Post n°2945 pubblicato il
17 Luglio 2015 da
Praj
Qualcuno potrebbe domandarsi: se andiamo bene come siamo, allora dov'è la necessità della ricerca?
Innanzitutto, per chi l'intraprende con il cuore, la ricerca interiore non è una necessità ma un anelito di auto conoscenza che ci viene da dentro, è un richiamo del Sé. E questo accade proprio perché s'impari ad essere liberi di essere quel che siamo. Liberi di accompagnarci consapevolmente con il nostro destino umano. Certamente lo scopo di questo anelito non è di farci essere... un simulacro di noi stessi, ma realmente noi stessi: perché è proprio così che il Divino ci "vuole", ci ha "fatti". Il senso della ricerca è dunque il cammino per imparare ad accettarci e riconoscerci per quel che siamo veramente. Il resto è ambizione, è ego spirituale in carriera, variamente agghindato da stellette e mostrine... in cerca di divenire in qualche modo un "super eroe", perché incapace di rilassarsi e godersi la sua splendida unicità, nell'ordinarietà e straordinarietà dell'esistenza individuale mondana.
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