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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Conoscenza senza conoscitore

Post n°517 pubblicato il 24 Novembre 2008 da Praj
 

La Conoscenza non dualistica - metafisica - diversamente dalla conoscenza fenomenica, implica che soggetto e oggetto siano Uno. Come può dunque questa Conoscenza conoscere altro da Sè? Può solo autoriconoscersi ovunque, in ogni fenomeno e in ogni momento. La Coscienza sovramentale dunque si autoriconosce sempre: non conosce qualcosa che essa non sia.
Crede di conoscere, discriminando e classificando oggetti, solo quando non si è ancora autoriconosciuta. Per questo la conoscenza mondana, per quanto conosca, conosce solo una realtà all'interno di un sogno nato da un illusorio senso di separazione. E' una sorta di autoipnosi del Divino, una strumentale dimenticanza di sè, per potersi manifestare come molteplice e differenziato in un infinito cosmico gioco.

 
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Commenti al Post:
eckhart.noor
eckhart.noor il 24/11/08 alle 21:50 via WEB
...non aggiungo altro..solo una considerazione: anche con un pò di intuito si arriva a comprendere,ma bisogna pur utilizzarlo questo intuito... ;-))))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 08:35 via WEB
Quest'intuito particolare non è così facile da riscontrare intorno a noi, evidentemente. Questo perchè prima andrebbe coltivato il terreno meditativo che lo può far fiorire, crescere. E quasi mai lo si fa. Utilizzare solo la mera discriminazione intellettuale, filosofica e concettuale, non favorisce, anzi la ostacola, questa funzione superiore, questo necessaria chiave, una delle poche che apre le porte della Conoscenza vertiticale, Trascendente. Un amichevole abbraccio. Ciao! ;-)))
(Rispondi)
 
 
eckhart.noor
eckhart.noor il 25/11/08 alle 11:13 via WEB
Non ci può essere che questa constatazione.. insistere è proliseitismo dell'ego, oppure che emerga da sè, ogni tanto, della naturale compassione.. Ricambio l'abbraccio :-)
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 11:52 via WEB
Hai colto il punto, amico Eck. Altrimenti, c'è forzatura sterile, uno sbattere contro il muro di gomma della mente concettuale. Il filosofeggiare è attività della mente discorsiva, la quale alimenta ossessivamente un circolo vizioso fatto di domande senza fine, da cui si può saltare fuori solo con un balzo quantico coscienziale. Ciò che lo favorisce, anche se non lo assicura, è un sereno stato meditativo, quieto e disponibile all'accoglienza di uno stato di Grazia. E' necessario dunque creare un ambiente interiore puramente contemplativo e accettante la Sapiente Ignoranza, mentalmente silenzioso, non più discorsivo... Solo allora può emergere il Grande Insight. Ciao! ;-))
(Rispondi)
ivost
ivost il 25/11/08 alle 08:28 via WEB
Infatti, E' una sorta di autoipnosi del Divino, una strumentale dimenticanza di sè, per potersi manifestare come molteplice e differenziato in un infinito cosmico gioco
Solo allontanandosi da tutto e anche dal Budda (Quando lo trovi uccidilo ed è rappresentato dal Se superiore che è l'ultimo scoglio da superare) l'essenza divina potrà ricongiungersi con l'origine. E come dice eckhart: anche con un pò di intuito si arriva a comprendere,ma bisogna pur utilizzarlo questo intuito...ciao, Ivo
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 08:47 via WEB
Più che allontanarsi da tutto, direi ricongiungersi, riunirsi, con il Tutto. Allontanamento, tra l'altro, avvenuto solo nelle mente, perchè in realtà noi non non ci possiamo mai separare da ciò che Siamo realmente. La separazione dualistica fa parte del sogno dell'ego. La metafora che dice di "uccidere" il Buddha quando lo incontri è il riconoscimento spirituale del fatto che non esiste un Buddha esteriore. Il Buddha è già in Te, è la Tua Essenza; la quale non ha bisogno di essere cercata fuori di noi. E la natura del Buddha e la Pura Coscienza onnipervadente che tutto include. Un sorriso e grazie... Ciao! :-)
(Rispondi)
 
 
ivost
ivost il 25/11/08 alle 11:52 via WEB
,,,infatti non è l'ego che si allontana (nel mondo, ma non di questo mondo),,,capisco che sia una cosa difficile da accettare, ma nulla di ciò che conosciamo e rappresentiamo con l'ego raggiungerà il Tutto. Un esempio è dato da Dante nella Divina Commedia in cui Virgilio che è il più alto livello di coscienza raggiungibile con l'ego (è il Se superiore), non può entrare in Paradiso,,,è il Guardiano della Soglia,,,accompagna, ma non entra. La nostra coscienza normale non può percepire questo fenomeno, ma vi si può avvicinare con l'intuizione, l'immaginazione e l'arte,,,ciao,Ivo
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 13:36 via WEB
Quando dici che la nostra coscienza normale non può percepire questo fenomeno, ma vi si può avvicinare con l'intuizione, l'immaginazione e l'arte... sono d'accordo. Infatti, la soglia ed il suo guardiano si oltrepassa solo con una intuizione metafisica e trasformazione sovra mentale. Ciao! Praj :-))
(Rispondi)
salvatore.ravas
salvatore.ravas il 25/11/08 alle 09:21 via WEB
"La comprensione dissolve il "mostro" perché lo si riconosce come apparenza che può spaventare solo i non conoscitori." un abbraccio e un sorriso. :-)) Namasté! SalvatoreR.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 09:43 via WEB
Il "mostro" è ciò che si percepisce come estraneo, altro... e questo viene da un erroneo senso di divisione, di separazione. E qualsiasi forma di isolamento non può che spaventare, fare male. Ritrovare la strada di Casa, la Comprensione, fa ripercepire il senso di unità profonda che invece tutto guarisce, che allieta l'animo del figliol prodigo. Namastè, caro Salvatore. :-))
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stellaserenity
stellaserenity il 25/11/08 alle 11:56 via WEB
Già, la conoscenza mondana volge l'attenzione su tutto ciò che appare all'esterno, dando spiegazioni relative al mondo interiore piuttosto superficiali. Sapere ed essere consapevoli sono cose ben diverse e per evitare la "dimenticanza di sè" dovremmo volgere la nostra attenzione su tutto ciò che ci circonda, non solo su ciò che la mente considera più importante. Complimenti per la sintesi con cui riesci ad esprimere concetti tanto grandi! :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 13:45 via WEB
Complimenti a Te, cara Stellaserenity, che cogli questa estrema sintesi, senza mai perderti nei labirinti del discettare senza fine, del confrontarsi polemico, del rifiuto aprioristico e pregiudiziale. Questa capacità d'ascolto e d'apertura, unita ad una riflessività pacata ed intelligente, ti fa onore wee ti procura stima; e non credo che questo valga solo per miei occhi. Un caro saluto :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 25/11/08 alle 12:19 via WEB
potrei concatenare questo tuo post al mio odierno... un saluto ed un inchino a Te che Sei.. Sri Praj :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 25/11/08 alle 13:25 via WEB
Ho fatto un commento analogo nel tuo ultimo post. Guarda te che coincindenze! Sintonie e sincronie non deliberate. Magnifiche convergenze. Namastè, Atisha! ;-))
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