Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Ascoltiamola

Post n°454 pubblicato il 04 Luglio 2008 da Praj
 

Se non siamo contenti della nostra vita, probabilmente,
è perchè la Vita stessa non è contenta di noi.
Se non siamo in sintonia con lei, non possiamo certo pretendere che essa sia in sintonia con noi.
Quindi, sbagliamo a lamentarci: ascoltiamo piuttosto cosa ha da sussurrarci nel silenzio.
Facciamo tacere la nostra mente e cerchiamo di udire la sua melodia.
E allora, forse, non andando più controcorrente, il nostro cuore avrà un nuovo respiro e battito d'amore.

 
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Commenti al Post:
morbida1dgl
morbida1dgl il 04/07/08 alle 11:15 via WEB
Ascoltare il silenzio della propria vita è la più bella melodia , cercare il diapason per accordarsi con lei rientra nella ricerca da compiere..Buona giornata Praj!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/07/08 alle 12:21 via WEB
Sì, trovare le risonanze, gli accordi... e fare con la Vita un concerto godibile, degno di essere vissuto. Buona giornata anche a Te, Antonella. :-)
(Rispondi)
stellaserenity
stellaserenity il 06/07/08 alle 11:51 via WEB
Lamentarsi è un modo per allontanarsi da se stessi, perdendo la lucidità di ciò che si è. Far tacere la mente per ascoltare la dolce melodia del cuore è molto più salutare di quanto si possa credere. Bel post, veramente! Ti lascio un sorriso doppio. :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/07/08 alle 09:07 via WEB
Hai già rimarcato bene ciò che sento anch'io. Grazie a Te e... vai con il doppio sorriso! :-))
(Rispondi)
bil37
bil37 il 06/07/08 alle 15:24 via WEB
Ciao Praj, accolgo il tuo saggio invito. Ti confesso che io sono uno che, per tendenza, si lamenta, anche se col tempo ho imparato a mitigare questo mio difetto caratteriale e accettare di più la vita, per quella che è. Il punto è che se pensi, e non sei uno stupido (perché ci sono quelli che ridono in continuazione perché non pensano), molti conti non tornano. Non è tanto facile accettare tutto quello che può capitarci, dai lutti improvvisi, alle perdite affettive, alla precarietà lavorativa e quant'altro. Infatti ritengo che la saggezza, intesa come equilibrio e come tu auspichi nella parte finale del post, sia una meta difficile da conquistare e preveda un lungo tirocinio di esperienze vissute. Sei d'accordo? Un saluto e un sorriso :) Paolo
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/07/08 alle 09:16 via WEB
Il ridere ottuso... non è segno di ascolto. Spesso è indice di banalità, superficialità... ed ha poco a vedere con la capacità di entrare in sintonia con la vita, attraverso le le voci e e i mille colori che ci mostra. Ma nemmeno il rimuginare lamentoso è un buon segno... di ampia e saggia visione. Occorre piuttosto silenzio mentale, entrare dentro nell'anima delle cose, sensibilità e attenzione, lasciare da parte il conosciuto... e questo non è facile, ne convengo. Un caro saluto sorridente, Paolo. :-))
(Rispondi)
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