Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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L'errore... e la libertà

Post n°371 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Praj
 

Quando giustifichiamo un nostro errore, attraverso l'errore di qualcun'altro, stiamo creando le condizioni
per ripeterlo alla prossima occasione.
Se invece ci colpevolizziamo, compiangendoci, per un nostro errore, evitando con questo di comprendere perchè lo abbiamo fatto, non stiamo imparando dall'errrore e quindi lo ripeteremo.
Non ammettere l'errore è la formula psicologica per non prenderci la responsabilità del nostro sbaglio, ma è anche l'ammissione dell'incapacità di poter, saper e voler cambiare. Perciò è l'uso dell'errore che ci mostra come siamo in grado di manifestare la nostra libertà.

 
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Commenti al Post:
atisha0
atisha0 il 13/12/07 alle 12:18 via WEB
scrivi: ma è anche l'ammissione dell'incapacità di poter, saper e voler cambiare... potere e volere sono gemelli.. ma senza un "sapere" secondo me non si va da nessuna parte.. tanti individui dicono "vorrei cambiare, ma non so come fare, da dove cominciare".. Ciò che manca prima di tutto è il sapere di avere questa possibilità.. Chi ci da quel sapere? un saluto ed un inchino alke tue riflessioni.. :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/12/07 alle 12:40 via WEB
Sì, sono gemelli diversi però... eh eh eh! Chi ci da quel sapere? La Consapevolezza. E dov'è la fonte di questa Consapevolezza? E' dentro di noi, ma va ritrovata e resa permanente. La possibilità c'è e comincia con il riconoscere l'errore... solo così il resto può seguire. Grazie, Atisha. Un caro abbraccio e Namastè. :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 13/12/07 alle 13:16 via WEB
"Perciò è l'uso dell'errore che ci mostra come siamo in grado di manifestare la nostra libertà." Credo valga anche quando percepiamo l'errore, liberandoci dal giudizio plasmiamo le parole in modo diverso. Questi giochi un tempo erano bugie e come tali le contestavo. Ora le lascio scivolare...sento di entrare in un campo minato... :-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/12/07 alle 14:03 via WEB
Credo di capire cosa vuoi dire... quando non vuoi definire l'errore come un giudizio. Sì, è vero, è un campo minato. Se però c'è la consapevolezza non c'è giudizio ma solo riconoscimento del fatto in sè. Un abbraccio ;-)
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morbida1dgl
morbida1dgl il 13/12/07 alle 15:42 via WEB
In conclusione:-)... la libertà è nel saper riconoscere dagli effetti ricevuti, la causa errata posta...Namastè
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Praj
Praj il 13/12/07 alle 19:36 via WEB
La libertà, se vogliamo averla, sta nel prenderci la responsabilità di ciò che facciamo e abbiamo fatto. Anche degli errori, ma senza inutili sensi di colpa che ci imprigionano nel passato. Se la responsabibilità è vera, sorge dall'adesso il perdono, non autoindugente però, ma compassionevole per sè stessi e si va in una nuova direzione che molto probabilmente non ripeterà l'errore già fatto. Allora l'errore è servito a qualcosa. Un sorriso e Namastè :-)
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stellaserenity
stellaserenity il 13/12/07 alle 19:52 via WEB
Concordo in tutto ciò che hai scritto, aggiungerei solo una cosa, commettere errori è uno strumento di conoscenza per tutti noi; certo tu hai fatto un altro discorso, ma credo cmq che quando si parla di errori si parla dei limiti umani e molte persone soffrono per i propri errori e sono insicure per non voler sbagliare mai.La loro, la nostra libertà a volte non viene riconosciuta e finché non avviene il riconoscimento c'è sofferenza. Bell'argomento! Da approfondire! :)))
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Praj
Praj il 13/12/07 alle 20:12 via WEB
Sono d'accordo con te nel ritenere l'errore uno strumento d'insegnamento, di conoscenza, sempre che lo si voglia usare in tal senso. Allora, l'esperienza può dare buoni buoni e nuovi frutti. I limiti umani ci sono e non necessariamente inducono a perseverare nella ripetizione dell'errore. C'è, per fortuna, la possibilità del salto fuori della logica che ci ha indotto a sbagliare: basta che almeno, prendiamo coscienza di averlo fatto l'errore e di non volerlo rifare. Altrimenti la meccanicità ci rende schiavi di un programma stimolo-risposta ripetitivo, di un circolo vizioso controproducente. Grazie del bel contributo. Sì, sarebbe un argomento da approfondire da approfondire, come tanti altri del resto... si fa quel che si può. Un caro saluto :-)
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stregabianca3
stregabianca3 il 14/12/07 alle 15:22 via WEB
hai ragione sbagliare è umano, ma bisogna imparare dagli errori. E' difficile prendersi la responsabilità di un errore soprattutto, so che pare strano, ma soprattutto di fornte a chi conosciamo, a chi vogliamo bene. Ma spesso poi, se diamo la colpa ad un altro per un nostro errore, esso rimane dentro di noi e fa male e quel dolore cresce. Certamente nemmeno l'autocommiserazione funzione. Precipitare non è mai una buona scelta, no? Beh in fondo, come in ogni cosa, la scelta migliore è sempre nel mezzo. O quasi sempre. Perchè stare nel mezzo non deve voler dire non prendere una decisione. namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/12/07 alle 18:21 via WEB
Certo, la Via di mezzo è sempre la migliore, perchè vola su due ali: una si fa carico della responsabilità e l'altra della libertà. In questo equilibrio si esprime l'essere evoluto, il quale con apertura, sceglie e decide con lo spirito rinnovato, ripartendo sempre dal qui e adesso. Namastè e grazie... Ciao! :-)
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kucciola4
kucciola4 il 14/12/07 alle 18:12 via WEB
spesso io do la colpa agli altri x giustificare un mio errore..è proprio vero..e per ora lo faccio spesso..ma x me serve ad andare avanti sz avere troppe colpe.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/12/07 alle 18:30 via WEB
Questo modo di fare ti fa solo sembrare di esserti liberata dai sensi di colpa, ma in realtà li hai nascosti sotto il tappeto, li hai spinti più in prondondità, nell'oscurità dell'inconscio. Così facendo, corri il rischio che si manifestino nelle forme più impensabili, incontrollabili, quando meno te lo aspetti, perchè non ne sei più consapevole di averli dentro. Essi influenzano stati d'animo, umori e decisioni... senza che tu lo sappia. Invece andrebbero portati alla luce, perdonati e chiariti. Da ciò nascerebbe una nuova libertà e leggerezza, oltre che consapevolezza di te. Ma questo è lungo discorso... Un sorriso :-)
(Rispondi)
NowHere7
NowHere7 il 14/12/07 alle 19:56 via WEB
Namasté...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/12/07 alle 20:47 via WEB
Namastè... Ciao e grazie. ;-)
(Rispondi)
hunkapi_genova
hunkapi_genova il 14/12/07 alle 21:54 via WEB
Ti auguriamo uno splendido fine settimana. ciao a presto
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/12/07 alle 22:00 via WEB
Grazie. Ricambio gli auguri. :-)
(Rispondi)
sada59
sada59 il 15/12/07 alle 11:41 via WEB
anche a chi legge il tuo blog non interessa a quale posto della classifica ti abbiano inserito, i motivi sono ben altri. apprezzo con te la gioia della condivisione. continua a scrivere. un abbraccio
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/12/07 alle 10:54 via WEB
Infatti, anche per me quell'aspetto non ha nessun interesse. Ciò che mi coinvolge a leggere e a seguire un blog non ha niente a che vedere con qualsiasi genere di classifica. E' ben altro, come mi auguro che gli altri facciano con il mio. Credo che sia proprio che il contenuto ad avere importanza prevalente. UN abbraccio e grazie. Namastè! :-)
(Rispondi)
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