Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Il tabù quasi insuperabile

Post n°390 pubblicato il 25 Gennaio 2008 da Praj
 

Una volta chiamavo la schiavitù libertà, soltanto perchè non ero capace di immaginare il confine e le pareti del recinto nelle quali mi ero confinato. L'arbitrio libero che tanto proclamavo è stato un mito che è esistito in me fino a quando mi  sono raccontato, convinto: io sono questo corpo.
L' identità con la carne, con l'emozioni, con i pensieri, pur se rosei e celesti, mi dava un senso vertiginoso che appariva scelta, mentre in realtà ero relegato, vagante e sordo, in una prigione dalle sbarre invisibili e inafferrabili. Quando questo credermi persona cadde, il senso dell'interdipendenza con il Tutto divenne sempre più smagliante, evidente oltre ogni titubanza. Stupore e meraviglia mi avevano invaso, e avevano dissolto l'immagine di me.
Non esisteva più la libertà dell'io, ma esisteva ora solo la libertà dall'io.
Ora sapevo che la liberazione dal presunto libero agire, da me creduto suprema e umana legge, era invece il tabù più difficile da smontare che ci fosse.
Un tabù che ci accompagna da sempre.
Allora non sapevo che a colui
 che è immerso sognante in questo potente credo non piaceva vedersi morire sull'altare alchemico della mistica rinascita. Questa effimera entità non voleva e non poteva lasciare il posto, sorridendo, al soffio pulsante del Sè infinito. Adesso invece so che non ho confini, ma accetto di crearmeli consapevolmente per permettermi di danzare con Te.

 
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Commenti al Post:
juljulj
juljulj il 25/01/08 alle 15:36 via WEB
Tibet........il mio sogno! Il posto dove vorrei andare a finire la mia vita...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/01/08 alle 18:38 via WEB
Ah, sì? Il Tibet che conta però è dentro di noi. Comunque, se è il tuo sogno... goditelo pure. E' bello. Un sorriso :-)
(Rispondi)
leooleo0
leooleo0 il 25/01/08 alle 19:53 via WEB
Il sentirmi trascinato verso il tuo scrivere mi basta e mi rende libero e sereno.....con caloroso rispesto stringo la tua mano..buon fine settimana
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/01/08 alle 20:34 via WEB
Se quel poco che ho scritto ti basta per sentirti un pò più libero e sereno, questo non può che rallegrarmi. Intanto, nel ringraziarti per il commento, colgo l'occasione, caro Leo, per ricambiare con calore e forza la tua stretta di mano. Buon fine settimana pure a Te. :-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 26/01/08 alle 10:21 via WEB
forse se gli (ego) avessero detto che rarebbe stato sacrificato su quell'altare, magari ricoperto di fiori avrebbe di buon grado accettato prima, ma invece gli è stato detto "devi morire" insomma non è carino ;-) scherzo per sorridere e, magari se vuoi possiamo iniziare la danza, consapevoli dei "nostri confini" :-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/01/08 alle 11:32 via WEB
...probabilmente però avrebbe fatto finta di accettare... poi magari si sarebbe riciclato come un ego "mistico" o spirituale... eh eh eh! L'amico ego, non molla tanto facilmente... sembra... ma in realtà non lascia mai... la presa. Per il resto, la danza, a modo nostro, per quel che possiamo, la stiamo già facendo. Ciao! ;-)
(Rispondi)
 
 
sofiastrea
sofiastrea il 26/01/08 alle 13:32 via WEB
certo i giochi trasformistici dell'ego li conosciamo, ma appunto per questo riusciamo a vederli :-))La danza si è quella, quella che stiamo già facendo . Buon Week end :-))
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 26/01/08 alle 14:21 via WEB
Sì, probabilmente li conosciamo... eh eh eh!... e, casomai, quando ci capita di farli anche noi... e capita... ah ah ah!... ce li perdoniamo, compassionevolmente. Siamo umani, no? ;-) E poi sappiamo che ci verranno rimessi i nostri debiti (giochi trasformistici ecc...) come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Giusto? Quindi, la chiave è: avere compassione per noi stessi, tale e quale abbiamo per gli altri. Buon week end anche a Te, carissima. Ciao! :-))
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
sofiastrea
sofiastrea il 26/01/08 alle 14:31 via WEB
come dicevo ad Ati riguardo al perdono, dico a te "chi ha compassione?" dobbiamo essere compassione e facendolo non possiamo fare a meno di includere noi stessi...ciao paola
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 26/01/08 alle 14:41 via WEB
Sì, questa è una grande intuizione. Non c'è l'una senza l'altra: non si può essere compassionevoli con gli altri se non lo si è anche con noi stessi e viceversa. La faccenda è bidirenzionale, altrimenti è solo una scelta ideologica e non è reale compassione. Ciao, paola. :-)))
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stellaserenity
stellaserenity il 26/01/08 alle 14:36 via WEB
Credo che il passaggio da te descritto in cui ci si identifica prima con la carne, poi con pensieri ed emozioni sia inevitabile, non so perchè, forse per riportarci consapevolmente verso la nostra stessa essenza. Non ci si libera dell'ego se non lo si conosce e anche dopo averlo riconosciuto rimane intatto in noi finchè rimane l'ataccamento alla vita intesa come un qualcosa di sfuggente. Bella testimonianza, grazie! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/01/08 alle 14:53 via WEB
Certo, sono d'accordo con il tuo commento. Come già detto altre volte, non si tratta di distruggere l'ego, ma solo di riconoscerlo per quello che è: una sovrastruttura mentale auto identificata. Bisogna, appunto, lasciarlo esprimere per poterlo riconoscere e metterlo al suo posto di servitore. Chi crede di combatterlo direttamente non sa che questo intento proviene dallo stesso ego... una ne fa, questo furbacchione, e cento ne pensa pur di restare al posto di comando.. invece di lasciarlo alla Consapevolezza... eh eh eh! Grazie a te per i tuoi preziosi appunti. Un sorriso e buon week end! :-)
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nomore.norless
nomore.norless il 27/01/08 alle 20:03 via WEB
ti dirò, mai avevo pensato al libero arbitrio in questi termini, ma credo di aver capito il messaggio e di essere d'accordo con quel che dici:). Ciao, buona serata
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/01/08 alle 20:25 via WEB
Anch'io, fino ad allora, lo pensavo. Comunque, per la nostra vita non cambia nulla: si ha sempre la sensazione di essere liberi, agenti auto determinati. E' un argomento delicato... perchè può essere equivocato, strumentalizzato... di non facile accezione. Controcorrente. E' un intuizione di tipo metafisico, che è comprensibile solo se si ha il coraggio di guardare le cose senza pregiudizi, preconcetti... ovviamrente "scandalosa" per la mente egoica. Buona serata anche a Te. Ciao! :-)
(Rispondi)
costellazione68
costellazione68 il 28/01/08 alle 00:18 via WEB
un argomento molto complesso e discusso ma letto con le tue parole assume un significato particolare e dà un tassello in più verso la conoscenza...Buona settimana Praj ^______^
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 28/01/08 alle 08:54 via WEB
Quel significato particolare è un punto di vista che ci hanno abituato a respingere, perchè la cultura religiosa e filosofica dominante lo ha sempre rivestito di una connotazione negativa, chiamandolo fatalismo. Invece, se interpretato in maniera più alta, non egoica, assume tutt'altro significato, addirittura liberatorio e trascendente. E' l'apoteosi del senso di Unità di tutta la manifestazione, in cui non c'è spazio per l'egocentrismo, l'antropocentrismo. Buona settimana anche a Te, amica. Ciao! :-)
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