Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« ConvincereFiorire »

L'indagine del sè...

Post n°406 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da Praj
 

L’indagine del sé non è un sentiero che conduca da qualche parte.
E’ il sentiero che ti ferma di colpo così che puoi scoprire direttamente, da te, chi sei.
Il potere del fermarsi è indescrivibile.
Nel momento che ci si ferma non c’è il concetto di alcuna cosa, eppure c’è coscienza.
La coscienza senza concetti è naturalmente e intrinsecamente libera.
In un istante, è auto-evidente.

Siamo così abituati a seguire i concetti che trasformiamo anche la coscienza in concetto.
Nel momento fuori del tempo 
in cui riconosci che la coscienza esiste senza il bisogno di alcun concetto, l’identificazione coi concetti cade.
Questa è un’esperienza essenziale.
Quello che segue è il continuo approfondirsi del riconoscimento.

di Gangaji da “The Diamond in Your Pocket

 
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Commenti al Post:
morbida1dgl
morbida1dgl il 22/02/08 alle 21:42 via WEB
Concetti complicati che scorrono come l'acqua fresca di un ruscello. Buona serata :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 22/02/08 alle 22:05 via WEB
L'importante che fluiscano, che favoriscano l'intuizione. Grazie e buona serata anche Te. :-)
(Rispondi)
NowHere7
NowHere7 il 23/02/08 alle 01:08 via WEB
Namasté...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 23/02/08 alle 09:16 via WEB
Namastè... ;-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 23/02/08 alle 07:44 via WEB
..esatto... Quello che segue è il continuo approfondirsi del riconoscimento... bel pezzo, essenziale! namastè e buon weekend :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 23/02/08 alle 09:19 via WEB
Sapevo che quel punto ti sarebbe piaciuto, l'avresti apprezzato. Namastè e buon week eng anche a Te. ;-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 23/02/08 alle 10:01 via WEB
"Il potere del fermarsi è indescrivibile" Tutto è lì, un lampo e la vita prosegue sempre più limpida.Un abbraccio :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 23/02/08 alle 11:06 via WEB
Quel lampo di riconoscimento che illumina... da quel momento in poi. Un abbraccio anche a Te. Ciao! :-))
(Rispondi)
ridi_1970
ridi_1970 il 23/02/08 alle 10:26 via WEB
Ciao praj,capisco,ma potresti approfondire con parole tue come si puo' dimorare",nel sentiero della coscienza!,del se". Questo potere di cui parli/a,è appunto il potere del riconoscersi radice del tutto,il potere di essere inviolabili,sapendo di vivere in uno specchio!. Namaste.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 23/02/08 alle 11:09 via WEB
Non faccio altro in molti miei post. Il dimorare nel sè consiste nello sbarazzarci definitivamente dell'idea che non stiamo già dimorando nel sè. Quando dici capisco ma... in realtà stai dicendo non ho capito, perchè altrimenti... la mente si acquieterebbe... perchè il punto, intuitivamente, aldilà di ogni ulteriore concettualizzazione, sarebbe stato colto. Avrò modo comunque di approfondire ancora... Grazie, Ridi. Un sorriso e Namastè! :-)
(Rispondi)
gryllo73
gryllo73 il 23/02/08 alle 11:55 via WEB
coscienza come l'essere in se senza preconcetti,senza giudicare ne condannare riaqquisisce la liberta' primordiale che i nostri pensieri per natura manipolano e deformano secondo il bisogno puoi parlarmi di questa misteriosa coscienza?
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 23/02/08 alle 19:09 via WEB
Non è che sia misteriosa, ma è che siamo abiatuati a dare attenzione solo a ciò che si sovarappone ad essa. La Coscienza è il substrato fondamentale che sta aldilà della mente sia conscia che inconscia. La meditazione profonda è uno strumento basilare per questo tipo d'indagine. E' necessario per il riconoscimento di ciò che precede la concettualità mentale, il pensiero discorsivo. Comunque cercherò sinteticamente di parlarti di ciò che intendo per Coscienza. Anche se ne ho parlato più volte in vari post passati. Quando vediamo un film, ci attacchiamo alla sequenza di immagini sullo schermo dando loro un senso, non preoccupandoci della meccanica e del processo della loro apparizione. Ciò che dà movimento e continuità e apparenza ai personaggi del film, è la sequenza del susseguirsi delle immagini. Ci appaiono incollate le une alle altre mentre in realtà si succedono secondo una cadenza determinata. Emergono da un intervallo che è la matrice soggiacente al film, alternanza delle zone d’ombra e di luce. Nello stesso modo, nella nostra mente, si opera questa messa in scena di cui non siamo coscienti. I nostri pensieri sono immagini mentali che, sfilando a una certa frequenza, ci danno l’illusione della continuità della nostra storia personale. L’illusione si auto-seduce con il pensiero mentale e si lascia “rivestire” dall’intelletto che raffina la spiegazione della sua prigione analizzando il contenuto di ogni immagine e dimenticando l’insieme del processo cosciente. Non è analizzando il contenuto di ogni immagine che posso diventare cosciente del processo pensante: l’immagine seguente è già là. In realtà esiste un intervallo tra due pensieri, la Coscienza pura, matrice soggiacente all’apparizione di quei pensieri, che è sempre là e senza la quale non esiste niente: vegliare è prima di pensare. L’errore dell’intelletto è leggere unicamente le immagini mentali, dimenticando la sorgente che gli dà vita. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Comunque ribadisco che per fare esperienza di ciò che ho detto è necessaria la meditazione e non la speculazione intellettuale filosofica. Un sorriso :-)
(Rispondi)
 
 
gryllo73
gryllo73 il 24/02/08 alle 11:00 via WEB
grazie infinite per la pazienza e la gentilezza trovo tutto cio' che dici molto interessante...ancora grazie Namastè
(Rispondi)
 
 
 
gryllo73
gryllo73 il 24/02/08 alle 11:26 via WEB
un po come la legge morale di kant e le immaggini di Platone la sostanza da sub-stanzia cio' che e' sotto autonomo che non si puo racchiudere in una definizione il bello in se l'essere in se buona domenica praj
(Rispondi)
scricciolo68lbr
scricciolo68lbr il 24/02/08 alle 09:35 via WEB
Spesso le nostre vite però non sono organizzate, purtroppo, per fermarsi spesso... I motivi possono essere molteplici, penso a chi ha famiglia ad es. Però il concetto che esprimi mi sembra giusto... Un saluto.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 24/02/08 alle 10:02 via WEB
Il fermarsi a cui ci si riferisce però non è solo quello della faccende e impegni quotidiani che ci coinvolgono, ma il fermare ciò che asseconda la concettualità, il chiaccericcio incessante della mente. Solo così si potrà intravedere cosa ci sta dietro: la luminosa Coscienza silente. Ricambio il saluto. :-)
(Rispondi)
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