Post n°2892 pubblicato il
13 Giugno 2015 da
Praj
Non è l'occasione che fa l'uomo corrotto, come comunemente si crede, ma è l'uomo che è gia corrotto dentro a cercare l'occasione, in un modo o in un altro. Il fatto corruttivo è solo la manifestazione di ciò che potenzialmente già albergava nella forma mentis dell'individuo. Soltanto un'osservazione onesta di noi stessi ci offre la possibilità di riconoscere se questa attitudine ci appartiene o meno. E solo quando è vista e ammessa possiamo comprenderne la natura e superarla. Molte volte però anche l'indignazione verso la corruzione altrui (ovviamente condannabile) è una proiezione all'esterno di un qualcosa che è nel nostro interno. Un ricercatore obiettivo dovrebbe lavorare anche su questi aspetti oscuri e nascosti del suo essere, prima di scaricarli emotivamente quando succedono episodi di insopportabile corruzione. Oltre che alla critiche e indignazione doverose non si dovrebbe perdere l'opportunità di farne una meditazione...
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il 09/07/2023 alle 12:42
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