Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Credere è una cosa, avere Fede è un'altra

Post n°614 pubblicato il 06 Maggio 2009 da Praj
 

Il Divino che tutti noi abbiamo dentro va cercato e ritrovato.
Non ci può essere dato dall'esterno... è già in noi.
Aspetta soltanto che lo si riscopra e riconosca.
Ma se poi non si manifesta come Amore per la Vita,
Compassione per noi stessi e per gli altri, 
Consapevolezza della bellezza e armonia del Tutto, Gratitudine.
 
non è possibile che uno lo abbia trovato veramente.
Spesso, quello a cui crediamo riguardo al Divino
é soltanto un simulacro del Vero.
Questa, per me, é la differenza importante
fra il credere e avere Fede.
Chi ha Fede ha trovato... il Divino in sè stesso.
Chi crede... per me, non ancora.
E' per questo che gli uomini di Fede tendono a unirsi e vogliono incontrarsi...
mentre gli uomini credenti lottano, combattono,
per affermare, imporre, le loro verità:
cosa ritenuta non saggia, invece, per chi ha trovato
il senso dell'Unità interiore ed esteriore.
La Fede è Una, le credenze sono tante.
Esse vanno rispettate, assolutamente, sono vie,
ma non sono la Casa.
Allora mi domando: 
non sarà forse che ognuno ha il senso del Divino che si merita? 

.


 
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Commenti al Post:
jois.c
jois.c il 06/05/09 alle 12:10 via WEB
Ognuno ha il senso del divino che merita..... certamente secondo il proprio livello di comprensione La fede intesa come fiducia penso sia l'unica via che ci conduce "a casa". La fiducia non può essere imposta,avviene dopo l'esperienza e la conoscenza, mentre chi crede prima o poi inevitabilmente cadrà nella miscredenza. La fiducia è il contatto con la verità, il credo è un illusione che ci lascia con il sedere per terra. Ti auguro una bellissima giornata piena di sole caro amico Praj :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/05/09 alle 13:55 via WEB
Hai ragione, cara Jois.c. La Fede-Fiducia non può essere imposta: è un dono di una conoscenza non mentale, avvenuta interiormente. Grazie per il bel commento e ricambio l'augurio per una spledida giornata. Un sorriso e Ciao, Amica! :-)
(Rispondi)
andy571
andy571 il 06/05/09 alle 13:05 via WEB
Certo. Ognuno ha il senso del divino che merita...e te lo dice uno che è passato attraverso più "credenze" per poi approdare (spero)alla "conoscenza" poca o grande che sia in questo momento. E' questa la parola più adatta piuttosto che Fede (pur oon la F maiuscola) secondo me. Fede o fiducia (di comprendere) può averla anche un credente. La discriminante è che su alcuni punti il credente è costretto ad avere fede all'infinito (es: l'esistenza del paradiso) mentre chi trova la casa SA. Post molto profondo comunque. Un caro abbraccio :-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/05/09 alle 14:11 via WEB
Caro Andy, hai colto il punto. E' vero che la fede, seppur con la F maiuscola, è pur sempre una dimensione del sentimento, più che il riscontro obbligato della Pura Conoscenza. In Effetti, la Fede a cui alludo è il risultato della Conoscenza metafisica. In questa caso, non porta con sè più nessun aspetto legato ad una qualche forma di credenza, ma è il punto di convergenza fra l'Accettazione totale e la comprensione di Sè. Sono inoltre in accordo con te nel dire che la Fede non deve riguardare un ipotetico aldilà, ma la piena accettazione del qui ed ora. Apprezzando il tuo acuto commento, colgo l'occasione per ricambiare di cuore l'amichevole abbraccio. :-)))
(Rispondi)
jerah23
jerah23 il 06/05/09 alle 13:46 via WEB
....lunga è la strada e stretta la via.. ma la determinazione verso il risveglio può rendere breve anche la via più ardua.. :)))) bye bye
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/05/09 alle 13:59 via WEB
L'intensità della passione può effettivamente bruciare le tappe della ricerca e portarti dinnanzi alla soglia in modo più rapido. Con uno spirito intrepido e ardente allora corta è la Strada e larga la Via. eh eh eh! Bye bye, Jerah! :)))
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amgen67
amgen67 il 06/05/09 alle 19:52 via WEB
Chiedo anticipatamente scuse per quello che scriverò. Sebra strano, ma fino adesso io non mi sono fatta questa domanda. Sento dentro me tanto amore puro per tutto cio che è vivo, ho molta compassione e mi do da fare tutti i giorni della mia vita per alcune persone che soffrono e che fanno parte della mia vita. So benissimo ( non saprei come, ma lo so) che tutto ciò che facio è il mio modo di manifestarmi l'amore che ho dentro, anche per una pianta, per un animale, accarezzo l'albero che mi allunga un ramo sul balcone , come se lo facesse per salutarmi, e io lo accarezzo ( sarò matta ) anzi, a volte di notte esco sul balcone, guardo il cielo e parlo....con l'universo....( vi siete buttati già per terra dalle risate ?)...eppure non vado mai in chiesa, mi hanno battezata, sono cristiana ordotossa, ma non ci vado in chiesa, non credo nei loro rituali, ecc... Ora potrebbe spiegarmi qualcuno che razza di persona sono ??? Mi sfugge qualcosa ( tante cose :) ), questa è fede o ... Un saluto ed un abbraccio sincero a tutti !
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/05/09 alle 20:47 via WEB
Sei una persona bella, semplice, generosa, aperta, che esprime la sua umanità, la sua spiritualità per come gli è dato in quel momento, in base alla sua storia personale. Il fatto che tu sia stata battezzata, che ti autdefinisca cristiana non ha molta importanza in sè, a mio avviso. Ciò che conta è quello che tu sei e che fai. Che poi tu sia giustamente affascinata dal messaggio d'amore contenuti nel Vangelo è bello e positivo. Un'altra cosa è invece credere dogmaticamente e acriticamente nella dottrina e nell'autorità spirituale della Chiesa. Inoltre, l'osservanza dei precetti catechistici, delle liturgie clericali, pretesche, non necessariamente corrisponde alla profonda Fede nella Divina Esistenza. Spesso è una dimensione solo formale, professionale, una tradizione che non è portatrice dello spirito Divino. In poche parole, una credenza strumentale.. ad una forma di potere. Io, non credo in nessuna religione codificata, ma mi sento profondamente la religiosità interiore. Io mi affido alla libera ricerca, alla voce interiore che ognuno ha in sè. La ascolto e da essa mi lascio guidare. In essa trovo l'essenza di ogni sacra scrittura, lo Spirito che si rinnova ogni momento e la Grazia che tocca il cuore quando è vulnerabile e fiducioso. Un abbraccio sorridente e buona serata. :-)
(Rispondi)
hareezio
hareezio il 06/05/09 alle 22:20 via WEB
...bene! Ora che abbiamo Fede Fiducia prepariamoci ad affrontare l'Ira di Dio .....ESSERE Fede Fiducia Certezza Ragione...
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 07/05/09 alle 08:52 via WEB
Quando c'è Fede-Fiducia e Consapevolezza, a mio modesto avviso, si è nelle condizioni di Accettare, con il cuore e consapevolezza espansi, Tutto ciò che accade. Non ho dunque idea di cosa sia l'Ira di Dio. Qualunque cosa possa succedere di "dannoso", per qualcosa o per qualcuno, non penso che provenga da nulla che possa definirsi come Ira di Dio. Dio per me, non è persona, è la Totalità impersonale- sovrapersonale. Quindi, non può determinarsi con un mero sentimento umano come quello dell'Ira. Mi piacerebbe però sapere cosa tu invece intendi con quella frase, che tu potessi un pochino approfondire, per quanto è possibile in questo spazio, quel concetto difficile per me da comprendere. Proprio per capire... per dialogare. Ti ringrazio per il commento con un sorriso e un saluto. :-)
(Rispondi)
 
 
hareezio
hareezio il 07/05/09 alle 21:09 via WEB
In molte religioni il Dio o gli Dei sono molto gelosi della loro condizione.Gli esseri Umani che hanno tentato di "invadere" il loro regno senza permesso hanno subito "l'Ira di Dio" e questa si ritrova in tutte le mitologie mesopotamiche(Ehloim) , ebraiche(Il Dio degli Eserciti)... la condizione di avere Fede-Fiducia rientra ancora nelle possibilità dell'essere umano. Ma quando da Avere si passa a Essere Fede-Fiducia si penetra nel regno del Divino....da questa considerazione la mia battuta sull'Ira di Dio. Con Affetto, Ezio
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 08/05/09 alle 08:26 via WEB
Grazie per il prezioso quanto importante chiarimento. E' molto interessante la distinzione che hai messo il rilievo fra l'Avere Fede e l'Essere Fede. Sicuramente l'Essere Fede è un piano di Coscienza ancor più profondo e indica la scomparsa di ogni dualismo. Ricambio l'affetto, caro Hareezio. Sono e sarò sempre lieto di leggerti e avvertire la Tua Presenza. Un abbraccio sorridente. :-)
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paralotti
paralotti il 07/05/09 alle 09:41 via WEB
Ciao Praj, Come è facile trovare esseri che percorrono la stessa strada... è come se si conoscessero da sempre:-)Il tuo post racchiude una grande verità e pone il problema del credere e della Fede, beh tempo fa scrivevo ...La Fede è una certezza, una certezza che ci tocca fin nel corpo, in profondità! La credenza a sua volta crea il fanatismo... Aderire a un dogma o a un insieme di immagini significa quasi sempre essere asserviti a decreti umani. E' una cosa irragionevole. La gente crede, spesso, perchè i genitori erano credenti, come i loro stessi genitori, e così via. Allora la ruggine si stratifica dentro di noi, ed ecco che nulla più si muove, nulla più si evolve nella nostra anima. Quanto alla Fede, è come un soffio che non può essere nè contenuto nè limitato da nessuna prigione, da nessun muro. La Fede ci pone nella Mente e nel Cuore di Gesù, in quello spazio che nessuna parola potrebbe descrivere. E' qui che sta la libertà assoluta, è qui che si riscopre il senso dell'Amore, e che ritroviamo noi stessi dietro un'infinità di maschere. E' qui, in ultimo, che il "sempre" si confonde con l'"adesso". Buona giornata:-) Otto Ps: presto scriverò un post sulla memoria del Tempo, ne hai mai sentito parlare?
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Praj
Praj il 07/05/09 alle 10:14 via WEB
Caro Amico Otto, condivido la sostanza di quanto così bene esprimi. Come vedi, come hai potuto constatare leggendomi, la mia ispirazione non viene o non la traggo da Gesù come accade per Te, ma ho la la stessa Fede che hai tu. A questo punto, pur nella diversità, condividiamo entrambi il succo dello stesso senso del Divino. Non è possile scontrarci, ma solo godere della bellezza delle reciproche modalità d'incontro con la nostra natura essenziale. Non riuscirei mai a contrappormi alla tua Visione, anche perchè la sento genuina come la mia. Appunto perchè no è una credenza, ma frutto di una esperienza diretta. E in ciò vedo la magnificenza creativa del Divino. Allora capisco la verità della frase: tutte le strade, per quanto diverse, portano a Dio. L'importante è però percorrerle fino in fondo e liberamente. Di sicuro allora si trova la Casa comune. Nel salutarti caramente e ringraziarti dello splendido apporto, resto in attesa di leggere il tuo post sulla memoria del Tempo. Buona giornata anche a Te. :-)
(Rispondi)
 
 
paralotti
paralotti il 07/05/09 alle 18:07 via WEB
Ciao grande anima:-) Quando parlo di Gesù... a cui ho dedicato il mio blog, non mi riferisco al Gesù legato ad una religione, al Gesù sofferente e alla colpa che nel guardarlo sulla croce ci assale; il Gesù che cerco di far conoscere è quell'uomo meraviglioso che dopo un lungo viaggio nella pesantezza del mondo di duemila anni fa, viene inondato dalla Luce del Cristo...il Logos, il nostro Sole planetario:-) Ho scritto il post sulla memoria del Tempo:-) a cui seguiranno altri... Namastè amico mio!
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Praj
Praj il 07/05/09 alle 18:40 via WEB
Allora, quel Gesù, inteso come Logos, posso sentirlo e comprenderlo meglio. Avevo chiaramente intuito che il Gesù (la Luce del Cristo) al quale ti riferivi non era quello su cui sono state fondate chiese e poteri religiosi. Bene, leggerò con interesse il tuo post, Amico. Namastè! :-))
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virachandra
virachandra il 08/05/09 alle 08:11 via WEB
per me credere è nella mente,avere fede è nel cuore,grazi namasté.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 08/05/09 alle 08:18 via WEB
Anche per me è così. Il Cuore inteso non come sentimentalismo ma come apertura incondizionata... Fiducia nell'Esistenza, in quanto manifestazione di "Dio". Grazie a Te, Virachandra. Namastè! :-)
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