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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Attenzione a quale memoria usiamo... 

Post n°512 pubblicato il 18 Novembre 2008 da Praj
 

C'è una memoria che noi usiamo e una memoria che invece usa noi. Quando diveniamo consapevoli  che è in atto quella che ci sta usando, facendoci reagire invece che rispondere alla situazione che abbiamo di fronte, perchè imprigionata dalle emozioni negative passate, dobbiamo subito disconnetterci da essa.  Solo in questo modo possiamo accogliere il momento presente e affrontarlo con spirito  nuovo, creativo, supportato dall'uso della memoria funzionale, pratica. E' solo questa la memoria che serve veramente, perchè è neutra e ci può essere utile per costruire e progettare, basandoci sui dati dell'esperienza oggettiva, nuove realtà. L'altra, quella emotiva, va "sterilizzata",  depotenziata e riportata  alla mero ricordo: cioè,  privato da cariche energetiche fuorvianti la nostra percezione dell'adesso in tutta la sua ampiezza e profondità.

 
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Commenti al Post:
zen_boy
zen_boy il 18/11/08 alle 17:03 via WEB
La nostra memoria consapevole, quella che usiamo è diretta al nostro bene, i pensieri positivi... Quella che ci usa dev'essere il male, i nostri pensieri negativi... è giusto? quindi quando stiamo male dobbiamo guardare i nostri pensieri, rimuoverli e sostituirli con quelli positivi... sempre si può trovare qualcosa di buono in ogni cosa. Namastè. zen
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 18/11/08 alle 18:17 via WEB
Bisognerebbe divenire consapevoli, per agire efficacemente nel presente, se stiamo usando la memoria emotiva connessa al passato, intrisa di emozioni che possono condizionare l'adesso o siamo sgombri da questo condizionamento. Se non ne siamo consapevoli e siamo "usati" dal nostro passato, siamo prevedibili, meccanici e ripetitivi. D'altronde, è meglio chiaramente attingere ai ricordi positivi che a quelli negativi, anche se entrambi emergono con forza da emozioni provenienti dall'inconscio. Ma, ciò che è importante per me, è lo stare di fronte all'adesso solo con la memoria funzionale. Questo per essere in grado di esprimerci al meglio, in maniera creativa e non reattiva. Namastè, amico Zen. Un caro saluto. :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 18/11/08 alle 18:37 via WEB
secondo la mia esperienza la memoria è una, sono le emozioni legate alla memoria che vanno "disinnescate".. anche se ci sono emozioni legate a doppio filo di memoria che ci hanno segnato, logorato e ferito di difficile annientamento.. ed è solo scandagliando profondamente con attenzione ogni forma di emozione che si scoprono sentimenti e sensazioni in grado di cambiare l'intensità della loro forza.. ma la fonte e la loro potenza è sempre data dalla Paura.. bisognerebbe catalogare ogni forma di paura in maniera chiara e soddisfacente.. Trovarsi faccia a faccia con la paura è una sfida che non tutti sanno adoperare fino in fondo.. L'energia dell'Attenzione è la sola cosa in grado di revocare (commutare) ogni ingannevole emozione transitoria della memoria, l'unica in grado di svelare le reali cause, l'unica che permette di vedere noi.. ma anche il circostante... :-) namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 18/11/08 alle 19:53 via WEB
Probabilmente non mi sono ben espresso. Volevo sottolineare, parlando delle cosiddette "due" memorie - una funzionale e l'altra emotiva - solo il bisogno di una necessaria discriminazione fra l'uso di una piuttosto che dell'altra. Ad esempio: quando si impara a fare le tabelline, la grammatica, il montaggio di un dispositivo meccanico, a cucinare... si memorizzano queste cose in maniera neutra, senza nessun coinvolgimento emotivo particolare. Questo è ciò che intendo per memoria pratica, funzionale. In questo caso si rievocano i dati e l'esperienza immagazzinata, senza avere nessun problema emotivo. Vengono usate queste informazioni memorizzate solo come piattaforma per una ulteriore elaborazione, oltre che per uso pratico e funzionale, quando occorre. Invece è diverso quando, per fare delle scelte operative o il percepire atteggiamenti altrui, ascoltare sensazioni e rilevare comportamenti, di fronte ad una nuova situazione o persona, si è condizionati da ferite che ci hanno segnato dolorosamente e sono incise nel nostro inconscio. E' questa la memoria soggettiva, condizionata a cui mi riferivo, rispetto a quell'altra oggettiva, neutra. Se noi non siamo coscienti di quale memoria stia dettando l'azione, allora l'inconscio affiora prepotentemente e ci induce a reazioni, di fronte a realtà che ci appaiono simili a ciò che emozionalmente abbiamo già vissuto in passato, condizionate. Perchè, per analogia, avremo modalità comportamentali e sensazioni connesse a ciò che ha lasciato l'impronta emotiva in noi allora. E' solo questo ciò che, in estrema sintesi, volevo far rilevare. Per il resto, dopo questo chiarimento, non posso che concordare con quanto tu hai ben messo in rilievo. Infatti è proprio su quella memoria che bisogna "lavorare". quella che contiene le emozioni. Quella da cui partono paure e desideri. Un abbraccio sorridente, cara Ati. Namastè! :-)
(Rispondi)
 
 
atisha0
atisha0 il 18/11/08 alle 20:10 via WEB
guarda che stiamo dicendo la stessa cosa, ma la mente "condizionata" da qualche emozione (tanto per restare in tema) non lo percepisce.. e si atteggia in maniera differente dall'interlocutore (io me):))).. tu descrivi due tipi di memoria, mentre per me è una sola, quella "funzionale", più la sovrastruttura data dalle emozioni negative o positive che siano, a fare da cornice... ora, se togli la cornice ecco che appare solo la memoria pratica, quella che tu chiami oggettiva.. stessa cosa praj, se poni Attenzione.. ciao, buona serata.. un abbraccio ;)
(Rispondi)
 
 
 
atisha0
atisha0 il 18/11/08 alle 20:12 via WEB
...dimenticavo di dirti che ciò che ho postato su lo avevo già scritto.. ho fatto copia/incolla variando solo qualche parola.. ciao :)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
Praj
Praj il 18/11/08 alle 21:16 via WEB
Perchè no? va tutto bene... eh eh eh! Ciao :-)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 18/11/08 alle 21:15 via WEB
Grazie della precisazione; Ati. Convengo su quanto hai detto. Mi sono servito del tuo commento anche per mettere a fuoco meglio ciò che volevo esprimere che, molto probabilmente, non avevo ben chiarito. Serena serata anche a Te. Un caloroso abbraccio. ;-)
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sofiastrea
sofiastrea il 19/11/08 alle 08:32 via WEB
si deve usare la memoria funzionale come cassetta degli attrezzi, serve per svolgere la nostra attività di persone viventi. L'altra è quel substrato che comprende Tutto compresi noi :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 19/11/08 alle 08:53 via WEB
Comprende tutto quello che crediamo di essere... e di sentire. Ciao :-))
(Rispondi)
graziano2008
graziano2008 il 19/11/08 alle 09:00 via WEB
Devo dire che con l'aggiunta del post di Atisha,o potuto apprezzare meglio cio' che intendeva Paraj. Sottolineando(of topik)che la comprensione si attinge e si cela sotto diverse forme di comunicazione:-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 19/11/08 alle 09:32 via WEB
Il bello dei commenti e dei contro commenti è che si può precisare, integrare e specificare meglio quanto si voleva esprimere. Infatti, sono grato a coloro che, con le loro osservazioni, mi permettono di chiarire meglio il post. La comunicazione è sempre perfettibile e s'impara comunicando, ascoltando... e correggendo... Ciao Graziano! Grazie... :-))
(Rispondi)
gardenparks
gardenparks il 01/06/12 alle 17:04 via WEB
Many nursing moms are sometimes forced to express milk so celine bags 2012 that their baby can continue enjoying even in their absence. This new skill has proven very beneficial especially for moms who have to return to their jobs and businesses. They can fulfill the requirement of exclusive nursing for the first six months of their child’s life. A good breast pump comes in handy for this task.
(Rispondi)
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