Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Uscire dal circolo vizioso

Post n°429 pubblicato il 04 Aprile 2008 da Praj
 

Alcuni dicono dobbiamo cambiare noi stessi e imparare ad accettarci, senza rendersi conto della contraddizione che stanno esprimendo.
Se dobbiamo cambiare noi stessi, allora che accettazione è? Una volta compreso ciò... il cambiamento naturale, spontaneo, sorge da sè. Non è un azione dettata dalla volontà: è un abbandono... in ciò che siamo.
In caso contrario è una falsa accettazione: è soltanto una nuova strategia dell'ego per rimandare... ad una gradualità interminabile di miglioramente quella che può essere invece un lampante comprensione liberatoria.
E' come dire che dobbiamo rilassarci.
E' una specie di assurdità, se ben si riflette.
Ci si rilassa e basta. Altrimenti, anche nel tentativo di rilassarci, c'è una sorta di tensione sottostante. Questo punto va colto con chiarezza: pena il rimanere intrappolati in un circolo vizioso… di cui non si viene mai a capo.
Si pensa pure che bisogna fare qualcosa per accettare le cose così come sono. Che non è semplice farlo...
E' questo l'errore in cui si cade quasi sempre. Per accettare le come sono non occorre nessuna strategia: basta accettarle. E’ facilissimo ma il nostro ego la fa diventare la cosa più difficile da fare.
E se, casomai, non si sa accettarle si accetti anche questo fatto:
si accetti pure il non accettare...
e si è aderenti in pieno al ciò che è, immediatamente.
Ma l'ego s'intromette e, di fatto, non si lascia andare realmente. Manca il grande insight! Ed allora cominciano le problematizzazioni, le filosofie, gli psicologismi… si è preda della mente.
Si sa anche che bisognerebbe rinunciare a tutti i desideri, compreso quello dell'illuminazione. Lo dicono i saggi, lo dicono molti che sono sulla via.
Lo affermano in tanti ma in pratica non lo si comprende nella maniera idonea. Altrimenti, se avessimo veramente rinunciato anche al desiderio d'illuminarci, come a tutti gli altri desideri, avremmo "realizzato" che siamo già illuminati, così come siamo! Che è solo l’ego che ci vuole diversi…
e spesso non ne siamo coscienti fino in fondo.

 
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Commenti al Post:
warda22
warda22 il 04/04/08 alle 17:41 via WEB
As salamu alaykum nobile Praj...namaste'. .." Una delle Sue Meraviglie e' di avervi creati e sparsi sulla terra come esseri pensanti..." (Qur'an xxx, 20) Dite bene mon frere'!! :-) salam Karima
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/04/08 alle 18:04 via WEB
Tutti siamo espressioni delle sue meraviglie... per cui sarebbe bene che ci accettassimo come tali. Se non ci accettiamo è come se rifiutassimo la Sua Volontà. Con questo non voglio dire, come una non accorta comprensione potrebbe credere, che se ci comportiamo male con il nostro prossimo e con l'ambiente circostante possiamo furbescamente autogiustificarci e auto indulgere nel nostro errato agire. Dimostriamo solo che siamo ciechi spiritualmente, inconsapevoli di chi siamo veramente. Comunque anche quando ciò accade è purtuttavia una manifestazione insondabile e misteriosa della Sua Volontà. Grazie del bel commento, Karima. Buona serata e Namastè . :-)
(Rispondi)
angela.luce33
angela.luce33 il 04/04/08 alle 19:23 via WEB
Accoglienza. Accogliere noi stessi con un sorriso... Namastè! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/04/08 alle 20:33 via WEB
Sì, Accoglienza. Ecco un altro modo per dire accettazione... di noi stessi e del ciò che è con un sorriso. Namastè e grazie, AngelaLuce!
(Rispondi)
gryllo73
gryllo73 il 05/04/08 alle 11:07 via WEB
manipolare e' distorcere la ragione che vuole illuminare ...contamina come per la legge dell'indeterminazione dell'orbita degli elettroni Namaste'
(Rispondi)
pikadgl3
pikadgl3 il 05/04/08 alle 11:31 via WEB
bel post .... condivido
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 18/04/08 alle 21:09 via WEB
Grazie, mi fa piacere. Un sorriso :-)
(Rispondi)
bil37
bil37 il 05/04/08 alle 11:41 via WEB
Ciao Praj, l'articolo è sempre molto interessante e ricco di spunti di riflessione. Personalmente ritengo che per convincersi di qualcosa, bisogna essere pronti e maturi per il cambiamento. L'accettazione passiva o quella attiva hanno comunque bisogno di un soggetto che abbia acquisito la giusta maturità verso una nuova esperienza. sono piccoli passi, dunque, che devono tener conto di una gradualità. Difficilmente infatti si può pensare al raggiungimento di una "consapevolezza" totale verso l'intera gamma di esperienze umane, superando d'un colpo l'Ego. Un caro saluto :) Paolo
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 05/04/08 alle 14:35 via WEB
Ciao Paolo... capisco quello che vuoi dire... e dal tuo punto di vista hai ragione. Vorrei comunque dire che c'è soltanto una sola Essenza, ma ci sono due modi di realizzarla. L'Essenza può essere realizzata direttamente e totalmente, o può essere realizzata gradualmente. La disposizione della Realizzazione di "Dio" comporta una sola grande intuizione, o rivoluzione nella nostra coscienza, in cui siamo spinti a divenire sacrificio attraverso l’abbandono e la resa, o Amore-Comunione col Divino. Ma ci sono due vie per cui siamo perfettamente assorbiti nel Divino. Una è improvvisa o diretta, e l'altra è graduale o indiretta. Il sentiero graduale al Risveglio della Coscienza è un modo di muoversi attraverso i vari livelli dei fenomeni, avanzando per stadi. Questo sentiero all’indietro, questa "Grande Via del Ritorno" prima di tutto coinvolge l’ascolto degli insegnamenti sul nostro Destino ultimo, e poi l’intraprendere una vita di rinuncia. La Via diretta, o Sentiero Improvviso di Illuminazione, la Via di Dio o la Via della Essenza, non ha niente a che fare con dove si pone l’attenzione, col destino dell'ego, o con la coscienza separata. Essa è la Via dell'insight. E’ la Via della partecipazione nel naturale processo di Comunione con Dio, che è abbandono del controllo egoico. La Via improvvisa non è la manipolazione della attenzione in livelli di esperienza grossolana o sottile, ma la resa dell’attenzione stessa alla sua radice che è nel cuore. In questa Realizzazione, non c’è assolutamente alcuna necessità per una qualsiasi esperienza. La nostra vita presente nel corpo-mente continua il suo corso, e vive nel modo naturale che è adatto per uno che vive in Comunione con Dio. Quindi, l'essere consapevole è assorbito nell'Assoluto. Concordo evidentemente sul fatto della necessaria maturazione affinchè un individuo possa cogliere l'insight della totale Accettazione del ciò che è. Ricambio il caro saluto e ti auguro un buon Week end. :-)
(Rispondi)
salvatore.ravas
salvatore.ravas il 05/04/08 alle 15:37 via WEB
Ciao Praj , condivido pienamente la tua grandissima riflessione e aggiungo questo: nella realizzazione graduale, l’uomo non è un essere che diventa, ma tanti esseri che sono. ( si passa di uno stato all’altro) E l’essere vecchio, diciamo, è nel nuovo come il 2 è nel 3, il 3 nel 4, e cosi via. Tutto è Essere mentre sembra in divenire. In realtà l’Essere vecchio, è integralmente contenuto nell’Essere nuovo. In altre parole il mio Essere di oggi contiene e trascende il mio Essere di ieri. Niente diviene, tutto è. Un caro saluto e augurio di un buon Week end. Namasté.:-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 05/04/08 alle 16:32 via WEB
Accolgo il tuo commento come opportunità e occasione per un ulteriore approfondimento, del cui apporto ti ringrazio. Ricambio il saluto e augurio di sereno week end, caro Salvatore.
(Rispondi)
ladyhawk6
ladyhawk6 il 05/04/08 alle 20:11 via WEB
L'unica cosa da accettare è quello che siamo in realtà, non quello che siamo qui sulla Terra.. e cioè frammenti di un Unico Sé.. Ti auguro serenità.. un abbraccio.. Stefy
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 05/04/08 alle 20:44 via WEB
In realtà volevo dire che anche ciò che siamo qui ed ora va accettato. Cos'altro è anche questo esserci se non una manifestazione misteriosa e ineffabile della Sua Volontà? Capisco cosa vuoi dire, ma t'inviterei a non vedere le cose su un piano dualistico: cioè separare ciò che noi siamo nell'essenza da ciò che siamo nella forma, anche qui sulla terra. Auguri anche a Te di gioia e serenità. Un abbrccio sorridente. :-)
(Rispondi)
morbida1dgl
morbida1dgl il 05/04/08 alle 20:31 via WEB
Vedi Praj,credo che tutto funge da specchio, il post porta a riflettere su come si arriva all'accettazione.. Dal momento che siamo conformati ed impostati tutti allo stesso modo come vuole la società,e con un'ottica di dualità,soltanto quando si avvertono degli scossoni interiori profondi si può invertire il "senso di marcia"... In quel momento ti rendi conto che non puoi fare altro che accettare e l'accettazione di quell'evento la interiorizzi fino a quando osservi le cose per quello che sono.Namastè!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 05/04/08 alle 20:50 via WEB
Convengo. L'esperienza esistenziale ha proprio questa funzione, secondo me. Ricondurci alla consapevolezza dell'unità di fondo del Tutto, nel cui equilibrio e armonia complessa ci sta anche proprio l'essere quello che siamo, ora, in questo momento. Realizzare questa comprensione, porta diritti all'accettazione profonda, immediata della realltà delle cose, dell'ineluttabile ciò che è. Buon w.e. e Namastè! :-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 06/04/08 alle 09:43 via WEB
capita di dover accettare di non aver mete divine, ma semplici desideri di superamento sofferenze e credo che questo ci colpisca molto più di quel che crediamo, allora inciampiamo nel solito sasso, ma poi si capisce e si riprende...splendido post :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/04/08 alle 10:16 via WEB
... si riprende sempre. E' nel destino di chiunque, prima o poi, in questo corpo o in un altro, accettare, accettarci. Finalmente accogliere la vita, comunque sia, con il sorriso di chi ha "capito"... che la Vita siamo anche noi. Grazie e buona domenica! :-)
(Rispondi)
stellaserenity
stellaserenity il 06/04/08 alle 14:31 via WEB
Condivido pienamente ciò che dici.L'idea di doverci migliorare e di poter essere di più di ciò che già siamo ci allontana dalla realtà che è e ci mostra solo l'aspetto più limitato di noi. Quelli che offri sono spunti di riflessione molto importanti, perchè sono ciò che è già inciso in noi, quindi anche dirti che condivido mi sembra riduttivo e banale, perché l'essenza che si manifesta non è opinione, è verità!Un caro saluto! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/04/08 alle 17:02 via WEB
E' molto soddisfacente quanto mi dici. In quanto ciò che esprimo non è diretto a creare discussioni, polemiche e confronti egoici, ma solo ad offrire spunti di riflessione di cui poi ognuno ne può far l'uso che vuole, in base alla sua esperienza e caratterische individuali. Mi fa piacere riscontrare convergenze con persone che evidenziano come te sensibilità e consapevolezza. E' gratificante riconoscersi nell'essenza dell'Unità, anche se la quale poi ci differenzia per esprimere in infinite forme la sua infinità creatività. Buona serata. :-)
(Rispondi)
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