Il Divino che tutti noi abbiamo dentro va cercato e ritrovato.
Non ci può essere dato dall'esterno... è già in noi.
Aspetta soltanto che lo si riscopra e riconosca.
Ma se poi non si manifesta come Amore per la Vita,
Compassione per noi stessi e per gli altri,
Consapevolezza della bellezza e armonia del Tutto, Gratitudine.
non è possibile che uno lo abbia trovato veramente.
Spesso, quello a cui crediamo riguardo al Divino
é soltanto un simulacro del Vero.
Questa, per me, é la differenza importante
fra il credere e avere Fede.
Chi ha Fede ha trovato... il Divino in sè stesso.
Chi crede... per me, non ancora.
E' per questo che gli uomini di Fede tendono a unirsi e vogliono incontrarsi...
mentre gli uomini credenti lottano, combattono,
per affermare, imporre, le loro verità:
cosa ritenuta non saggia, invece, per chi ha trovato
il senso dell'Unità interiore ed esteriore.
La Fede è Una, le credenze sono tante.
Esse vanno rispettate, assolutamente, sono vie,
ma non sono la Casa.
Allora mi domando:
non sarà forse che ognuno ha il senso del Divino che si merita?
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Praj il 06/05/09 alle 20:47 via WEB
Sei una persona bella, semplice, generosa, aperta, che esprime la sua umanità, la sua spiritualità per come gli è dato in quel momento, in base alla sua storia personale.
Il fatto che tu sia stata battezzata, che ti autdefinisca cristiana non ha molta importanza in sè, a mio avviso. Ciò che conta è quello che tu sei e che fai. Che poi tu sia giustamente affascinata dal messaggio d'amore contenuti nel Vangelo è bello e positivo. Un'altra cosa è invece credere dogmaticamente e acriticamente nella dottrina e nell'autorità spirituale della Chiesa. Inoltre, l'osservanza dei precetti catechistici, delle liturgie clericali, pretesche, non necessariamente corrisponde alla profonda Fede nella Divina Esistenza. Spesso è una dimensione solo formale, professionale, una tradizione che non è portatrice dello spirito Divino. In poche parole, una credenza strumentale.. ad una forma di potere.
Io, non credo in nessuna religione codificata, ma mi sento profondamente la religiosità interiore. Io mi affido alla libera ricerca, alla voce interiore che ognuno ha in sè. La ascolto e da essa mi lascio guidare. In essa trovo l'essenza di ogni sacra scrittura, lo Spirito che si rinnova ogni momento e la Grazia che tocca il cuore quando è vulnerabile e fiducioso.
Un abbraccio sorridente e buona serata. :-)
(Rispondi)
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paralotti il 07/05/09 alle 09:41 via WEB
Ciao Praj, Come è facile trovare esseri che percorrono la stessa strada... è come se si conoscessero da sempre:-)Il tuo post racchiude una grande verità e pone il problema del credere e della Fede, beh tempo fa scrivevo ...La Fede è una certezza, una certezza che ci tocca fin nel corpo, in profondità! La credenza a sua volta crea il fanatismo... Aderire a un dogma o a un insieme di immagini significa quasi sempre essere asserviti a decreti umani. E' una cosa irragionevole. La gente crede, spesso, perchè i genitori erano credenti, come i loro stessi genitori, e così via. Allora la ruggine si stratifica dentro di noi, ed ecco che nulla più si muove, nulla più si evolve nella nostra anima. Quanto alla Fede, è come un soffio che non può essere nè contenuto nè limitato da nessuna prigione, da nessun muro. La Fede ci pone nella Mente e nel Cuore di Gesù, in quello spazio che nessuna parola potrebbe descrivere. E' qui che sta la libertà assoluta, è qui che si riscopre il senso dell'Amore, e che ritroviamo noi stessi dietro un'infinità di maschere. E' qui, in ultimo, che il "sempre" si confonde con l'"adesso".
Buona giornata:-)
Otto
Ps: presto scriverò un post sulla memoria del Tempo, ne hai mai sentito parlare?
(Rispondi)
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il 09/07/2023 alle 12:42
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