Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Pratiche spirituali:  l'investigazione del Sè

Post n°556 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da Praj
 

Investigazione del Sé vuol dire indagare nella natura del Sé, o se preferisci, indagare sulla tua Vera Natura. Essa consiste nel porti due semplici domande. Qualsiasi cosa tu stia facendo puoi chiedere a te stesso "Chi sta facendo questo?", "Chi sta guidando l'auto?", "Chi sta preparando la cena?", "Chi si sente stanco?", "A chi stanno venendo in mente questi pensieri?" La risposta a queste domande è sempre "Io". Quindi poni a te stesso la seconda domanda "Chi è questo io?". Non ci sono risposte razionali. Ma l'effetto che ha il porti la seconda domanda è quello di ricondurre la tua attenzione dall'esterno all'interno. Dopodiché l'attaccamento che hai alla storia esterna cambia, e più continui a praticare l'Investigazione del Sé, più la tua attenzione resta rivolta all'interno, alla Fonte.
Puoi iniziare sedendoti ad occhi chiusi e portando l'attenzione su questa pratica. Dopo essere diventato maestro dell' investigazione, potrai usarla tutto il giorno, qualsiasi cosa tu stia facendo, per ricondurre la tua attenzione alla Fonte.
Comunque, ci sono alcuni requisiti fondamentali per l'Investigazione del Sé. La maggior parte delle persone ha la mente talmente indaffarata ed è così identificata con la sua storia che semplicemente non c'è spazio dove l'Investigazione del Sé possa lavorare. C'è bisogno di lavoro e tempo speso nel conoscere la mente e nel renderla silenziosa. E' importante arrivare ad una mente sattvica, quieta e chiara.
Questa è la mente disponibile a comprendere la verità.
Se arrivi ad uno stato sattvico *, quando poni a te stesso la domanda "Chi sono io", cominci a vedere che questo "Io", l' "Io" che fa le cose, l' "Io" che crede certe cose, e l' "Io" che giudica le cose, non esiste.
Quello che l'Investigazione del Sé suggerisce è che senza alcuna tecnica tu puoi semplicemente essere quieto. Appena chiudi gli occhi e ti acquieti, diventi consapevole di un sacco di pensieri e sentimenti. Essere quieti significa non identificarsi con questi pensieri e sentimenti, non vederli come se fossi "tu". Dopo qualche tempo inizierai a notare gli intervalli che ci sono tra i pensieri, soltanto piccoli momenti di calma...Focalizzandoti su questi intervalli, i pensieri e le emozioni si allontaneranno e tu diventerai consapevole di un vasto, espanso spazio interiore, senza confini. L'essere quieto ha il potere, facendo assolutamente nulla, di condurti alla tua Vera Natura. Quando rimani a lungo quieto, scopri improvvisamente uno straordinario senso di unità e di amore che è già lì, e che ti travolge. Essere quieti non è una pratica. E' solo un cartello stradale che ti guida alla tua Vera Natura.
La tua Vera Natura è sempre lì, presente.
Quando scopri che l'investigazione del Sé ti porta alla pace o al vuoto, non puoi più credere alla mente. Non puoi più credere a quest' "Io" separato, a questa separata identità. 
 

by Premananda

Tratto dal sito:
http://premanandasatsang.org/micro/index_it.php

* Sattva. Una delle tre qualità dell’essere naturale, secondo le principali filosofie orientali, caratterizzata da armonia, gioiosità, luminosità, coscienza serena…

 
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Commenti al Post:
atisha0
atisha0 il 14/01/09 alle 14:21 via WEB
oddio! ecco Lucio Dalla ahahaha!!! bel pezzo però Praj. ciao smack
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/01/09 alle 14:31 via WEB
Ah ah ah! E' vero: Premananda assomiglia molto a Lucio Dalla. Ciao! ;-)
(Rispondi)
eckhart.noor
eckhart.noor il 14/01/09 alle 14:41 via WEB
Anch'io ho pensato a Lucio Dalla..:-))) Bei semi che spargi ,praj... ed ogni seme può nascondere un succoso frutto...;-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 14/01/09 alle 14:50 via WEB
Hai notato come gli assomiglia? Per il resto hai ragione: ogni seme può nascondere un frutto succoso. A me piace spanderli un pò per tutti i gusti. Soprattutto per chi ama gli approcci semplici, diretti... Ciao! ;-)
(Rispondi)
nomore.norless
nomore.norless il 14/01/09 alle 23:27 via WEB
mi ha colpito l'assimilazione pace-vuoto, ma in effetti è così, nel vuoto c'è pace (almeno lì, si spera) ^_^ . Scherzo, ma è molto interessante il post, ciao.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/01/09 alle 10:06 via WEB
Intanto aspetta... e spera... Scherzo, anch'io. Ciao! :-)
(Rispondi)
shanti.deva
shanti.deva il 15/01/09 alle 08:47 via WEB
Proprio ieri mi sono rivisto "Lucio" eh eh in "il fiore del nirvana". Questa pratica dell'investigazione del se' mi appartiene.Grazie per questo pezzo molto interessante. Un personagggio che mi ha colpito moltissimo nel dvd "intervista a dieci illuminati,è Maitrya Ishwara,purtroppo non trovo niente di lui in Italiano.....Help me....praj!!! eh eh
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/01/09 alle 10:09 via WEB
In effetti si confà a parecchi investigatori interiori. Perchè l'indagine è semplice e diretta. Per Maitreya, chiedi a Gigi-Eck, forse ne sa qualcosa. Io non saprei... Ciao, Graziano! ;-)
(Rispondi)
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