrato, ragionevole. Per il resto c'è una distanza più che abissale fra me e quella ideologia, religione...
(Rispondi)
Praj
Praj il 09/01/15 alle 13:38 via WEB
I toni della comunicazione, secondo me, vanno anche calibrati in relazione al grado di consapevolezza e identificazione di chi si ha di fronte. Se ho un individuo sensato è un conto, se ho un individuo 'problematico' è un altro conto. Non vado a provocarlo, in nome del mio diritto di dire quel che voglio. Altrimenti è chiaro che mi assumo un rischio. Ciò non vuol dire che la reazione violenta che poi posso subire sia una cosa giusta, accettabile... La cosa mi sembra talmente ovvia. Comunque la libertà di critica è sacrosanta, la quale però è un'altra cosa rispetto all'insulto, all'offesa, ecc.
(Rispondi)
Praj
Praj il 09/01/15 alle 13:39 via WEB
Per quanto mi riguarda, è scontata la solidarietà con le vittime di questo orrendo eccidio di Parigi. Resta il fatto che mi riservo comunque di esporre alcune mie osservazioni e critiche in merito al quel che sembra l'indiscutibile modo e diritto di far satira.
(Rispondi)
Praj
Praj il 09/01/15 alle 13:49 via WEB
Io non sono affatto dell'idea che 'se la sono cercata'. Nemmeno in questo caso. Pero si dovrebbe convenire che se una donna va acconciata in un certo modo o un uomo va mostrando orologi d'oro in un quartiere malfamato e di notte, lo fa a suo rischio e pericolo, nonostante abbia tutto il sacrosanto diritto di fare come gli pare. Certo, sarebbe meglio che non esistessero queste brutte realtà, ma purtroppo bisogna tenerne conto, nonostante non ci piacciano. Sfidarle implica che poi ci facciamo anche carico delle possibili conseguenze. Lo ribadisco, non è che ami questo oscure dimensioni della coscienza. Ma constato che ci sono, ahimè, ahinoi!
(Rispondi)
Praj
Praj il 09/01/15 alle 17:43 via WEB
In queste ore non faccio che leggere "io sono Charlie"," per mostrare solidarietà al giornale e rivendicare il diritto di satira. Poi leggo pure "io non sono Charlie" perchè non ho il coraggio e l'indipendenza di questi satirici, essendo un ipocrita che fino a ieri non digerivo la loro satira irriverente. E se il buon senso stesse invece nel mezzo, senza rivendicare alcunchè, ma solo esprimesse una semplice libertà di opinione, di coscienza, senza voler essere nè martiri, nè eroi, nè vigliacchi, nè partigiani? E se si volesse soltanto essere uomini liberi e consapevoli che rispettano la libertà, non scambiandola mai per licenza...?
(Rispondi)
Praj
Praj il 09/01/15 alle 17:44 via WEB
Una cosa però è l'esprimere coraggiosamente e giustamente le proprie idee, un altra è deridere, offendere quelle di altri. C'è sempre modo e modo di affermare i propri pensieri e criticare quelli di altri. Non mi sembra difficile d capire. Per quanto riguarda il difendermi da eventuali fanatici che se la prendono con me solo solo perchè non la penso come loro, o non voglio stare alle loro imposizioni, mi sembra ovvio che allora debba trovare il modo di salvaguardare la mia vita e di chi mi sta intorno con tutti i mezzi più idonei e opportuni, usando il principio della legittima difesa.
(Rispondi)
Praj
Praj il 09/01/15 alle 18:13 via WEB
Occorre sempre misura e, come dice il buon senso, "chi ha piu' testa l'adoperi per primo". L'ideale sarebbe che alle parole o alle derisioni si rispondesse allo stesso livello, o ignorando la provocazione. Ma non è detto che tutti ci stiano a questo 'gioco di satira reciproca' e reagiscano invece come loro ritengono giustificabile, anche se per me è inaccettabile e sbagliato, è una azione fatta nella modalità dell'inconsapevolezza.
(Rispondi)
LUCE55YOGI
LUCE55YOGI il 09/01/15 alle 18:25 via WEB
La libertà di espressione ha in sè il rispetto in primis verso se stesso e di conseguenza verso l'altro, se viene meno il "rispetto" decade questo nobile valore. La vera satira non prende in giro sguaiatamente il prossimo, nè colpire con sarcasmo i difetti degli uomini. Ma solo narrare, sorridendo, le debolezze degli uomini e la loro parola è garbata, intelligente e soprattutto umana.Concordo con il tuo post.Buona serata Praj con un ^___^di LUCE
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 09/01/15 alle 18:59 via WEB
M'inchino di fronte alla tua saggezza, puntuale ed equilibrata capacità di osservazione e giudizio. UN abbaccio sorridente e buona serata anche a Te, anima luminosa. :-)
(Rispondi)
anthos13
anthos13 il 10/01/15 alle 01:14 via WEB
Sono d'accordo con le tue sagge parole.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 10/01/15 alle 09:54 via WEB
Grazie Anthos. Buona e sorridente giornata. :-)
(Rispondi)
Praj
Praj il 10/01/15 alle 09:55 via WEB
C'è chi trova che il condividere in questo momento un messaggio come quello da me postato possa essere intempestivo e pericoloso, perchè rischia di essere interpretato a giustificazione di qualcosa che è invece ingiustificabile. Dopo aver ribadito la mia condanna totale all'assassinio perpetrato dai terroristi, senza dar loro giustificazione alcuna, ritengo però che nella libertà d'espressione e di pensiero ci sia anche la possibilità di vedere le cose non solo in maniera manichea. Si possono fare anche i distinguo, avere una visione un po' più discriminate da quella meramente emotiva o ideologica, senza per forza sentirsi costretti a dire quello che le forze contrapposte in campo ti forzano psicologicamente a dire. Non c'è solo il bianco e il nero, ci sono anche altre sfumature d'intelligenza. La consapevolezza, quando è presente, te le mostra, meglio quando non sei totalmente coinvolto nella bagarre emozionale e politica.
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 10/01/15 alle 10:50 via WEB
ieri ci ho provato a postare, ma non l'ha voluto...non so perchè salvo dirmi che forse era meglio il silenzio. La satira è satira, non è garbata, non è feroce salvo avere dentro "la paura" chi ha paura non accetta battute di nessun tipo, nè dolci, nè amare...si deve combattere la paura non la satira. Chiedersi perchè "ho paura" lo dovevano fare i giornalisti e lo devono fare sempre e lo dovevano fare i "combattenti del male" Perchè avete paura??????????????
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 10/01/15 alle 11:44 via WEB
La paura ha sempre in qualche modo radici nell'inconsapevolezza. Chi la vive la proietta poi sugli altri con i mezzi culturali e psicologici che ha per esorcizzarla. Buona giornata. :-)
(Rispondi)
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