Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Vie convergenti nell'Un...Conoscenza senza conoscitore »

Dalla nausea psicologica alla trasformazione

Post n°516 pubblicato il 23 Novembre 2008 da Praj
 

Quando da una crisi sorge un senso profondo di nausea si crea anche l'opportunità per staccarci radicalmente da esperienze ormai esaurite, da dimensioni che non ci possono più dare niente, da realtà che ormai sono solo fonte di disagio e malessere. Si può grattare allora il fondo del barile di ogni nostro residuo desiderio, di qualche angosciante paura o di un inconsapevole attaccamento, per toccare il limite del dolore psichico.
Quando sentiremo quell'inconfondibile senso di nausea sopraffarci, potremo veramente dire basta al legame che ci opprime o al nostro modo di stare in esso.
Lottare contro dimensioni conflittuali, dalle quali ci facciamo possedere e che ci appartengono, in senso psicologico e spirituale, é inutile e defatigante, perchè non è ancora maturata l'energia che ci da la consapevolezza per attuare un necessario distacco emotivo e psicologico. Non è possibile dare un taglio netto al conflitto fino a che non giunge il giorno in cui viene fuori con tutta la sua forza quel profondo senso di nausea.
Allora davvero quella situazione può finire. La nausea ci offre l'occasione di guardare in faccia l'insieme di errori che ci hanno portato a quel punto. Emerge un coraggio e l'onestà con noi stessi e con gli altri che non pensavamo di avere. Quando è così, si cambia situazione o si cambia il modo di viverla. Ci si libera dai giudizi e dalle colpe e si assume in pieno la responsabilità dello stato delle cose.
Si riconquista il senso della libertà di scelta che trasforma e ci trasforma, senza indugio, senza più remore.
La nausea psicologica quindi è una porta che ci può far entrare in uno spazio di nuova consapevolezza e di evoluzione.

 
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Commenti al Post:
eckhart.noor
eckhart.noor il 23/11/08 alle 16:38 via WEB
La nausea è un segnale del disagio,ed è come dici tu ,una porta:si tratterà a quel punto di osservare se lo rifiuteremo ancora una volta ,come in passato o se l'affronteremo definitivamente sino all'ultima goccia,sino a che una catarsi scioglierà definitivamente il nodo.Non so se intendiamo la stessa cosa.. Namastè amico! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 23/11/08 alle 18:33 via WEB
Intendiamo la stessa cosa... Io sostengo che quello della nausea psicologica è un confine psicosomatico della sopportazione, della crisi. A quel punto si crolla e ci si deprime o si ha una esplosione distruttiva. Al contrario, si affronta il disagio esistenziale da un punto di vista nuovo e con una attitudine disponibile al cambiamento. L'onesto fare i conti con il nostro stare male ci può indicare l'inizio di una via d'uscita positiva, evolutiva. Grazie... e Namastè, caro Eck. :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 24/11/08 alle 07:52 via WEB
un bellissimo post... hai centrato un punto importante, per cui è anche assurdo voler far capire certe cose a chi ancora sta lottanto senza saperlo dentro dimensioni conflittuali a modo proprio.. deve scaturire la sana "nausea" il suo dirsi "basta" fino a far emergere quel coraggio nel dirsi "ma quanto stupido/a sono, quanta sofferenza inutile che mi sono inflitto/a".. ed aver il coraggio dicambiare.. certo è che chi non è sulla via, passa costantemetne da un tipo di "nausea" all'altro, riperpetuando un gioco/disagio.. un tipo di "droga per l'anima" come la chiamo.. un "dolore" voluto/conosciuto per sconfiggere il senso di solitudine... eeehh.. la mente!! quanto è complicata.. quante vie di fuga che si costruisce .. Serena Settimana Amico! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 24/11/08 alle 09:31 via WEB
Queste mie condiderazioni scaturiscono dall'esperienza. Ho constatato come te, probabilmente, che i cambiamenti forti nascono da quella "nausea". Ciò corrisponde, come ben tu dici, al riconoscimento di una sorta di stupidità che ci fa dire con la forza totale del cuore: ora veramente basta, voglio cambiare. Concordo poi sul fatto che questo poi può diventare un inizio di un cammino che ci porterà a rivedere molte cose e a delle significative trasformazioni interiori ed esteriori. Altrimenti, si corre il rischio, che tu hai notato, di passare da un disagio all'altro, di restare sempre nel ciclo delle sofferenze, perchè non si riesce a capire da dove nascono, non si riesce a scorgerne le radici. Ed è solo scoprendo la fonte delle sofferenze che ci permette poi di superarle, lasciarle definitivamente alle spalle. Ti ringrazio del corposo commento che rafforza e fa da complemento alla tesi che volevo indicare. Serena giornata anche a Te, cara Amica. Namastè! :-)
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ivost
ivost il 24/11/08 alle 09:22 via WEB
Questo si chiama "La Reminescenza",,,ciao
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Praj
Praj il 24/11/08 alle 09:38 via WEB
Non so che significato dai tu al quel termine. Può darsi che sia come tu dici. Io, con iltermine reminiscenza, intendo fino ad adesso: il richiamare alla mente, anche in modo vago, fatti del passato lontano o quasi dimenticati; ciò che in tal modo si ricorda... Forse, se mi puoi spiegare meglio dove hai attinto quella definizione per poi collegarla al mio post, sarebbe utile per me e non solo, credo. Grazie Ivost. Un sorriso :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 24/11/08 alle 10:41 via WEB
credo di conoscere questa nausea e ha a che fare con la Reminescenza di cui parla ivost, là dove, per Reminescenza, si intenda il far venire alla luce ciò che conosciamo già...ricordo la nausea da parto, quasi una forma di rigetto a ciò che è la vita, prima che a un rifiuto psicologico del figlio che sta per formarsi...qualcosa di molto profondo più che collegato al passato...mi sa che quel pozzo ha profondità infinite e quando ci si immerge non bisogna mai pensare di aver già raggiunto il fondo, ma lasciare che, magari una parola, "Reminescenza" faccia da pala meccanica per raggiungere altri luoghi...ciao
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 24/11/08 alle 11:49 via WEB
Molto interessante e utile questa tua testimonianza. E' servita ad aiutarmi a capire un pò meglio anche quello che, forse, voleva dire Ivost. Grazie dell'acuto, come sempre, contributo. Ciao :-)
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ivost
ivost il 25/11/08 alle 08:17 via WEB
Perfetto, ma il fondo bisogna raggiungerlo per avere la Reminescenza,,,ma non con l'ego,,,si può essere buonini e realizzati con l'ego, ma raggiungere il fondo con l'anima,,,scusate l'invadenza,,,ciao, Ivo
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 09:54 via WEB
No, nessuna invadenza, anzi, è molto ben accetto ogni commento fatto con uno spirito aperto. Adesso ho capito cosa intendevi con il termine Reminescenza. In questa luce ha un senso sul quale convengo. Ciao! :-)
(Rispondi)
violette51
violette51 il 24/11/08 alle 14:13 via WEB
per fortuna questa nausea è involontaria!!!ciao vio
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 24/11/08 alle 14:42 via WEB
Per fortuna che c'è... Sì, è proprio un segnale di pericolo, un indicazione di una boa girando la quale si può avviare un ritorno alla consapevolezza di sè. CIao, cara Vio. Buona giornata. :-))
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ivost
ivost il 25/11/08 alle 08:10 via WEB
E' il momento in cui l'anima, dopo infinite esperienze nella materia, quindi illusorie, ACCETTA di ricordare la sua origine e inizia il cammino di ritorno. Da quel momento in poi nulla potrà più interferire con la riuscita dell'impresa, anzi tutto è già compiuto. Quello che appare è solo l'illusione del tempo e dello spazio che pensiamo possa interferire, ma ormai l'anima segue il cammino "come la cerva anela ai corsi d'acqua" e nulla la potrà più fermare. Credere diversamente sarebbe come pensare che l'ego possa avere la meglio sullo Spirito,,,solo l'ego può pensarlo e crederci,,,ciao PS: vedi anche qui: http://sartiges.blogfree.net/?t=138065 ma anche qui: http://www.emsf.rai.it/brani/brani.asp?d=93
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Praj
Praj il 25/11/08 alle 09:49 via WEB
Ti ringrazio per il gentile chiarimento, Ivo. Sulla tue osservazioni non posso che sostanzialmente concordare. Un caro saluto :-)
(Rispondi)
Passariello2
Passariello2 il 25/11/08 alle 09:47 via WEB
... semplicemente GRAZIE! Mi hai aiutato a capirmi, accettarmi e perdonarmi!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 09:50 via WEB
Grazie a Te, gentile viandante. Un sorriso :-)
(Rispondi)
andy571
andy571 il 25/11/08 alle 15:31 via WEB
Grazie mille. Le parole giuste al momento giusto (per me). Non è la prima volta che accade questa sincronicità... Un caro saluto :)
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Praj
Praj il 25/11/08 alle 18:34 via WEB
Sapessi come mi fa piacere questo riscontro, questo effetto... involontario. Ricambio il caro saluto, Andy. :-))
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