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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Se arrivano tempi duri...Oltre l'indecisione »

Non combattere la mente

Post n°496 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da Praj
 

Ho il piacere di pubblicare un post bello e chiaro che ho trovato nel Web.
Lo propongo perchè lo sento in risonanza con quello che vado dicendo da tempo nel mio blog riguardo a questo tema.

Lascia che la mente sia presente, non combatterla. Non cercare di fermarla, nè di controllarla. Osserva la sua natura... la mente sorge e si dissolve, cambia continuamente nei suoi contenuti. Lottare la mente è solo un'altra attività della mente stessa, è il modo sottile in cui essa si mantiene, alimentando l'attenzione su di sè.
Ciò che cerchi è pace, ma la pace è già presente. Pace è ciò che osserva il conflitto, la ricerca. Semplicemente lascia che la ricerca sia presente, e in questo lasciare andare lo sfondo si renderà più evidente. E' l'ossessione con la mente e il tentativo di dissolverla che dà sempre più attenzione alla mente stessa. Lo sfondo della mente è quindi completamente ignorato, mentre esso è proprio ciò che si va cercando, ovvero quell'assenza, quella quiete in cui la mente si manifesta. Ecco il malinteso, la pace non arriva alla fine del conflitto, bensì è ciò in cui conflitto si mostra, la pace è presente prima, durante e dopo il conflitto, non come risultato di un dibattito mentale bensì come vuoto contenitore della mente.
Lascia quindi che la mente si mostri. In questa attitudine di lasciare andare diverrai familiare con il semplice essere, senza intervenire, senza manipolare. Pian piano questa familiarità lascerà spazio al riconoscimento che tu sei lo sfondo, tu sei il contenitore, tu sei quella pace che andavi cercando, come se essa fosse separata da te.

Shakti

tratto da:  http://avasashakti.blogspot.com/2008_07_01_archive.html

 
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Commenti al Post:
eckhart.noor
eckhart.noor il 30/10/08 alle 13:55 via WEB
Sì bello ed esaudiente.. La pace che è lo sfondo che osserva la lotta e che è sempre lì e non coinvolgibile nel movimento.Ritrarsi sullo sfondo:questo l'unico "movimento" che è piuttosto un posizionarsi distaccata-mente.. Semplice,no? :-))) Ciao caro amico,un abbraccio :-))
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Praj
Praj il 30/10/08 alle 21:08 via WEB
Semplice, quando lo si sa "fare". In effetti, pochi ci riescono... gurdandoci attorno. So invece che oggi è pane per i tuoi denti. Occorre intraprendere quel viaggio interiore che poi, alla fine, mostrerà che il "luogo" in cui volevamo arrivare è sempre stato lì dove eravano, momento dopo momento. Una storia paradossale. Anch'io ti abbraccio, amico. Ciao! :-))
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 30/10/08 alle 17:29 via WEB
ottime parole, un già sentito da più "voci"... poi dal dire al fare, c'è di mezzo l'ego di ogni singolo ricercatore... sincerametne Praj, preferisco le tue parole che quelle di Avasa e Shakti.. lascia stare, che sei meglio! un abbraccio .. :-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 30/10/08 alle 21:14 via WEB
E' bello però constatare convergenze... Realizzare questo stato di consapevolezza è una cosa e indicarlo è un'altra. Ci si augura che qualcuno si diriga la dove si indica con il dito. Un abbraccio anche a Te, cara Ati. Namastè! :-)))
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zen_boy
zen_boy il 31/10/08 alle 09:19 via WEB
...la cosa mi confonde un po'... io lascio andare la mente come tu dici quando son da solo ma... in certe circostanze, quando sono con gli altri bisognerà un po' controllarla... od almeno analizzarla per capire cosa stà creando e, se necessario controllarla... Buona giornata. zen
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 31/10/08 alle 09:37 via WEB
Non serve controllare la mente. Basta la la presenza della Consapevolezza che è lo sfondo sempre presente di cui parla il post. La mente, quando è sotto la presenza della Consapevolezza è ancora più efficiente. Lasciare l'ego, invece, riguarda il superamento della dimensione psicologica identificata con emozioni che hanno radici nell'inconscio e che condizionano il presente, non permettendo - facendo solo reagire - di stare di fronte e rispondere alla situazione del momento in modo libero e creativo. La mente, quindi l'ego, dovrebbe essere un ottimo servo. Equivocare su questa differenza basilare crea nuove illusioni mentali e non Liberazione. Non c'é nessuno "io" che possa abbandonare l'ego, ma esiste la possibilità di riconoscerlo per quello che é: una sostanziale sovrastruttura illusoria. E in questa Consapevolezza si rinasce, molto cambia... pur nell'apparenza che non sia cambiato niente. Lo Zen è l'arte di vivere in questa Consapevolezza momento dopo momento. Buona giornata Zen anche a Te, amico. Un sorriso :-)
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aristide76
aristide76 il 31/10/08 alle 10:29 via WEB
e come non essere d'accordo con te?impossibile... un sorriso,amico Praj. felice giorno,ari.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 31/10/08 alle 11:11 via WEB
eh eh eh... Sei d'accordo con me allo stesso modo in cui anch'io sono d'accordo con l'autrice del pezzo. E' importante creare queste reti di risonanze in cui scorre una certa affinità di sentire e vedere. Sono positivamente contagiose. I ricercatori sinceri sono interconnessi da un filo d'oro spirituale. Ricambio il sorriso, amica Ari. Serena giornata anche a Te. :-)
(Rispondi)
skarma64
skarma64 il 03/11/08 alle 12:27 via WEB
questa è una bellissima meditazione, grazie. leggerla piano piano è un toccasana, è acqua ferma sul lago di montagna..
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Praj
Praj il 04/11/08 alle 11:32 via WEB
Sono d'accordo con Te. Namastè! un saluto sorridente :-)
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