Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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La caduta originaria non appartiene al tempo

Post n°447 pubblicato il 16 Giugno 2008 da Praj
 

Rispetto alla nostra condizione umana, abbiamo sempre una grande opportunità per rimediare al nostro essere precipitati in una qualche crisi esistenziale, derivata dal senso di separazione da ciò che ci circonda.
Crisi che è il segno della caduta, che si esprime in varie forme, nella quale ogni ego si ritrova. Va riconosciuto invece che il nostro destino spirituale si determina, in ogni momento, nel vertice del presente immacolato della nostra consapevolezza.
La maledizione della caduta non ha origine temporale, in una ereditato errore e deficienza come spesso si crede, ma ha un’origine istantanea. Istantaneità sempre vergine nella quale in ogni momento si perde o vince la partita, nel gioco dell'esistenza. Ma ciò che è meraviglioso in questo apparente problematico stato di cose, è che abbiamo in noi il potere di risorgere a quella momentaneità per riparare i danni.
La rinascita nell'eterno presente è possibile ma controcorrente a noi stessi, verso la nostra sorgente, fino ad arrivare ai bordi della fonte, dove sorgono i fenomeni negativi che tutti conosciamo.
La meraviglia è che quella risalita è possibile; è molto sottile e delicata, ma non richiede particolare capacità o particolare energia. Richiede piuttosto molto coraggio e molta sensibilità, oltre che una attenta e distaccata osservazione.
Non abbiamo però nessuna possibilità di fare quella ascesa, se non abbiamo l'ardore, l'onestà e l'intrepidezza, per essere capaci di andare contro tutte le obiezioni che la nostra mente ci offre. Questo spirito è necessario al fine di smetterla con tutti i pregiudizi che si manifestano ostili al momento di quella ascensione orientata al riscatto. Ma, nonostante questi ostacoli, il viaggio di ritorno che ci redime dalla caduta originaria è attuabile da subito. Purchè non lo si voglia continuamente rimandare ad improbabile futuro illusoriamente risolutore.

 
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Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 16/06/08 alle 14:13 via WEB
in questo quadro rimandare è dato a chi ancora non può partecipare, ma stranamente sembra sia lui a decidere di rimandare...altrimenti è impossibile :-)))
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Praj
Praj il 16/06/08 alle 14:28 via WEB
Stranamente sembra sia il suo ego a decidere di rimandare o non volerne prendere atto, ma, anche in questo caso, come in tutti, peraltro, non è in nostro potere farlo direttamente. Noi, al massimo, possiamo soltanto predisporci affinchè ciò sia possibile che accada. Per questo bisogna sgombrare il terreno dal peso del senso di colpa ancestrale inculcatoci... con non credere a dogmi e pregiudizi. Un caro saluto di buon inizio settimana. :-)))
(Rispondi)
 
 
sofiastrea
sofiastrea il 17/06/08 alle 10:11 via WEB
più che dogmi e pregiudizi, chi li ha difficilmente sa eliminarli, perchè derivati dalla propria cultura, a me dà l'idea di dover eliminare la camicia, quella che per qualche motivo, una levatrice inesperta , ha dimenticato di togliere...da qui un ricordo "i nati con la camicia" i "beneandanti" coloro che sapevano e, la "sacra inquisizione" ha eliminato nel medioevo mandandoli al rogo...tutto torna :-)))
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 17/06/08 alle 10:37 via WEB
Sì, tutto torna... Ciao! :-)))
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bil37
bil37 il 16/06/08 alle 15:02 via WEB
La famosa caduta agli inferi, o la cacciata dal paradiso terrestre. Anche la Bibbia è piena di citazioni allegoriche su queste discese luciferine. Ma noi sappiamo che l'Inferno non esisto come luogo con una sua geografia e un suo spazio popolato di demoni. Come suggerisci tu, è la nostra mente, con le sue astuzie e le sue insidie, a trarci in inganno. Da questo punto di vista, condivido la tua riflessione a non proiettare in un ipotetico futuro ciò che possiamo cambiare qui e ora. Post molto interessante anche sul senso allegorico da attribuire al viaggio e alla redenzione. Un saluto e un sorriso, Paolo :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/06/08 alle 15:20 via WEB
Grazie, Paolo. Mi fa sempre piacere trovarmi in sintonia e condivisione con chi mostra acutezza e sensibilità nel suo sguardo sul mondo interiore ed esteriore. Un caro saluto sorridente :-)
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morbida1dgl
morbida1dgl il 16/06/08 alle 18:13 via WEB
Quando gli ego sono molto forti, bisogna testare tutti gli espedienti fino all'ultimo per comprendere che non c'era nulla da provare. Quando le prove sono terminate e la situazione è rimasta la stessa del punto di partenza, si comincia a mettere in discussione l'"io", e di conseguenza appare l'ego in tutta la sua "verginità"! :-) Namastè!
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Praj
Praj il 16/06/08 alle 18:58 via WEB
Sì... quella "verginità" che è sempre sottostante, anche quando ci identifichiamo con l'ego e le sue sfaccettature più o meno sgradevoli. Il cosiddetto "viaggio spirituale" consiste nel riscoprire questa "innocenza" essenziale nell'eterno adesso. Un sorriso :-) e Namastè!
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gryllo73
gryllo73 il 16/06/08 alle 20:26 via WEB
il futuro non risole..se nel presente si agisce male...una specie di anticonformiso sano..una trasgressione per usare un tuo termine immacolata ...da riflettere sicuramente..un abbraccio
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Praj
Praj il 16/06/08 alle 21:38 via WEB
Ciao, Gryllo... ho usato il termine "immacolata" come sinonimo di innocenza coscienziale. Ricambio l'abbraccio. Un saluto sorridente. :-)
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