Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Staccarsi dall'effetto domino

Post n°492 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da Praj
 

Non è difficile notare come molti di noi non siano persone libere nei loro comportamenti, ma molto influenzabili dalle scelte altrui.
Spesso proclamiamo con arroganza una autonomia di scelta che poi nei fatti non sappiamo dimostrare. La psicologia delle masse, la logica perversa dei gruppi, lo testimonia in ogni occasione.
Anche molti di coloro che credono di non essere condizionati, perché suppongono di avere competenze e abilità particolari, sono vittime del contagio dell'informazione e della cultura assorbita passivamente, sia nel verso positivo che negativo. Difficilmente riusciamo ad avere una riflessione critica e obiettiva sulle cose, sui fatti, e andare controtendenza, anche se per noi sarebbe la via giusta. Non sappiamo prenderci la responsabilità di essere liberi, perché abbiamo paura di sentirci isolati, soli con le nostre idee.
Siamo sempre in preda alle suggestioni indotte dall'esterno.
Altre volte questo succede perché vogliamo seguire un mero interesse personale, un tornaconto. Preferiamo trovare conforto nel seguire chi già corre o si dirige in una direzione, non rendendoci conto che così facendo alimentiamo una situazione di cui non abbiamo ben precisamente compreso le motivazioni reali. Ma lì c'è la comodità e la consolazione del sentirci maggioritari. E ci si illude che se si è maggioranza in qualche maniera si deve avere ragione.
Ci piace stare all'ombra di ciò che percepiamo come potere economico, culturale, informativo. Così facendo contribuiamo ad incrementare la spirale, il circolo vizioso dove la quantità, il numero, assumono la priorità rispetto alla qualità esistenziale, ai valori dell'essere.
Solo coloro che sono svegli dal sonno della consapevolezza invece sono al di fuori da questo effetto domino perverso che fa perdere la testa quando si diffondono il virus della paura, il seme dell'avidità, la smania del controllo.
Forse, oggi più che mai, sarebbe bene che fossero i filosofi, detto in senso realizzativo: ovvero amanti della Sofia, della conoscenza interiore, non della Doxa, dell'opinione, ad avere più voce in capitolo riguardo agli orientamenti riguardanti la dimensione sociale ed esistenziale.
Sarebbe bene che fossero almeno un pò più considerati: questo per dare un pò di chiarore e qualche indicazione a questa umanità persa negli oscuri labirinti della mente opportunista e miope, affinché non si verifichino profezie catastrofiche auto avveranti sostenute dall'effetto domino. Questo ben lo sapevano già i saggi antichi, ma si è preferito ascoltare urla e braccia prepotenti che poi, purtroppo, hanno portato tanti frutti amari nella storia.

 
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Commenti al Post:
jerah
jerah il 24/10/08 alle 13:26 via WEB
davvero "strano", abbiamo sviluppato con propria energia personale,la stessa tematica,davvero strano. hai lasciato nell'etere un bellissimo messaggio.ti sorrido
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Praj
Praj il 24/10/08 alle 13:31 via WEB
Risonanza, direbbe qualcuno. Sono forse i "memi" di una nuova Coscienza che, a fatica, tende a farsi strada. Con piacere ricambio il sorriso. Grazie... :-)
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atisha0
atisha0 il 24/10/08 alle 18:10 via WEB
già.. i memi, praj ahahah... che strana sensazione, ovunque oggi si parla di "profezie.. qui e altrove (parlo anche del forum) namastè e null'altro da aggiungere che già nn sappiamo.. a proposito, prevedo un bel weekend! ciao e complimenti.. un sorriso :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 24/10/08 alle 18:29 via WEB
Si, è vero, da un pò di tempo si comincia a parlare sempre di più di profezie... Ma le Profezie possono avverarsi solo perchè le si fanno diventare autovveranti, attraverso la suggestione e l'autosuggestione, l'inconsapevolezza, sia soggettiva che collettiva. Alimentandole con il panico, la paura, l'ansia, l'insicurezza... E' la meccanicità dei comportamenti e delle reazioni, sia a livelli individuali che sociali, che rende abbastanza prevedili certe situazioni storiche o personali. Non occorrre essere chiaroveggenti... per intuire cosa può succedere se non si cambiano orientamenti, tendenze, direzione. Grazie, Ati... anche a Te un augurio di magnifico week end! Ciao! :-))
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gryllo73
gryllo73 il 24/10/08 alle 21:36 via WEB
vero praj si è ben lontani dall'essere liberi dal voler ascoltarsi si preferisce seguire il gregge con le sue sicurezze dimneticando il vero motivo del viaggio certo si può e si deve stare insieme ma rispettando per primi se stessi e non sempre quanto fanno gli altri è bene anche per noi sarebbe come uniformarsi appiatirsi..ciao buona serata
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/10/08 alle 09:14 via WEB
Stare insieme in modo consapevole e aperto, pur nell'unicità di ognuno, è ben diverso dallo stare assieme nella uniformità di pensiero, nell'omologazione ed appiattimento dei comportamenti e delle idee veicolate dall'esterno, dai mass media. Io non faccio discorsi sulle ideologie, sulla politica, bensì preferisco richiamare alla necessità del ritrovare una consapevolezza che ci riporti al senso di responsabilità individuale. Chiave di volta indispensabile, se vogliamo poi esercitare una libertà che non sia solo apparenza, mera rivendicazione. Grazie Gryllo, sono contento di rivederti e del tuo gradito commento. Buon week end! Ciao! :-)
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iside.69
iside.69 il 24/10/08 alle 22:38 via WEB
Ciao Praj,ci avvicina lo stesso pensiero,ogni volta che ti leggo,leggo me.Purtroppo mollta gente è condizionata,ha paura di essere se stessa..chi non segue il gregge spesso è considerato strano o addirittura folle..
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/10/08 alle 09:24 via WEB
Effettivamente, non è facile discostarsi dai pensieri dominanti. In genere si preferisce appoggiarsi ai luoghi comuni, alla demagogia, al conformismo. Occorre dunque parecchia energia interiore e determinazione per uscire dai binari del condizionamento coatto e cercare di elaborare una visione delle cose e della vita originale, un Pò diverso da ciò che ci viene propinato giorno dopo giorno. Attuare un percorso esistenziale unico richiede coraggio e impegno e amore per il vero. Non si è per nulla favoriti in questo, tantomento incoraggiati. Avere a che fare con menti facilmente manipolabili rende di più, a taluni, che avere a che fare con spiriti liberi e responsabili. Un caro saluto sorridente e grazie anche a te... Ciao! :-)
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anna6262
anna6262 il 24/10/08 alle 23:53 via WEB
Ho la sensazione che chi sta al potere, conosce molto bene quello che tu hai scritto, in questi giorni mentre ascolto il tg o leggo i giornali...perdite..recessione..crisi..avverto una strana sensazione di manipolazione..ma non riesco a capire il motivo...non capisco dove vogliono condurci..come se ora il compito sia diffondere paura affinchè siamo più gestibili forse..non so..forse una cosa positiva c'è..si creerà più unione nelle persone..più condivisione di cose semplici..un sorriso dolce notte..
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/10/08 alle 09:46 via WEB
Da sempre, chi vuole comandare sa che quando c'è paura, immediatamente, scatta anche il bisogno di sicurezza e protezione. Questo meccanismo psicologico, se usato abilmente da chi detiene le leve del comando, comporta la delega a chi ha il potere. Io non sono interessato a definire quali gruppi di potere siano giusti o sbagliati, o portino avanti determinati interessi invece di altri. Quel che a me interessa sottolineare è la nostra personale responsabilità in tutto ciò. Il delegare acriticamente, il non responsabilizzarci, il non partecipare... Cose queste che, alla lunga, creano spazi e distanze dalle decisioni che ci riguardano le quali ci fanno trovare poi spaesati di fronte agli eventi difficili, drammatici con cui ci dobbiamo confrontare. Le situazioni di crisi hanno in sè l'opportunità, offrono l'occasione, per ripensamenti e riflessioni che, altrimenti, non ci sarebbero. Approfittiamone, dunque, almeglio per crescere tutti quanti. Da giovane credevo che il mondo si potesse cambiare, migliorare cambiando solo l'esterno, la società. Il tempo e l'esperienza mi hanno insegnato che invece un cambiamento vero, duraturo, può esserci solo se prima cambiamo noi. Altrimenti riprodurremo sempre i soliti problemi e ripeteremo gli stessi errori, avendo solo mutato la veste, la forma, piuttosto che la sostanza della realtà. La storia non mostra altro che questo ripetersi. Sereno e sorridente week end. Ciao, Anna. :-)
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stellaserenity
stellaserenity il 25/10/08 alle 15:15 via WEB
Penso che la ricerca di un punto di riferimento possa accompagnare le nostre vite solo fino a un certo punto, poi si deve necessarimente imparare ad essere ciò che si è per potersi liberare dalla trappola dell'omologazione. Il guaio è che come dici tu, non si seguono gli illuminati ma, per le paure più svariate, si cerca di seguire chi fa la voce forte e insegna violenza e intolleranza. Fortunatamente siamo individui unici e se pure collegati tra di noi, abbiamo la possibilità di scegliere di volta in volta a cosa credere e cosa invece rifiutare.Non usare le nostre risorse è il limite autodistruttivo che ci porta a cercare fuori invece che dentro di noi, ciò di cui crediamo di aver bisogno. Un abbraccio! :-)))
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Praj
Praj il 25/10/08 alle 15:35 via WEB
Il tuo commento è un ottimo complemento a ciò che ho cercato di dire. Mi trova ampiamente concorde. Quindi, lascio ai lettori l'apprezzamento che si aggiunge al mio. Ricambio l'abbraccio augurandoti un gioioso week end, cara amica. :-))
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salvatore.ravas
salvatore.ravas il 25/10/08 alle 17:31 via WEB
Quasi tutti condizionati da una società ego-centrista...Se è vero che il mare è fatto di un’infinità di gocce, la popolazione del nostro pianeta è composta di miliardi di individui. Se il mare è inquinato è perché lo sono la maggior parte delle gocce, e nella misura in cui la società è corrotta, lo sono gli individui che la compongono. Finché prevale l’egoismo avremo sempre una società ingiusta. L’evoluzione collettiva cresce con spaventosa lentezza! Solo l’Amore individuale può salvare il mondo. Un caro saluto e un felice sabato sera. SalvatoreR.
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Praj
Praj il 26/10/08 alle 09:04 via WEB
Quel che dici mi trova d'accordo, Salvatore. L'egoismo è una sorta di malattia che può essere curata solo dall'interno, da parte nostra. Aspettare che siano gli altri, o la stessa società, che è composta da individui come noi, a farlo per prima è un errore di cui poi tutti ne pagano le conseguenze. Poi non succede. Siamo noi personalmente che dobbiamo trasformaci, nel cuore e nella testa. Riguardo all'evoluzione collettiva, a volte, mi domando se sia possibile... Quel mi viene intanto da fare è intanto cercare di andare oltre il mio egoismo quando si presenta; pe evolvermi, per crescere per come mi è dato, per come mi è possibile... attraverso la mia Fiducia e consapevolezza. Buona domenica, amico. Un sorriso e un abbraccio. :-)
(Rispondi)
anna6262
anna6262 il 25/10/08 alle 23:33 via WEB
Da giovane credevo che il mondo si potesse cambiare, migliorare cambiando solo l'esterno, la società. Il tempo e l'esperienza mi hanno insegnato che invece un cambiamento vero, duraturo, può esserci solo se prima cambiamo noi. Altrimenti riprodurremo sempre i soliti problemi e ripeteremo gli stessi errori, avendo solo mutato la veste, la forma, piuttosto che la sostanza della realtà. C'è una frase che a me piace molto, "continua a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre ottenuto"...come giustamente hai detto tu, se vogliamo un cambiamento deve partire da dentro di noi...mai da fuori...un sorriso per Prai ) Se il mare è inquinato è perché lo sono la maggior parte delle gocce, e nella misura in cui la società è corrotta, lo sono gli individui che la compongono. Finché prevale l’egoismo avremo sempre una società ingiusta. L’evoluzione collettiva cresce con spaventosa lentezza! Solo l’Amore individuale può salvare il mondo. si ..noi non dobbiamo pensare alla lentezza dell'evoluzione...anche una piccola differenza fa la differenza...e poi le piccole differenze si comportano a domino e creano una grande differenza...noi possiamo essere la differenza...un sorriso anche per te...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 26/10/08 alle 09:16 via WEB
Non possiamo pretendere un mondo sano, giusto e pulito se noi, per primi, non lo siamo. Allora prendiamo atto e cominciamo da noi a cercare di cambiare quello che vorremmo vedere cambiato fuori. L'esempio è più contagioso delle parole. Esempi e trasformazioni personali sempre crescenti possono dare il via ad una necessaria inversione di tendenza. La differenza appunto la fanno le nostre piccole grandi scelte. Non possiamo aspettare che le traformazioni avvengano per un accidente. Dobbiamo favorirle con i nostri comportamenti quotidiani. Giorno dopo giorno. Allora sì che ci potremo guardare in faccia, onestamente, senza scheletri nell'armadio, e concorrere insieme al salvataggio prima e poi al miglioramento della vita, personale e collettiva, su questa caro pianeta. Un caro saluto sorridente. Ciao! :-)
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