Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Le porte strette...

Post n°394 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da Praj
 

Se ci guardiamo attorno vediamo l'infelicità che regna nel mondo, attorno a noi e dentro di noi. Sappiamo spiegarcene il motivo? Noi possiamo dire: la solitudine, l'oppressione, la guerra, la cattiveria, l'ateismo, le religioni... E ci sbagliamo, probabilmente. Forse una sola è la radice dell'infelicità: le false certezze che abbiamo in testa, quelle certezze talmente diffuse e difese che non abbiamo mai creduto di doverle mettere in discussione. Per queste certezze devianti noi vediamo il mondo e noi stessi da una prospettiva sbagliata. I nostri schemi mentali sono così costringenti, e la pressione che la società esercita su di noi è così forte che noi siamo come obbligati a vedere il mondo in questa maniera distorta. Non c'è via di scampo, proprio perché non ci viene neppure il sospetto che il nostro modo di vedere sia miope, che il nostro modo di pensare sia distorto e che le nostre certezze siano false. Guardiamoci ancora attorno e vediamo se possiamo trovare una sola persona autenticamente felice, libera da paure, incertezze, ansietà, tensioni e preoccupazioni: a essere fortunati, ne troveremo pochissimi.
Noi però siamo stati programmati anche a vivere senza sospetti, senza dubbi, programmati a fidarci delle certezze che sono state seminate in noi dalla nostre tradizioni, dalla nostra cultura, dalla nostra società e dalla nostra religione. E se non ci ritroviamo felici, noi siamo stati addestrati anche a compiangerci, e non a incolpare il nostro modo di pensare, i nostri modelli, le nostre certezze culturali ed ereditarie.
A rendere ancora più tragica questa situazione, c'è poi il fatto che molta gente ha subito un tale lavaggio del cervello che non si rende neppure più conto di essere infelice: così come un uomo che sogna non si rende conto che sta sognando.
Per questo è necessario portare ciò che è inconscio, ciò che è orami depositato nella parte più oscura in noi, e che determina le nostre reazioni, emozioni e pensieri, a livello conscio. Per poi passare da questo tipo di coscienza alla Consapevolezza che è oltre anche le identificazioni di ciò che abbiamo portato alla luce.
Questo implica un viaggio interiore. E' necessario, se vogliamo liberarci dai condizionamenti interiori ed esteriori.
Poi si deve imparare anche ad amare se stessi; questo è un requisito fondamentale, che è assente in tutto il mondo. Per questo il mondo è in preda a una tale angoscia. Tutti cercano di amare, ma è impossibile amare, ne mancano le basi, i presupposti.
L'angoscia, la sofferenza... possono diventare delle porte verso la serenità. Qualcuno ha detto: "Benedetti coloro che sono abbastanza sfortunati da conoscere l’angoscia, benedetti coloro che sono in angoscia, perché possono essere risvegliati." Usiamo dunque la nostra angoscia come una forza per risvegliarci, perché quando siamo comodi tendiamo a dormire, quando siamo scomodi le possibilità di risvegliarci sono maggiori. Ricordiamoci continuamente che il mondo in cui siamo è un fenomeno momentaneo. Nelle più riposte pieghe del nostro essere noi sappiamo che tutto questo è vero, ma ugualmente continuiamo a sprecare i nostri sforzi e le nostre energie alla ricerca di un qualcosa che già sappiamo che non ci potrà rendere felici.

 
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Commenti al Post:
KillSadness
KillSadness il 04/02/08 alle 09:52 via WEB
Muovi un dito... vedrai tante condizioni in quel semplice e banale movimento, sembra nulla... ops... Hai un dito!! Che cretinata è questa? Si! Giochino da bambino budino, ma assecondami!! ^_^ vedi il tuo ditino muoversi? Hai un dito!! C'è gente che non si accorge di averlo, da tutto per scontato e va sui paroloni grandissimi per trovare le cose inesistenti. Hai un dito!! Questa è la verità!! Ma se vuoi ti posso fare un discorso da GRANDI ^______^ Esso si muove su un piano spaziale che è generato da due rette ed ha ben tre gradi di libertà, la formula dello spazio è ben più grande della miopia!! Esso più raggiungere solo la sua formula! Ma questi sono discorsi da GRANDI ^_^ Passiamo al più più piccolo discorso, ci sono cinque dita, una mano e un polso, quando si saprà adoperare si sarà fatto un grosso passo in avanti!!! Se questo non è vero fai una suonata al piano delle più belle, costruisci qualche cosa come l'abile artigiano... ^_^
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Praj
Praj il 04/02/08 alle 10:13 via WEB
Grazie per lo stimolante quanto "curioso" intervento, amico. Muovere il dito, aprire la bocca, camminare per strada, attaccare un bottoneone... per me sono già miracoli di una bellezza straordinaria. E' proprio quello che continuo ad indicare con ciò che scrivo: la necessità di riappropriarsi della sensorialità, della creatività, dell'intensità affettiva, emotiva... il tutto al luce di una luminosa Consapevolezza e apertura del cuore. Non c'è niente di banale nei piccoli gesti: anche ciò che sembra insignificante, se vissuto con attenzione e presenza, diventa una occasione di espressione creatrice. Quindi, mi sembra di capire ciò a cui vuoi alludere, e se ho ben compreso il senso, mi trovi d'accordo. Un sorriso :-)
(Rispondi)
 
wabi_d
wabi_d il 04/02/08 alle 14:51 via WEB
.. con il tuo dito puoi accendere la luce. Click ed i tuoi occhi potranno uscire dalle tenebre e vedere. Chi non ha occhi non ha bisogno nemmeno della luce, nemmeno del ditino che accenda quella luce.
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Praj
Praj il 04/02/08 alle 15:16 via WEB
Vuoi forse dire che ci sono individui che non hanno occhi e quindi non hanno nessuna possibilità di risvegliarsi? Cosa sarebbe quel Click, come si otterrebbe? E' così facile da fare quella accensione per Te? Scusami, ma forse non ho ben capito cosa vuoi dire in proposito. Se mi puoi spiegare, probabilmente comprendo meglio le tue frasi. Almeno il senso preciso che tu volevi dare a quelle parole. Grazie. :-)
(Rispondi)
 
 
 
wabi_d
wabi_d il 04/02/08 alle 15:46 via WEB
Caro Praj, tutto parte da una mia considerazione ieri mentre accendevo la luce. Ho la grazia di avere non solo un ditino mobile ma anche la fortuna di avere bisogno della luce per vedere. Ho degli occhi, le mie finestre sul mondo.
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Praj
Praj il 05/02/08 alle 09:40 via WEB
Quindi non ti manca nulla per risplendere. Auguriamoci che tutti possano o vogliano farlo, allora. Un sorriso :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 04/02/08 alle 10:59 via WEB
usiamo quindi la nostra angoscia come una forza per risvegliarci...grande e vero :-))
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Praj
Praj il 04/02/08 alle 11:12 via WEB
Essa è energia psicofisica stagnante, compressa. Essa è una sensazione che è il frutto di una mente che si crogiola tormentosamente in se stessa, che si è avviluppata intorno ad una visione oscura e inelluttabile delle cose, avvinta da un senso d'impotenza... Ma la sofferenza che provoca può essere anche il propulsore di un cammino di liberazione, data l'insopportabilità del carico e la voglia di alleggerimento, di uscita dal tunnel angosciante. Bisogna però che ci sia almeno un intenzione, un minimo di Consapevolezza, di Fiducia; altrimenti, se ideologizzata e giustificata, sarà, purtroppo, la compagna costante della nostra esistenza. Ciao! :-))
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sofiastrea
sofiastrea il 05/02/08 alle 09:02 via WEB
Ideologizzare e giustificare è comodo perchè evita fatica, evita rimozione, pulizia crea rassegnazione che va a braccetto con la pigrizia, la noia...cancella lo stimolo profondo alla fuga ...però chi lo dice che non incontri te stesso attraverso i mille altri? ...e Tutto si trasforma, non si sa mai dove si nasconde la felicità perchè è ben in vista in fondo al cuore :-)))
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 05/02/08 alle 09:36 via WEB
Chi lo dice? Nessuno. Puoi incontrare te stesso attraverso infinite vie, modi... basta volerLo veramente. Lo vogliamo? In fondo al cuore è nascosta la felicità, è vero... peccato che la si cerchi altrove. Ciao! :-)))
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morbida1dgl
morbida1dgl il 05/02/08 alle 05:49 via WEB
Ciao Praj! Le regole dovrebbero darci sicurezza, ma invece ci mettono soltanto i sensi di colpa. Namastè!
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Praj
Praj il 05/02/08 alle 09:38 via WEB
... e ci creano gabbie dalle quali non sappiamo o non vogliamo più uscire, per abitudine o paura. Namastè! :-)
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nomore.norless
nomore.norless il 05/02/08 alle 23:10 via WEB
proprio poco fa ho letto la frase di Gibran: Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte. L'ho trovata molto giusta, e in qualche modo si ricollega al tuo post. Ciao, buona serata :)
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Praj
Praj il 06/02/08 alle 18:34 via WEB
Verissimo: ha molta attinenza con ciò che ho scritto. Fa parte del Viaggio interiore. E' necessaria per purificarci dalle incrostazioni egoistiche. Altrimenti la nuova Alba spirituale non sarà che un nuovo sogno della mente ambiziosa. Buona serata anche a Te. Grazie e ciao! :-)
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scintilla.divina
scintilla.divina il 06/02/08 alle 00:01 via WEB
Ciao Praj, molto bello questo post... una frase che mi capita spesso di condividere con altri è che "chi è infelice e non trova soluzioni è perchè le sta cercando ancora all'"esterno"...". Namasté :-)
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Praj
Praj il 06/02/08 alle 18:29 via WEB
Con quel atteggiamento non le troverà mai. Attribuirà agli altri la sua infelicità, i suoi problemi, i suoi condizionamenti... Facendo così "sceglie" la strada opposta alla soluzione... aggraverà soltanto la sua situazione. Lo farà in continuazione... finchè un giorno, la sofferenza - Grande Maestra di Vita - forse gli indicherà altre strade... Namastè e grazie della condivisione. Ciao! :-)
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emotionalfire
emotionalfire il 06/02/08 alle 14:05 via WEB
Che belle parole :'..usiamo la nostra angoscia per risvegliarci'..Un effettone. Come cavolo lo porti nella pratica dribblando tutti i condizionamenti anche quelli inconsci. Strisciamo in giro per la vita piegati sotto il peso che ci zavorra già nei geni degli avi e di tutti gli uomini prima di noi...la vedo un pò difficilotta : Ma adoro le parole che mi carezzano l'anima alla faccia della mente che tanto mente. Ciao
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Praj
Praj il 06/02/08 alle 18:23 via WEB
Sì, non è facile... ed è evidente che possono essere non solo le belle parole che ci possono condurre oltre... perchè non basta dribblare i condizionamenti. Perchè anche se si possono a volte dribblare, essi rimangono. Grazie del commento e ciao! :-)
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