Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Non si può sapere: magari è bene, magari è male...

Post n°428 pubblicato il 03 Aprile 2008 da Praj
 

Si racconta che il bel cavallo di un saggio un giorno sfondò la porta della stalla e fuggì via. Ai vicini di casa che andarono da lui per compatirlo rispose con un dolce sorriso: "Magari è un bene". Sei mesi dopo il cavallo fece ritorno insieme a dieci cavalli selvaggi che lo avevano eletto a capo branco. Quando i vicini casa accorsero a congratularsi con lui, il saggio rispose: "Magari è un male". Il figlio del saggio cercò di domare uno di quei cavalli. Ma il cavallo indomito lo scaraventò per terra. Il giovane si ruppe una gamba e rimase zoppo per tutta la vita. Il saggio disse ai vicini venuti a consolarlo: "Magari è un bene".
Scoppiò la guerra e tutti i ragazzi del villaggio furono costretti ad arruolarsi nell'esercito, tutti tranne il figlio del saggio, perchè era zoppo...

 
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Commenti al Post:
NowHere7
NowHere7 il 03/04/08 alle 15:18 via WEB
Eh sì... dipende dalla prospettiva da cui si guarda... Namasté!!! :-D
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/04/08 alle 15:40 via WEB
Sì, dipende proprio dalla prospettiva da cui si guarda l'accadere incessante degli eventi. L'alternarsi delle vicende forma una catena in cui le cause e gli effetti non si possono definire né come positivi né come negativi. Lo sguardo che vede soltanto il presente e si attacca a questo è limitato e limitante. Il saggio osserva le cose da una temporatiltà più panoramica: direi che ha un sguardo atemporale. Grazie e Namastè!!!
(Rispondi)
salvatore.ravas
salvatore.ravas il 03/04/08 alle 16:55 via WEB
Il mistero è come faccia il mondo a essere sia materiale sia spirituale nello stesso tempo, come lo stesso atto possa sembrare sia il lavoro di un Dio totalmente indifferente sia il segno della sua amorevole presenza. “La prospettiva è tutto. Quando la madre gli pulisce la faccia, un neonato può urlare e scalciare, ma dal punto di vista della madre provvedere all’igiene del fanciullo è un atto d’amore.” Allo stesso modo, gran parte degli eventi che consideriamo manifestazioni della sfortuna o addirittura punizioni divine, sono in realtà prodotto della compassione, poiché Dio trova sempre i modi più gentili per correggere gli squilibri della natura. Siamo noi che produciamo questi squilibri, che Lui deve purificare al fine di salvarci da una sfortuna peggiore. Mi fermo qui. Un caro saluto. SalvatoreR.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/04/08 alle 21:21 via WEB
Sono belle le tue considerazioni, frutto di un notevole bagaglio d'esperienza spirituale, io credo. Ognuno poi dovrà trovare la propria risposta effettiva di fronte ai vari cambiamenti, capovolgimenti di situazione, sortite del destino, che la vita gli metterà inevitabilmente di fronte. Dipenderà molto dal suo grado di Comprensione e a il modo come li accetterà e dall'atteggiamente che avrà riguardo ad essi. Sapere in maniera Consapevole che tutto cambia, è impermante... aiuta ad avere una visione più serena. Un caro saluto anche a Te. Namastè! :-)
(Rispondi)
morbida1dgl
morbida1dgl il 03/04/08 alle 21:21 via WEB
Non dimentichiamo l'arcobaleno che è necessario guardarlo da lontano per poterne ammirare tutti i colori, da vicino ne vedremmo soltanto uno di colore. Namastè!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/04/08 alle 21:26 via WEB
Certamente, condivido. Una osservazione panoramica e una partecipazione consapevolmente e compassionevolmente "distaccata" ci permette di non soccombere, di non farci travolgere, di accettare le trasfomazioni ineluttabili che ci sono nel nostro pellegrinaggio terreno. Un caro saluto sorridente. Namastè!
(Rispondi)
stellaserenity
stellaserenity il 04/04/08 alle 11:57 via WEB
L'apparenza può farci sentire vittime degli eventi che in realtà giocano sempre a nostro favore se ne cogliamo l'insegnamento. Se invece ci chiudiamo nel rifiuto di ciò che appare negativo restiamo nella condizione della vittima che crede che tutto e tutti gli siano contro, mentre ad essere contro qualcosa o qualcuno siamo solo noi, con i nostri rifiuti. Simpatica e chiara la storiella! Un caro saluto :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/04/08 alle 12:05 via WEB
Hai colto nel segno il profondo significato di questa storiella. Tutto è sempre in evoluzione: dunque non si può mai dire definitivamente che è un bene o un male ciò che ci sta accadendo. Come si diceva sopra, ancora una volta dipende da noi... Già in un nostro proverbio c'è questo principio quando si dice: non tutto il mal viene per nuocere. Un caro saluto anche a Te. :-)
(Rispondi)
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