Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« La fuga dal mondo è la risposta?Nel silenzio del cuore è... »

Volere è potere... ma è solo un'apparenza

Post n°398 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da Praj
 

Noi non siamo nati per essere diversi da quello che siamo.
Possiamo pure pensare che non sia così e che avremmo potuto essere diversi, ma ciò rimarrà
comunque una mera astrazione, una sterile immaginazione senza riscontro.
La prova di questa situazione consiste nell’impossibilità di una riprova del ciò che è irreversibile corso dei fatti. Come il destino di un seme, siamo affidati indissolubilmente sia all’insito potenziale di questo che all’insieme incommensurabile dei fattori che concorreranno a svilupparlo o meno.

Questi due dinamici aspetti interdipendenti non si possono mai separare perché appartengono all’espressione di un’unica Coscienza, un’unica Realtà, la quale ha solo in sé stessa le ragioni dell’equilibrio e dell’armonia assoluta. E’ una Danza misteriosa che non potremo mai capire, ma soltanto perderci o ritrovarci in Essa. Se ci accade di lasciarci andare al fluire di questo misterioso Esserci, forse è il segno che ci stiamo ritrovando: ovvero siamo quello che siamo senza più opporre alcuna resistenza ad una Volontà che ci trascende. Allora ci Fidiamo non perché sappiamo, ma sappiamo perché ci fidiamo. Noi dunque siamo il risultato della relazione fra ciò che ci sta dentro e ciò che ci sta fuori, anche se possiamo pensare di avere un potere e un volere personali.

Quando si dice che volere è potere si sta dicendo anche che potere è volere.
Da dove proviene il potere che ci può dare un volere? Da ciò che ci ha fatto nascere e ci mantiene in vita.
Quindi è un controsenso immaginarci diversi da quello che siamo, perché in realtà non potremo mai esserlo anche se lo volessimo, perché non risiede in noi quella Volontà assoluta.
Perciò essere quello che siamo é l’unica opportunità che ci è data. Onoriamola quindi vivendola come se fossimo liberi. Solo così realizziamo in ogni momento quello per cui siamo nati.

 
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Commenti al Post:
morbida1dgl
morbida1dgl il 12/02/08 alle 12:08 via WEB
Abbiamo l'opportunità di essere autentici, non sprechiamola. Namastè!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/02/08 alle 12:49 via WEB
Se ci accettiamo fiduciosi per quello che siamo, di sicuro siamo liberi di esprimerci con tutta la nostra energia per quello che possiamo. In questo apparente paradosso esprimeremo il meglio di noi, perchè saremo strumenti autentici di Una Volontà superiore. Quindi manifestiamola da subito. E' d'obbligo farlo inconsciamente, ma meravigliosamente creativo farlo consapevolmente. Grazie, Morbida... Un sorriso e Namastè :-)
(Rispondi)
 
 
wabi_d
wabi_d il 12/02/08 alle 13:29 via WEB
dici -Siamo Strumenti di una Volonta'- ma non sono d'accordo quando , mi sembra di interpretare, ci si adagia nel fluire della vita. Ora, trovo che la vita implica scelte e noi, intesi come Spirito Divino e come Esseri Senzienti, abbiamo il dovere di scegliere, agire ed essere responsabili delle nostre azioni. In questo modo non e' tutto solo destino, anche noi ci mettiamo il nostro zampino.
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 12/02/08 alle 13:37 via WEB
Il tuo zampino puoi metterlo solo quando Sai che non è il tuo zampino. Prima, è solo una presunzione di potere che da un senso d'immaginario volere. Ciao! :-)
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
wabi_d
wabi_d il 12/02/08 alle 14:45 via WEB
esiste il libero arbitrio. Qui non sono in sintonia..Il fatalismo al 100% suona come rinuncia all'azione.
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 12/02/08 alle 19:46 via WEB
Ti capisco... Comunque fatalismo e libero arbitrio sono solo due concetti di cui la mente si nutre. Di ciò ho accennato in un post abbastanza recente: il N. 390 il quale tratta del più grande dei tabù, secondo me; un tabù quasi insuperabile. Una sfida su cui la mente innalzerà insormontabili barriere. A meno che si vada oltre... Comunque comprendo molto bene il tuo punto di vista. E' abbastanza comune e accettato. Non ho problemi ad includerlo nella "mia" Visione attuale. Un sorriso :-)
(Rispondi)
gryllo73
gryllo73 il 12/02/08 alle 12:17 via WEB
accettare la realta' ci aggancia alla realta' stessa,in modo da assimilarci completamente e fluire in lei? ho fatto un post guidato da questo pensiero namaste'
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/02/08 alle 12:58 via WEB
Sì è così. Lasciamoci allora andare guidati prima da questo pensiero, poi da questo sentimento sempre più profondo, infine saremo invasi e assorbiti dalla Comprensione che "realizza" che il ciò E' è l'unica realtà vivibile. Altrimenti saremo altrove: in un mondo fatto solo di fantasticherie, disconnesse dalla verità che è il palpito struggente del fluente ciò che E' manifesta ogni momento, ovunque. Namastè, caro Gryllo! :-)
(Rispondi)
KillSadness
KillSadness il 12/02/08 alle 12:54 via WEB
Io dovevo essere molte cose, ogni persona aveva un'idea di che cosa fossi... alla realtà sono tutto meno che quello che hanno pensato... e quello che sono lo condivido pienamente chi appartiene alla mia vita... Bel Post!!^_^
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/02/08 alle 13:05 via WEB
Quello che gli altri pensano che tu debba essere è solo una loro allucinazione. Ed è giusto che tu non la segua. Ma anche quello che pensi tu di te stesso, come coloro che pensi che appartengano alla tua vita, è un illusione. Tu e gli altri, chiunque siano, sono entità impermanenti che stanno sognando di essere qualcuno che crede di volere e potere. Ma così non è. Lo scopriranno quando si desterannno da questo ineffabile sogno che è la nostra esistenza. Grazie, Kid! Buon volo e atterraggio. Un sorriso :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 12/02/08 alle 14:33 via WEB
un abbraccio :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/02/08 alle 14:40 via WEB
Ricambiato. ;-)
(Rispondi)
ridi_1970
ridi_1970 il 12/02/08 alle 20:00 via WEB
Devo dire che ora come ora mi trovo bene nell'accettarmi e nello scoprirmi". Mi sono esentato anche da un perentorio libero arbitrio,molto spesso la fretta è stata il mio libero arbitrio,e molto spesso sono finito nel fango.Ora aspetto!,per qualunque cosa cerco di aspettare,e guarda caso qualunque risposta arrivi è la piu' ottimale per quel momento. Il libero arbitrio è come l'oroscopo.....girandolo a modo nostro pare ci azzecchi sempre. Un saluto
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/02/08 alle 20:17 via WEB
Se provi a vivere senza questo concetto inventato dall'ego, cosa cambia? Non sei libero di agire anche senza questa presunzione di essere un agente personale? Non fai quel che vuoi, puoi o devi fare lo stesso? E' proprio necessario pensarsi liberi per essere liberi? Se una cosa non la vuoi fare non farla. Perchè poi invece la fai? Chi ti impedisce di non farla? Domandati chi è colui che si ostina ad immaginare di essere disconnesso dall'interdipendenza dal Tutto. Occorre una grande apertura spirituale per non seguire il luogo comune mentale, per esplorare dentro noi stessi, e avviarsi verso il ritorno consapevole alla Sorgente che ci ispira misteriosamente. Consiste in questo, per me, il grande Viaggio del ritorno a Casa del "figliol prodigo". E' l'abbandono del senso dell'Ego che ci può riportare nell'Eden interiore. Grazie e un caro saluto. Namastè! :-)
(Rispondi)
antonio.gambini
antonio.gambini il 13/02/08 alle 11:58 via WEB
CIAO. http://blog.libero.it/antoniogambini/?nocache=1199365098
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/08 alle 12:07 via WEB
Ciao e, soprattutto, complimenti per il commento. ah ah ah! :-)
(Rispondi)
stellaserenity
stellaserenity il 13/02/08 alle 12:31 via WEB
Cercare di essere diversi da ciò che si è porta infelicità. La nostra libertà sta proprio nel poter essere ciò che siamo, non volerla vedere è un po' come volerci liberare di questa nostra libertà e chiuderci in una dimensione esistenziale più piccola.Non ti nascondo che ho dovuto leggere più volte questo post, l'ho trovato un po' difficile, ma d'altra parte a volte gli stimoli vengono proprio dopo qualcosa di complicato, e qui di argomenti su cui riflettere ce ne sono sempre molti! Ciao ciao! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/08 alle 14:36 via WEB
Posso comprendere le tue, come di altri, difficoltà di fronte a questo tipo di riflessione. E' normale, perchè va controcorrente. Essa tenta di ribaltare il luogo comune, il condizionamento mentale ricevuto... difficilissimo da estirpare. C'è un grande investimento dell'ego in tal senso. La mia riflessione prova a indicare un punto di vista diverso, insolito, radicalmente inusuale per la nostra cultura. Ma la difficoltà sta nel prendere in considerazione, per non dire meditare, questa ipotesi. In genere dall'ego viene rifiutata e liquidatata con l'etichetta di "fatalismo", di passività indolente. addirittura come ipotesi pericolosa, perchè potrebbe portare alla deresposabilizzazione se non capita nel giusto modo. Capisco. E infatti sono moltro prudente nell'affermarla. VOglio che sia solo una ipotesi, aprta al dubbio. Ma fondamentaslmente è rivolta chi è pronto ad intuirla senza esserne scandalizzato. A ricercatori spirituali "evoluti". Perchè dentro a questa Visione anticonformista c'è ben altro che il fatalismo mal compreso: ci sono i semi della autentica e definitiva liberazione. Liberazione che ho ricevuto, che mi è stata trasmessa tramite insegnamenti si saggezza, e verso i quali ho una immensa gratitudine. "Sii ciò che sei", dicono i Maestri Liberati. Una volta non capivo bene cosa volesse dire questa affermazione, che sembra semplice e banale, ma che invece è profondissima. Io sostengo che vale la pena di comprenderla nella sua essenza. Poi un giorno... accadde un "qualcosa" che me la fece comprendere nel suo vero Spirito. Ci fu un Risveglio...! Da allora le parole sono solo dita che indicano la Luna che ho Visto. Grazie, Stella... mi fanno sempre piacere i tuoi preziosi commenti. Ciao ciao e un sorriso. :-)
(Rispondi)
 
 
wabi_d
wabi_d il 13/02/08 alle 16:15 via WEB
ci sono, sento il senso del tuo scritto Praj. Adesso sono in sintonia ma non chiedermi di spiegartelo.... qui e' proprio il caso di dire che le parole rimangono sull'involucro della realta'. Non cito frasi di altri tanto per illuminare il mio intervento. Io ci sono. Ciaoooo.
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 13/02/08 alle 19:06 via WEB
Se hai intuito... bene. Ora lascia che il senso di quel "qualcosa" che hai colto faccia il suo corso. Cresca in Te. Non c'è da parte mia un interesse che vuole imporsi sul sentire degli altri, che vuole avere ragione. C'è solo voglia di condivisione con chi è disposto a vedere le cose privo dal pregiudizio, dal preconcetto. Sguardo diretto, innocente, sul ciò che è, così com'è, senza sovrapposizioni concettuali o ideologiche. Cioè il Reale, nudo e crudo. Io ho ringraziato che mi ha aiutato in questo processo di spoliazione mentale (il famoso neti-neti, ovvero: non questo, non quello...). Se ci sei, allora stacci, ma senza fare sforzi per rimanerci. Permettiti di entrare e uscire senza farti dei problemi. Le cose vanno come devono andare. stai in Fiducia. Non hai bisogno di nient'altro. Ciaooo! ;-)
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
wabi_d
wabi_d il 14/02/08 alle 07:51 via WEB
Grazie delle tue parole Praj, apprezzo ogni forma di scambio e condivisione, ogni situazione che mi aiuti ad aprirmi, a togliere veli, a guardarmi dentro con onesta', ad accettare il fluire delle cose. Sto innaffiando i semi..un abbraccio!
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 14/02/08 alle 09:32 via WEB
Condivido l'atteggiamento e lo spirito aperto che ti anima. Grazie a Te del contributo e scambio. I semi, tienili sempre annaffiati con la curiosità, la disciminazione intuitiva e il cuore in mano. Un abbraccio e un sorriso :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 13/02/08 alle 15:39 via WEB
"perché non risiede in noi quella Volontà assoluta. " eppure nel momento che la riconosciamo e accettiamo Essa risiede in noi :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 13/02/08 alle 19:13 via WEB
Wow!...Bingo!!... ah ah ah! Nel momento che la riconosciamo veramente, incredibilmente risiede in noi perchè Siamo Essa. E non è nè buona nè cattiva: è Quello!... quello che E'. Allora non c'è più nemmeno bisogno di accettarla! ah ah ah! Ciaoooo! :-)))
(Rispondi)
 
 
wabi_d
wabi_d il 14/02/08 alle 07:55 via WEB
caro Praj, hai utilizzato una parola "accettare" che mi fa riflettere... accettare vuole dire riconoscere qualcosa come altro da se ma che poi diviene parte di noi, accettare implica la rinuncia all'imposizione o al rifiuto, lascia fluire l'energia del momento senza dighe mentali. ... mica cosi' semplice pero'! Trovo che gli spunti migliori di condivisione siano le esperienze quotidiane che ognuno di noi affronta o meglio, come le affronta. alla prossima !
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 14/02/08 alle 09:21 via WEB
Diviene parte di noi non perchè non lo sia sempre stata ma perchè ora la riconosciamo come una delle infinite forme espressive dell'Uno. E' un Noi-Uno che in realtà ora vediamo solo come apparenza, ma che però dobbiamo ci viverci come noi fintamente separati, perchè così deve essere, se L'uno vuole manifestarsi come molteplice in un ineffabile e straordinario gioco di riflessi che interagiscono l'un l'altro. Altrimenti non ci sarebbe il dinamismo della Vita, della Creazione continua. Allora l'accettare è il semplice riconoscere che le cose stanno così, aldilà del rifiuto o dell'accettazione. Non è semplice vederlo questo fenomeno perchè perchè il velo di Maya ce lo nasconde. Ma così dev'essere proprio per tenere vivo il dinamismo creativo e distruttivo, che in sè è è semplice. Soprattutto se si adotta una Visione impersonale, non antropocentrica. Un sorriso :-)
(Rispondi)
scintilla.divina
scintilla.divina il 13/02/08 alle 23:31 via WEB
Perciò essere quello che siamo é l’unica opportunità che ci è data. Onoriamola quindi vivendola come se fossimo liberi... Bellissimo questo pensiero... Concordo!!! Dovremmo comunque anche capire "quello" che siamo. Namasté :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/02/08 alle 09:28 via WEB
Se realizziamo quello che Siamo, quindi Comprendiamo, siamo immediatamente e veramente liberi e non ci importà più disquisire su meri concettualismi egocentrici, come il libero arbitrio o il fatalismo. Quando siamo "Quello", da chi e per chi dobbiamo essere liberi? Non ha più senso porsi queste vacue domande. Ci viene solo da ridere a pensare a questo dilemma... e allora viviamo pienamente la "nostra" libertà", il "nostro" destino. Namastè! :-)
(Rispondi)
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