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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« LA PRUDENZA E LA FIDUCIAPRESENTI ARMONIE »

FEBBRE CARNIVORA... INFLUENZA NEFASTA

Post n°611 pubblicato il 29 Aprile 2009 da Praj
 

Anche alla luce dell'ultima vicenda legata all'epidemia della febbre suina, non posso non constatare che gran parte degli essere umani non sono intenzionati a prendere coscienza dell'importanza del divenire vegetariani. Per questo continuiamo a ripetere gli stessi errori, avere gli stessi problemi, gli stessi incubi. Virus nefasti che si propagano come effetto di aberrazioni che stanno a monte: l'allevamento intensivo industriale a scopo di successiva macellazione per fini alimentari.
La mia posizione in merito invece è questa: sono vegetariano ma non integralista, per cui non ho una visione ideologica e dogmatica su questo argomento.
Lo faccio più che per motivi salutistici, che ce ne sono, per non contribuire allo sterminio degli animali, che amo e rispetto e non mi piace considerarli oggetti di uso e consumo, soprattutto nel caso che ne possa fare a meno.
In questa scelta avvenuta parecchi anni fa mi trovo bene, rispecchia la mia sensibilità, ma questo non mi fa demonizzare i carnivori.
Mi piacerebbe solo che riflettessero più a fondo sulle conseguenze che implica la loro scelta di mangiar carne, che porta ad allevare in realtà orrende e ammazzare (macellare) crudelmente gli animali solo per questo scopo.
Questa relativa sensibilità, incapacità di vedere l'aspetto crudele di questo maltrattamenti e brutalità, a mio parere, fa conseguire  tanti altri aspetti negativi nel rapporto tra gli uomini.
Però non generalizzerei, perché anche tra i vegetariani si possono riscontrare tante altre forme d'insensibilità.
Devo dire onestamente che la carne mi piaceva come gusto ma vi ho rinunciato per scelta Etica consapevole e rifiuto di questo sistema alimentare, per essere meno complice a questo trattamento violento diffuso nei confronti di creature sensibili per scopo alimentare o quant'altro.
La carne non mi manca per nulla e se ne può fare benissimo a meno, oltretutto con risvolti benefici per il proprio stato di salute psicofisica.
Qualcuno potrebbe obiettare che anche mangiare i vegetali implica la morte degli stessi...
Però non metterei sullo stesso piano i vegetali e gli animali che si ammazzano per mangiare, avendo delle alternative: mi sembrerebbe una forzatura filosofica, francamente.
E poi questo discorsi sul vegetarianesimo sono ormai triti e ritriti.
Ribadisco, per me, é una questione di sensibilità, di una visione esistenziale che include anche il cercare di ridurre, se possibile, la sofferenza agli animali.
E' una visione non antropocentrica, direi anche spirituale.
Comunque,
sono anche d'accordo con chi un giorno ha affermato che se i mattatoi e gli allevamenti intensivi avessero le pareti di vetro molte cose cambierebbero, qualcuno di sveglierebbe dal suo torpore e indifferenza.

Però così non é, e allora andiamo avanti...con questo edificante andazzo auto giustificazionista...direi anche abbastanza inconsapevole. Per me, sarebbe giusto per mille motivi smettere di mangiare carne: motivi ecologici, come già è stato detto, economici, filosofici, psicologici e salutistici, ecc...
Oggi come oggi, soprattutto nel mondo avanzato e occidentale, considerare la scelta vegetariana è possibile. Pensiamoci dunque.
Per chi è ancora carnivoro... e si sente anche spirituale e consapevole, vorrei dire che la frase "non importa ciò che entra ma ciò che esce", anche se ha una pretesa alchemico esoterica, oggi, per chi ha le condizioni per fare delle scelte coscienti, responsabili e non obbligate, non ha più senso, almeno secondo il mio modesto parere.
La vera trasmutazione spirituale Consapevole di ciò che entra in noi avviene prima e non dopo aver mangiato... oltre che da "come" si è mangiato.
Riflettiamo: gli animali non contano proprio niente, sono solo capi da macellare per appagare i bisogni alimentari del nostro corpo?
E' questa la considerazione per l'esistenza di questi  spesso indifesi, esseri coabitanti il nostro pianeta?
Sono per noi solo oggetti al nostro servizio da usare e consumare come ci fa comodo, senza comprendere la nostra inconsapevole complicità riguardo al loro dolore, al loro maltrattamento, al loro massacro sistematico?
Ecco perché sono vegetariano e ho fatto questa scelta non solo per motivi riguardanti una forma dietetica favorevole alla salute del corpo... ma soprattutto per motivi più profondi... direi anche "spirituali", questa scelta di non mangiare carne.
Per cui sento di invitare il carnivoro a meditare profondamente sulle sue scelte... poi faccia ciò che vuole... sarà una sua responsabilità essere indifferente a ciò che comporta mangiare carne, soprattutto senza che sia necessario. Di questa scelta non ne faccio questione di orgoglio ne di merito ma di sensibilità... natural-mente evoluta.
Se per ora preferiamo ascoltare il conformismo delle auto giustificazioni sul mangiare carne faccia pure...non  condanno ne giudico...ma ricordiamoci almeno che forse ce la stiamo comodamente raccontando...lo capisco perché anch'io in passato lo facevo...e ora, se vogliamo, pensaci, obiettiva-mente sotto una nuova luce.
Sarebbe importante invece guardare personalmente negli occhi l'animale che si vuole uccidere per mangiare...poi vedere cosa si prova e cosa si sente... allora le cose sarebbero ben
diverse...perché è troppo facile delegare le stragi ai "bruti", spiritualmente  poco evoluti, almeno sotto questo aspetto, la parte più sporca di tutta questa faccenda.
Mi dispiace anche non aver trovato risposte, o solo risposte superficiali, almeno per me, inadeguate, in dottrine e tradizioni (in particolar modo occidentali), che sorvolano o, addirittura, considerano gli animali semplicemente fatti apposta per essere "usati" e asserviti all'uomo.
E' una visione antropocentrica che non condivido.
Sono tradizioni che sotto questi aspetti, e non solo, a mio avviso, devono ancora evolvere... aldilà dei loro pur validi punti di partenza e riferimento.
Per quanto riguarda poi la Visione Impersonale del Tutto, il senso dell'equilibrio, che porta aldilà delle considerazioni etiche relative, potrei essere d'accordo... ma appunto per questo la "mia" sensibilità...mi rende quasi impossibile rendermi complice dello sterminio degli animali...anche se comprendo e non trovo sbagliato il discorso di chi mette in guardia sul dogmatismo riguardo a questo tema controverso.
Per cui concepisco anche che ogni tanto potrebbe essere salutare "sgarrare", per non irrigidirsi e non fare diventare questa questione un fatto di orgoglio ideologico... nascostamente carico di giudizi di condanna verso la momentanea altrui scelta... 
da cui potrebbe nascere un nuovo trip di superiorità per l'ego. Sto esprimendo solo uno stato di Consapevolezza rispetto al "problema"... più interessato alla condizione dei miei fratelli animali che alla salute o al benessere del mio corpo... che comunque non trascuro.
Ce ne sarebbe molto da dire riguardo al vegetarianesimo Consapevole... che poi diventa un discorso anche sulla salute, sull'ecologia, sulla politica economico-ambientale... ecc... sul nostro vivere. 
Comunque pur sapendo benissimo che è tutto un film che accade nella Coscienza, senza essere identificato in questa filosofia vegetariana... accade qualcosa al mio corpo-mente libero da questo rito sarcofagico... che dalla Coscienza Impersonale sorge un canto che dice: Non uccidere! Rendi più armonico il gioco e l'armonia del Tutto ciò che E'.
Fai la Tua parte... nel rendere più bello esteticamente l'Universo che stai creando, vivendo, "sognando".

 
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Commenti al Post:
atisha0
atisha0 il 29/04/09 alle 13:34 via WEB
come possiamo noi umanoidi rivestiti del nostro fango rispettare gli animali, quando ancora uccidiamo per futilità, per ego, interesse e ricchezza il nostro stesso fratello? dimmi come si fa a divenire vegetariani!? dimmi come fa l'uomo a non cibarsi di "carne industriale" quando strozza ancora la propria moglie per gelosia, quando manda il suo fratello all'iniezione letale per "punizione", quando lascia il suo fratello africano nelle avversità del suo territorio e non è in grado di accoglierlo nel proprio territorio? dimmi come fa l'uomo a divenire vegetariano quando ancora c'è chi inneggia al nazismo?.. dimmi come può l'uomo.. divenire Uomo! bellissimo il tuo post.. argomenti già trattati che non smettono mai di divenire attuali, quando la "natura" richiama all'attenzione... un bacione! ciao :)
(Rispondi)
 
atisha0
atisha0 il 29/04/09 alle 13:34 via WEB
ps.. scusa ma il tuo video non lo guardo. non ne ho bisogno. :)
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 29/04/09 alle 13:38 via WEB
Non riesco anch'io a rivederlo. Brrrrrr!! :-(
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/04/09 alle 13:43 via WEB
Diciamo che per definirsi Uomo, egli dovrebbe dimostrarlo anche con una capacità etica nei confronti dei fratelli animali che, purtroppo, ancora oggi non ha. Almeno questa considerazione vale per la maggioranza degli autosedicenti umani evoluti. Ci sono vie di alimentazione superiori, degne dello spirito umano più consapevole. Grazie del forte intervento! Un bacione che ricambio volentieri. Ciao! :-)
(Rispondi)
andy571
andy571 il 29/04/09 alle 13:40 via WEB
Post meraviglioso che condivido in toto! A volte mi sento davvero in sintonia totale con te... Ti confesso che ogni tanto una bistecca o qualche fetta di finocchiona le mangio, uno perchè mi piacciono e due per non farmi catturare dal dogmatismo ideologico di cui giustamente parli. Aggiungo inoltre che concordo appieno anche riguardo alla cosiderazione zero che abbiamo per questi nostri compagni, quasi fossero oggetti al nostro servizio e non creature vive e sensibili. Questo purtroppo deriva anche dal cristianesimo e dall'assioma di base che considera noi dotati di anima e quindi "superiori" per diritto divino. Namastè :-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/04/09 alle 13:52 via WEB
E' lo spirito di fondo che conta. La Comprensione basilare. Non è la rigidità dogmatica. E' incredibile per me come una religione che si definisce basata sull'amore e la carità come quella Cristiana non abbia nessuna considerazione in merito agli animali. Che li tenga in considerazione così poco, se non nulla.Che li consideri solo "oggetti" al servizio dell'essere umano. Trovo questa posizione per nulla spirituale. Arrogarsi questo diritto "divino" nei confronti dell'essere animale lo trovo di una inconsapevolezza pesante, strumentale, direi stupida. Namastè, caro Andy. Grazie dello stimolante commento. :-)))
(Rispondi)
jois.c
jois.c il 29/04/09 alle 17:31 via WEB
Ciao caro Praj, essendo vegetariana questo è un argomento che mi interessa molto. Il mio rifiuto dal mangiare carne è avvenuto gradualmente.Da bambina mi rifiutavo di mangiare carne perchè dicevo che non sopportavo l'odore, poi dopo svariate insistenze, da parte dei mie genitori mangiavo solo carne di maiale e di vitella, poi crescendo qull'odore diventava sempre più insopportabbile. Solo a pensarci mi viene la nausea! Più tardi ho capito che in realtà non sono nata per essere carnivora o se preferisci cannibbale! :))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/04/09 alle 18:13 via WEB
Accolgo con piacere la tua testimonianza. E' una presa di coscienza che ha preso corpo manifestandosì in una sensibilità accresciuta che poi si è concretizzata anche nell'essere attenta a non procurar dolore, per quanto ti è possibile, oltre che la consapevolezza di una sorta di sottile "avvelenamento" che si attua nel mangiare carne di animali torturati e straziati nei macelli. Un caro abbraccio sorridente. :-)
(Rispondi)
jois.c
jois.c il 29/04/09 alle 17:40 via WEB
Vorrei farti leggere la risposta che ha dato Roberto quando gli è stata fatta questa affermazione : Non si può continuare a parlare d'amore se ogni giorno sporchiamo i nostri piatti con il sangue! Lui ha risposto così:Il Mio pensiero lo conosci, per Me gli animali non esistono, così come non esistono piante e uomini, esisto solo Io… Nessuno nasce, nessuno muore, ci sono solo Io, che a volte, dimenticando Chi sono, soffro, ma come si soffre in un sogno, senza che in realtà Mi accada nulla di male… Molecole si separano e si riaggregano in nuove forme in un meraviglioso gioco senza fine, dove ciò che è essenziale, Io, è sempre presente, eterno, incorruttibile… Non esistono animali o uomini per cui impietosirsi, esisto solo Io… Attraverso queste limitate menti non riesco a comprendere più di tanto di Me, se ho un fine, una direzione verso cui andare… Sento solo che quando sono circondato da Amore provo un’immensa gioia e questa esistenza diventa meravigliosa, anche se non ne conosco il senso… E’ tutto quello che so… Anzi, so anche che il contrario di Amore è Ego, e che l’Ego è l’unico ostacolo alla mia esultanza e alla mia gioia. Per questo il corpo-mente “roberto”, che Mi ha permesso di ricordare Chi sono, cerca spontaneamente di diffondere Amore e contrastare le tenaci forze dell’ Ego (senza essere certo se il modo in cui lo fa è giusto, né se è giusto farlo…). Roberto non esiste quindi non decide più niente… Se dovrà diventare vegetariano lo diventerà, altrimenti niente zucchine e rapanelli a pranzo e cena… Senza Ego sparisce colui che decide e con lui le sue certezze… Tutto accade da sé, e Io osservo e mi godo lo spettacolo… Aggiungo alcune considerazioni per farti un quadro più ampio del mio modo di percepire l’esistenza… - E’ tutto così strettamente interconnesso e le variabili in gioco sono talmente numerose che è inconcepibile soltanto sperare di poter individuare le scelte giuste da compiere per raggiungere un qualsiasi risultato in qualsiasi campo… Poniamo che la mia aspirazione sia quella di incrementare Amore, gioia e consapevolezza negli esseri umani (in modo da accrescere la Mia gioia). Sembrerebbe evidente che se io riesco a diffondere maggior consapevolezza, Amore e gioia intorno a me raggiungerò il mio obiettivo… Ma se ci soffermiamo a riflettere un attimo, chi ci dice che non sia invece proprio un aumento della quantità di dolore la soluzione vincente? In questo modo, infatti, l’umanità potrebbe raggiungere la “massa critica” di sofferenza sufficiente a provocare un “risveglio” di portata eccezionale… Che una intensa esperienza di dolore possa sfociare in una maggiore consapevolezza e gioia duratura è quello che è successo a me e che accade un po’ a tutti quelli che si risvegliano, dunque chi può negare che il lavoro di tutti i maestri spirituali e affini non sia in realtà un ostacolare il raggiungimento della quantità di sofferenza necessaria ad un risveglio collettivo e ad una felicità più stabile? Forse proprio tutti noi che operiamo nel tentare di portare amore e felicità al prossimo siamo quelli che impediscono un tracollo interiore sufficiente a far toccare la soglia di dolore che può determinare un risveglio globale… Con estrema umiltà, ammetto tranquillamente di non sapere se quello che faccio sia giusto o meno, al Mio corpo-mente piace farlo e glielo lascio fare, tutto qui… Rendersi conto di non sapere nulla è il massimo traguardo raggiungibile da un corpo-mente… E’ impossibile essere certi se una qualsiasi nostra scelta potrà portare benefici o meno, le variabili sono infinite e le nostre menti troppo limitate… Tanto vale rilassarsi e godersi questo strano gioco che è la vita… Possiamo continuare a muoverci verso la direzione che al nostro corpo-mente sembra più opportuna, ma con rilassatezza e umiltà, senza alcuna certezza che sia quella giusta…
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 29/04/09 alle 18:21 via WEB
Cara Joisc... questo punto di vista Illuminato e illuminante lo condivido appieno. Mi fa dunque piacere che tu abbia voluto inserirlo nel mio blog. E' una Visione superiore, altamente consapevole, sulla quale non posso che concordare sotto ogni aspetto. E' un'ottica che rivela pacificazione interiore, serenità d'animo e Comprensione della non dualità. Questo è il punto d'arrivo del nostro cammino umano e spirituale. L'essere tornati a Casa. Namastè! :-)
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andy571
andy571 il 30/04/09 alle 10:32 via WEB
Bellissimo quento punto di vista...mi inchino e approvo
(Rispondi)
 
 
Praj
Praj il 30/04/09 alle 11:18 via WEB
E' un piano di Coscienza ancora più alto di quello che descritto. D'altronde, il post è il tentativo di condividere un maggior sensibilizzazione intorno a questo tema, pur sapendo bene la relatività e il limite di ciò, a livello fenomenico, storico e culturale :-)
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graziano2008
graziano2008 il 30/04/09 alle 09:23 via WEB
Cio' che ha postato jois,che dice il suo amico Roberto,è per me un po' come un deja wu':Ma se ci soffermiamo a riflettere un attimo, chi ci dice che non sia invece proprio un aumento della quantità di dolore la soluzione vincente? In questo modo, infatti, l’umanità potrebbe raggiungere la “massa critica” di sofferenza sufficiente..........<anche perchè ho sperimentato di persona con piccole cose,questa "alchimia",...ho portato alcuni "difetti" quasi all'esasperazione,e di colpo sono semplicemente svaniti,ho provato davvero a lasciare che le cose (quella forza,quell'impulso irrefrenabile a fare qualcosa di sbagliato)andassero cosi...semplicemente accettandole,vivendole,e lasciandole fluire,giuste o sbagliate che erano,e zac.. non ce'erano piu' svanite dissolte......ecco il "potere" dell'essere testimoni....Namaste'..
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 30/04/09 alle 09:56 via WEB
Capisco quello che vuoi dire... E ciò ha una sua ragion d'essere, riguardo all'evoluzione della consapevolezza umana. Ci sta. Per cui tutto ciò che accade è quel che può essere in questo momento, ma in questo vi è anche compreso il mio enon solo punto di vista, il mio atto "d'accusa", la compassione che sento per i poveri animali, trattati crudelmente peggio che delle cose inanimate. In una visione d'insieme dell'esistente non si può considerare focale, come centro dell'universo, solo il nostro ombelico, solo ciò che è comodo e strumentale per l'essere umano. Poi, è chiaro che c'è anche l'oltre... che tutto è il Sè, che tutto è nel Sè. L'essere Testimoni - l'Essere il Sè - acuisce appunto il "potere" della sensibilità, dell'attenzione, della compassione verso la manifestazione dell'uno-Tutto. Namastè! :-)
(Rispondi)
 
 
graziano2008
graziano2008 il 30/04/09 alle 10:18 via WEB
Certo Praj, capisco anche questo,..il prendere comunque coscienza delle barbarie verso gli animali....
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 30/04/09 alle 11:12 via WEB
Namastè, Amico! ;-)
(Rispondi)
paralotti
paralotti il 30/04/09 alle 12:42 via WEB
Ciao Praj che Ri_meraviglia il tuo post! Ecco che ciò che succede in questi giorni ci richiama, come sempre e globalmente a noi stessi e non serve voltare lo sguardo dall'altra parte... Anch'io, ormai da anni non mangio più carne e lo faccio con molta naturalezza e senza perderci il sonno. Quando mi chiedono il perchè, prendo l'esempio del Cavallo che è il simbolo della forza e dell'eleganza! Praj hai mai visto un cavallo mangiare carne? Ma quando comprenderemo che mangiare carne e anche assimilare la paura di quell'essere che viene macellato? Dobbiamo anche sapere che se il cuore ci aiuta, vedremmo sempre di più in essi, i ns fratelli anima_li, degli osservatori attenti alle nostre azioni, dei pensieri che ci motivano ma anche e soprattutto del mondo che vogliamo modellare a nostro piacimento. Tempo fa scrivevo queste parole... Verrà il giorno in cui necessariamente la loro pazienza, il loro giusto modo di vedere e la luce che essi preservano ci rinvieranno come scrivo sopra, a noi stessi; Se potessere avere il dono della parola ci direbbero: "Raddrizzate in fretta la barra del vostro destino sul pianeta Terra, perchè cari uomini, state torturando la Vita e state amputando ciò che vi può essere di più bello in voi, la semplicità del cuore. Vi proponiamo di collaborare con noi; vi stiamo tendendo una coppa, una coppa che vi è stata offerta ma che avete sdegnato, preferendo l'assemblaggio costrittivo dei nostri dorsi. Questa coppa è quella del perdono, vi perdoniamo i millenni di asservimento, di colpi e di massacri; vi perdoniamo la morte lenta nei campi di concentramento fatti di latta ondulata e sulle tavole gelide dei laboratori! Vi perdoniamo tutto questo e ancora di più, perchè non sapevate più... perchè avete dimenticato... ma oggi, giacchè i Tempi non vi permettono più di tenere gli occhi chiusi, temiamo che siate voi a non perdonarvi più! Il nostro patto non si fonda sull'oblìo ma sulla riconciliazione, ben presto, una parte del nostro popolo sarà scomparso e con essa sarà un po' della vitalità dellla Terra e del suo equilibrio, nonchè del vostro, che saranno andati perduti. La collaborazione che vi offriamo non può manifestarsi se non attraverso una porta, quella dell'Amore. Accettiamo di continuare ad accompagnarvi, a servirvi se così volete, ma sarà solo più amore reciproco che potrà far sì che la nostra carne, la nostra forza non vi avvelenino, e che soprattutto la vostra anima non sia rosa dalla cancrena. Non siamo mai stati quegli strumenti che vi siete compiaciuti di immaginare, ma compagni di strada per i quali avete forgiato le trappole a vostro piacere; ecco perchè oggi chiediamo il vostro rispetto... perchè anche voi potreste ben presto trovarvi nella situazione di non rispettarvi più e di negare persino lo stesso universo..." Praj, bisognerà che accettiamo queste parole, perchè vi è una saggezza animale alla quale non si fa abbastanza attenzione, soprattutto, non dobbiamo immaginarci che questa saggezza sia quell'istinto misterioso, quella forza indefinibile, quell'espressione pratica mediante la quali veliamo il problema; è invece il frutto diretto dell'Onnipresenza Divina della natura e non un vago presentimento venuto chissà da dove. la saggezza animale non è neppure la legge della giungla che immediatamente ci viene in mente e con la quale già stiamo ribattendo a quanto ci viene detto. La "legge della giungla", è la tirannìa della bestialità, e questa, siamo stati noi ad averla inventata, noi uomini! Infine, e finisco scusandomi della lunghezza della risposta... L'insieme del popolo animale ignorava tutto della violenza e della crudeltà prima di entrare in contatto con la coscienza umana, l'alleanza della gazzella e del leone non è un'utopìa da favola, ma il ricordo di ciò che fu prima che il tasso vibratorio del pianeta fosse abbassato, inevitabile conseguenza delle scelte dell'umanità! Pensiamoci... Buona giornata Praj:-) Namastè!!! Otto:-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 30/04/09 alle 13:48 via WEB
Grande intervento, Paralotti! Anche stavolta non mi sento di aggiungere altre parole, perchè il tuo commento ha completato in modo mirabile il mio pensiero e quello di altri Amici sensibili e consapevoli riguardo a questa tematica.. Partendo dal primo gradino della presa di coscienza voglio anch'io chiedere ai lettori ancora indecisi e dubbiosi in merito alla scelta vegetariana: ma quando comprenderemo che mangiare carne è anche assimilare la paura di quell'essere che viene macellato? Io mi auguro presto per loro, per tutti... e , soprattutto per i fratelli animali. Buona giornata anche a Te, Amico! Namastè!! :-))
(Rispondi)
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