Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Indicazione focaleCome praticare il presente »

La porta e la montagna

Post n°573 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da Praj
 

La conclusione della ricerca spirituale afferma “Tu sei ciò che cerchi”. C'è da dire che a monte, all'inizio della ricerca, invece si presentano due opzioni principali sulle quali forse è interessante riflettere e, se vogliamo, confrontarci. E' la perenne diatriba fra i sostenitori della via diretta e quelli della la via graduale. Da un lato c'è chi indica e insegna a percorrere ardue arrampicate sugli irti pendii della ricerca spirituale: la mitica montagna sacra da scalare. Da qui tutta la retorica della crescita, delle tecniche, del progresso personale... Fortunatamente, da un altro lato, anche se minoritario, però c'è anche chi indica una semplice porta sempre aperta. Facile da attraversare. E' scontato che i molti preferiscano le difficoltà perché sembra più logico che per ottenere un qualcosa di così bello come il Risveglio della Coscienza si debba tribulare tanto, tantissimo. Altrimenti tutti lo avrebbero già ottenuto se fosse facile. E qui, purtroppo per loro, cominciano a complicarsi la vita.
Invece, alcuni folli, alcuni assurdamente fiduciosi, alcuni intuitivi oltre misura, hanno la forza di fidarsi di coloro che indicano la porta e invitano ad attraversarla con coraggio e fiducia. Questi temerari hanno l'ardire di ascoltare quelli, rari, che hanno scalato già la montagna e poi si sono trovati di fronte alla stessa porta... l'unica Soglia reale.
E' ovvio che con un passaggio così semplice l'ego non potrà mai rivendicare né meriti né onori. Quindi sceglie il difficile, perchè immagina che questo investimento avrà un maggior ritorno. L'orgoglio di avercela fatta, di essere speciale. Immaginazione che non può che rimaner delusa.
Comunque sia, riguardo all'aspirazione del cercare se stessi, ce n'è per tutti: per gli arrampicatori, per gli opportunisti, per i pronti... al salto quantico.
Io preferisco rivolgermi ai pronti... perché agli altri c'è già chi ci pensa, chi se ne occupa: sono organismi e organizzazioni di ogni  tipo  disposti ed interessati ad accompagnarci. 
Dunque non ci deve essere timore per chi, eventualmente, potrebbe restare deluso dalla semplicità delle cose, dalla semplicità e ovvietà della scoperta liberatoria.
Al riguardo perciò  non c'è d'aver paura dei malintesi, degli equivoci... perché comunque sia alla fine, qualunque strada si sia intrapresa, c'è sempre quella porta sullo sconosciuto da varcare. La porta senza porta.
Porta dietro alla quale c'è uno specchio che ci rifletterà e ci farà comprendere: Tu sei ciò che cerchi! Lo sei già, lo sei sempre stato. Tutto qui. Allora scoppia la Risata cosmica.
Nel caso però non dovesse succedere e che la cosa dovesse sembrare banale per l'ego ambizioso e non convinto, il cercatore "pentito" avrà sempre modo di tornare indietro e trovare la montagna sacra che lo aspetta per essere scalata. Per me, invece, vorrà semplicemente dire che non era pronto a comprendere.
E' tuttavia implicito che la Via diretta è la più semplice in un senso, ma la più difficile in un altro. Non è per tutti, anzi, direi che è per pochi. E' folgorante e smonta l'ego definitivamente e all'istante. Quindi, a mio avviso, non si dovrebbe negare l'indicazione della porta  a quell'uno su mille e di dargli la possibilità di varcare immediatamente la soglia, solo perché le moltitudini si aspettano che sia tremendamente difficile. 
Il messaggio "esoterico "Tu sei ciò che cerchi" è solo per quell'uno su mille, anche se è udibile, leggibile per tutti. Non sostengo una via particolare... per me vanno bene tutte le proposte, tutte le esperienze, tutte le Vie... soltanto che a me viene naturale indicare la Via diretta a chi si ritiene in grado di provare a servirsene. Il tutto fatto senza tornaconti di alcun genere. Altrimenti, ognuno può sempre proseguire o riprendere sempre il percorso che vuole o sente più idoneo al "suo" vissuto. Ritengo peraltro sottinteso che, quando mi riferisco a coloro che definisco "pronti", sto in qualche modo giocando tra il serio e il faceto. Io ci ho messo tanti anni a capire che la porta era aperta e appunto per questo offro questa indicazione ai cercatori nei quali mi riconosco. Cerco utopisticamente di risparmiare loro fatica, anche se so che non mi ascolteranno... perchè debbono guadagnarsela con il sudore della fronte.
Questo è il sublime paradosso.

 
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Commenti al Post:
skarma64
skarma64 il 03/02/09 alle 15:20 via WEB
bello e vero..
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/02/09 alle 15:26 via WEB
Se lo trovi vero... e vivi in tale comprensione, allora sei proprio nello Skarma... ah ah ah!, o meglio Akarma, ovvero libera dal karma... personale. Buon per te, Amica. Namastè! :-))
(Rispondi)
andy571
andy571 il 03/02/09 alle 16:29 via WEB
La via diretta è la via della semplicità totale, della ordinarietà. Libera dalle pretese dell'Ego, fosse anche quella di sentirsi "pronti". E'il non cercare, ma vivere con spontaneità. Difficile, a dire il vero. Un abbraccio :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/02/09 alle 18:29 via WEB
Ottima quell'osservazione sul sentirsi "pronti"... ah ah ah! Proprio ciò significa "prontezza"... eh eh eh! ;-) Difficile a dirsi il vero, se non impossibile. Ricambio l'abbraccio, saggio Andy. :-))
(Rispondi)
eckhart.noor
eckhart.noor il 03/02/09 alle 17:24 via WEB
Oh sì..dritta..niente di più semplice..basta starsene sempre sul filo del rasoio..;-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/02/09 alle 18:32 via WEB
Oh, certo... ma senza farsi male. Non occorre che sia esageratamente affilato: basta che tagli alla radice illusioni e identificazioni. ;-)))
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 03/02/09 alle 20:17 via WEB
interessante il tuo punto di vista.. che coincide nei punti salienti con il mio... guardacaso ahahaha... ciao... un bel namastè! ed un sorriso complice e dispettoso :-P ..ati
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/02/09 alle 20:32 via WEB
Nei punti che contano... ah ah ah! Ricambio il ciao... ed anche il sorriso complice e dispettoso ;-))... un bel namastè! Praj
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aristide76
aristide76 il 03/02/09 alle 20:39 via WEB
è il lasciarsi accadere, come un filo d'erba. bello, bello, bello,bello,belloooooooooooooooo. sorriso con pizzicotto, per continuare i dispetti di atisha. ahahahahhhhhhhhh.ari
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/02/09 alle 09:27 via WEB
Ciao, Ari... sì, come un filo d'erba, che più semplice e ordinario non si può... eh eh eh! Grassieee... mi piacciono i dispettucci... e, se posso, benevolmente, mi piace anche ricambiarli... ah ah ah! :-)))
(Rispondi)
aristide76
aristide76 il 04/02/09 alle 16:05 via WEB
viva i dispetti allora....;) buon pomeriggio. ari
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/02/09 alle 17:19 via WEB
Evviva il senso dell'umorismo! Buon pomeriggio anche a Te. :-)))
(Rispondi)
Tigre_Ruggente
Tigre_Ruggente il 04/02/09 alle 23:59 via WEB
Troppo, troppo ego .. e d'altra parte se non ci fosse non saremmo qui avvertendo la necassità di scrivere e consigliare, non credi? ;)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 05/02/09 alle 09:57 via WEB
Non ho ben capito a chi o a cosa ti riferisci, quindi non so che dire. Un sorriso :-)
(Rispondi)
robbybass0
robbybass0 il 12/02/09 alle 00:10 via WEB
Ciao Praj, il dilemma continuerà ad esistere anche grazie a me che non ho ben capito una cosa:Ma l'entrata senza porta facile facile,per i pronti,che consigli utopisticamente per evitare inutili fatiche in che cosa consiste? parli di soglia reale e specchio; Anche Oshio usava gli stessi termini che non ho mai capito, in particolare non capisco se la soglia è un inizio o una fine di un percorso. Ho visto una illustrazione in un vecchio libro di religione dove c'erano i pellegrini in fila che si arrampicavano lungo una strada arrotolata a spirale verso la vetta, e alcuni che invece andavano seguendo la "direttissima"; forse è attinente al tuo argomento? La cosa mi incuriosisce non poco perchè è impossibile trovare notizie di esperienze dirette di persone che hanno concluso il lavoro. Vorrei approfittare per salutare Atisha e Noor che ho avuto modo di conoscere sul f,um riflessioni.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 12/02/09 alle 13:54 via WEB
Ciao, Robby... mi fa piacere risentirti. La porta senza porta, la soglia invisibile, corrisponde all'arresa al Divino, alla comprensione radicale che il ricercatore è il cercato stesso, ovvero di nuovo il Divino. E' una realizzazione, una Comprensione radicale. Una rivelazione incomparabile. Si realizza che non c'è mai stato un ricercatore personale... ma tutto il ricercare era sogno prodotto dalla Coscienza identificata in un organismo corpo- mente, nel quale c'era un presunto individuo che si credeva ricercatore. Questa realizzazione è la fine della ricerca è l'inizio di una nuova avventura fatta però con un Coscienza Risvegliata, non più identificata nel senso dell'ego che, nella fattispecie, è quella dell'ego del ricercatore spirituale. Un saluto sorridente :-)
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virachandra
virachandra il 19/02/09 alle 21:38 via WEB
collego questo scritto ad un altro,sull'investigazione del se,che poi è quello che mi ha portato qui aprendo questa porta,è stato per me illuminante vedere scritte cose che intensamente vivo,non sarei mai stato capace di esprimerle cosi.grazie.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 28/02/09 alle 09:12 via WEB
Ti ringrazio, Virachandra. Mi hanno fatto piacere le tue parole di apprezzamento. Namastè! :-)
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