Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Lo Zen: l'arte di vedere la propria natura

Post n°391 pubblicato il 28 Gennaio 2008 da Praj
 

Nella sua essenza lo Zen è l'arte di vedere nella propria natura. Esso indica la via che dalla servitù conduce alla libertà. Facendoci attingere direttamente alla fonte della vita, esso ci emancipa dai gioghi sotto i quali noi, quali esseri finiti, di solito soffriamo in questo mondo. Può dirsi che lo Zen libera tutte quelle energie naturalmente immagazzinate in ciascuno di noi che nelle circostanze normali sono contratte e deviate, tanto da non trovare un modo adeguato di esplicazione. Il nostro essere lo si può paragonare ad una batteria elettrica che racchiude, allo stato latente, un potere misterioso. Quando non è portato all'atto in modo conveniente questo potere intristisce, ovvero, alterandosi, va a manifestarsi in forme anormali. Ora, Io scopo dello Zen è di preservarci sia dalla follia che da una interna mutilazione. Ciò io intendo per libertà: dar libero giuoco a tutti gli impulsi creativi e benefici insiti nel nostro animo. In genere, siamo ciechi di fronte al fatto che noi possediamo le facoltà necessarie per essere felici e per amarci gli uni con gli altri. Tutte le lotte che vediamo intorno a noi derivano da siffatta ignoranza. Perciò lo Zen vuole che in noi un terzo occhio - come i buddhisti lo chiamano - si apra su quella regione insospettata da cui siamo esclusi a causa della nostra ignoranza. Quando la nube dell'ignoranza si dissipa, si manifesta l'infinito dei cieli e per la prima volta noi scorgiamo la vera natura dello stesso essere.
Allora noi conosciamo il significato della vita, comprendiamo che essa non è un cieco tendere, né un mero dispiegamento di forze brute; pur non conoscendone esattamente lo scopo ultimo, sentiamo in essa qualcosa che ci rende infinitamente felici di viverla, che ci fa restare contenti in ogni sviluppo di essa di là da ogni problema e da ogni dubbio pessimistico. Finché siamo pieni di attività e non ancora desti alla conoscenza della vita possiamo non sentire la serietà di tutti i conflitti che essa racchiude e che sul momento sembrano essere risolti per essere in uno stato di quiescenza. Ma prima o poi verrà il tempo in cui dovremo metterci senz'altro faccia a faccia con la vita e sciogliere i suoi enigmi più incalzanti e preoccupanti.


Tratto da: Saggi sul buddhismo zen - D.T. Suzuki - Ed.Mediterranee, vol. I

 
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Commenti al Post:
atisha1
atisha1 il 29/01/08 alle 10:14 via WEB
..so che ti piaciono: "quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa uomo comune" (detto zen).. ecco lo zen, l'essenza zen! quando l'uomo inizia a capire si sente un prediletto, un privileggiato.. poi, attraversando la sua saggezza che è la vita di tutti i giorni, quella comune, diventa essenziale.. ordinario.. perchè gettando via la mente vede Divino tutto.. Un altro detto è "dopo il risveglio è come prima del risveglio"... ecco la difficoltà del semplice insegnamento zen... :-))) namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/01/08 alle 10:24 via WEB
Grazie carissima, per il tuo illuminante e illuminato commento. L'aforisma è splendido. Intorno allo Zen... non si possono fare molte parole. Esso è una fragranza, un profumo, una verità essenziale che non si può comprendere attraverso la mente. Bisogna che essa taccia per far sì che esso sbocci... nel Satori, nell'intuizione fondamentale sulla nostra vera natura. I pochi commenti su questo argomento stanno a dimostrare appunto la difficoltà di parlare su questo tema. E' una conferma di cui prendo atto. Un sorriso e grazie per il coraggio di averci provato. Un sorriso e Namastè! ;-)
(Rispondi)
NowHere7
NowHere7 il 29/01/08 alle 12:11 via WEB
Buongiorno Praj! Un post meraviglioso e un video che lo è ancora di più!!! Un abbraccione e... Namasté!!!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/01/08 alle 13:18 via WEB
Ciao, caro Stefano. Grazie tante del passaggio e del commento. Auguroni anche per il tuo magnifico cammino artistico. Ricambio di cuore l'abbraccione. Buona musica e Namastè!
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shantiom0
shantiom0 il 29/01/08 alle 12:40 via WEB
buongiorno, amico Praj! mi sono permessa di prendere quel video sulla legge dell'Attrazione. interessante e bello da vedere. grazie come sempre. serenagiornata
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/01/08 alle 13:24 via WEB
Ciao Shanti... hai fatto bene... E' bello che circolino tanti begli spunti di riflessione in rete. Almeno per bilanciare il mare di negatività, di scetticismo, di volgarità... Anche ciò che viene da me non è mio... in senso spirituale. Niente è nostro: è bene ricordarlo. Grazie a te, amica! :-)
(Rispondi)
stregabianca3
stregabianca3 il 29/01/08 alle 15:10 via WEB
non c'è maggior cieco di chi non vuole vedere. Sono troppe le cose che facciamo finta di non vedere o le possibilità che non cogliamo. Avremmo tanto da dare, da offrire. Vivere insieme. Siamo parte di qualcosa di unico. Tutti siamo uno. Come un diamante noi siamo le sue sfaccettture. Ma siamo troppo concentrati su noi stessi e non pensiamo mai agli altri. Ciò che gli altri fanno non ha importanza, il loro dolore non neha. Noi ci siamo solo noi. Ma noi e loro siamo un tutt'uno e alla fine il dolore delgi altri sarà anche nostro. Namastè.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/01/08 alle 19:17 via WEB
Hai fatto delle considerazioni sul nostro egoismo e chiusura umana che non posso che condividere. Sono riflessioni molto profonde, anche se un pò amare e pessimiste, che però non debbono scoraggiarci nel nostro crescere e, per l'appunto, farci comportare nel modo che biasimi. Comunque, ritrovando la nostra vera natura, oltre che fare del bene a noi stessi, contribuiamo, anche se in piccolissima parte, a portare un pò di consapevolezza e d'amore, in questo mondo, già abbastanza avvolto nell'oscurità. Di fiammelle di luce c'è un gran bisogno. Un caro saluto e namastè! :-)
(Rispondi)
stellaserenity
stellaserenity il 29/01/08 alle 20:36 via WEB
Molto interessante questo post. E' incredibile quante vie esistono per chi ha voglia di liberarsi dei pesi che ancora sentiamo. Come ci si può sentire "senza scampo" quando abbiamo la possibilità di scegliere se liberarci di quei pesi o non farlo?Scegliere la via della non conoscenza porta infelicità e malessere...forse sono andata un po' fuori tema ma questa è la riflessione che mi è venuta leggendo questo "luminoso" post. Un sorriso! :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/01/08 alle 21:32 via WEB
Chi ha voglia di liberarsi interiormente ha davvero tante vie davvero davanti a sè. Deve solo cercare quella più appropriata alle sue caratteristiche, al suo sentire... Deve metterci tutto l'ardore che ha nel cuore; insieme alla fiducia e al discernimento... Incomiciare e perseverare... Il tutto poi si svilupperà man mano... far coincidenze, intuizioni ed esperienze, insegnamenti che troverà lungo la via. Quei pesi vanno lasciati... alle spalle, solo così potremo alleggerire la nostra anima, far volare il nostro spirito ora incatenato a quei pesi. Grazie... Un caro saluto! :-)
(Rispondi)
wabi_d
wabi_d il 30/01/08 alle 09:58 via WEB
ogni giorno una scoperta, ed oggi ho trovato questo tuo spazio di ricerca interiore. Tanti spunti interessanati, tanti argomenti da condividere, da sentire dentro e tanti cartelli per fermarmi e meditare. Buon viaggio a noi!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 30/01/08 alle 10:15 via WEB
Benvenuto Wabi, mi fa piacere poter condividere questo spazio con chi è interessato a queste tematiche ed esperienze caratterizzate dalla ricerca interiore. Mi auguro di risentirti ancora; magari di dialogare anche con Te. Certamente buon viaggio a noi, a Tutti! Un sorriso :-)
(Rispondi)
 
 
wabi_d
wabi_d il 30/01/08 alle 14:51 via WEB
allora, presente!!! grazie
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 30/01/08 alle 20:54 via WEB
Grazie a Te. Namastè! :-)
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