Ricordiamoci che non siamo costretti a reagire sullo stesso piano in cui gli altri ci trattano e a rispondere allo stesso livello in cui ci parlano.
Anche se spesso siamo chiamati ad essere quello che vorrebbero che fossimo o si aspettano da noi, non è detto che dobbiamo necessariamente accontentarli.
Essere centrati nella consapevolezza ci permette di rapportarci con loro comunque armoniosamente, senza però venire meno alle nostre esigenze, pur rispettandoli per il loro modo d'essere.
|
andy571 il 08/04/08 alle 10:54 via WEB
Hai detto bene: reagire. Questo è ciò che facciamo quando non siamo centrati in noi stessi. Come i cani di Pavlov saliviamo in risposta al campanellino, allo stimolo esterno.
Quando siamo centrati invece RISPONDIAMO alla situazione in base a ciò che in quel momento ci appare più giusto. E se la risposta viene dal centro, allora è senz'altro corretta, qualunque essa sia.
La società ci ha talmente indottrinato sin dalla più tenera età ad ubbidire, a essere ciò che i genitori, l'insegnante, il prete, il politico, il capufficio, il coniuge, i figli, si aspettano da noi che questa è divenuta quasi una seconda natura, un automatismo. Deprogrammarsi, per mia esperienza, è assai arduo e richiede una cosapevolezza costante.Però i risultati, quando iniziano ad apparire, sono davvero entusiasmanti. Prendere in mano la propria vita senza per questo ferire gli altri è davvero vivificante. E'una forma di arte. Ma tutto parte dalla centratura, come ben affermi. Se c'è quella anche i tentativi di imposizione da parte altrui "stranamente" diminuiscono. Un caro saluto e continua così :-))
(Rispondi)
|
|
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:42
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:33
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:31
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:28
Inviato da: lenteris
il 09/07/2023 alle 12:24