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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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Un grande fratello che fratello non è

Post n°634 pubblicato il 22 Giugno 2009 da Praj
 

Giorno dopo giorno si può constatare la diminuzione della privacy nella nostra vita. Nell'era del digitale si va perdendo sempre di più ogni spazio privato. Quasi tutto è sotto controllo. Un giorno tutto lo sarà.
Gli spazi privati si vanno assottigliando quando lasciamo tracce ovunque che possono essere rilevate. Rilevate da chi se non dal che ha in mano gli strumenti per farlo? Questo è il punto. Chi è in possessso di queste informazionioni detiene dunque un grande potere.
Siamo sicuri che costoro saranno etici nel gestire tutte le informazioni in loro possesso?
E' possibile dubitare di ciò? Quelle informazioni saranno merce preziosa, quindi avranno un valore. Avranno un mercato e si venderanno ad uso e consumo di chi è interessato ad averle
per i più svariati motivi: commerciali, politici, industriali, legali, personali...
Non so se questa cosa può essere bella o meno, ma è un pò inquietante come possibilità. Oggi sappiamo che non è più solo un ipotesi, ma una relatà di fatto.
Andremo cedendo ogni informazione o dato, in nome della sicurezza, dell'organizzazione anticrimine, dell'efficienza sociale...
Ci faranno credere che comunque saremo liberi perchè potremo accedere con dei codici telematici – rivelatori d'identità - a questa o quella attività, a nostro piacimento; a questo o a quel servizio, che siamo in una società avanzata e che quindi tutto ciò è inevitabile.
Ci diranno che il tutto, se regolamentato, è un bene. Ma chi regola e chi gestisce, chi ci garantisce che non ci saranno abusi?
Che ne sarà del nostro privato, dei nostri segreti, delle nostre scelte, dei nostri comportamenti, delle nostre confidenze, se sappiamo possono essere controllati, spiati e archiviati?
Si potrebbe dire che se uno non ha niente da nascondere non dovrebbe preoccuparsi.
Può anche essere vero, anche se è superficiale come osservazione perché non tiene in considerazione le tante implicazioni negative possibili. E' comunque certo che il principio di libertà, seppur espresso nel rispetto delle leggi, non esisterà più; che tutto diventa condizionato e che il senso delle cose assume d'ora in poi uno sfondo che mette la Vita sotto una cappa di sottile oppressione che inquina la spontaneità, il gusto di vivere in uno spazio aperto libero da occhi e orecchi indiscreti. Non potrà mai più essere come prima, come quando questa dimensione di controllo non c'era.
Non mi sembra un gran progresso da un punto di vista psicologico e umano, anche se può avere risvolti utili per altri aspetti. Qusete considerazioni solo lungi da condiderazioni politiche: vogliono solo segnalare soprattutto i risvolti psico-sociologici del problema.
Un recente esempio in tal senso è il digitale terrestre: ora sapranno direttamente anche ogni volta che cambiamo canale, cosa guardiamo in televisione, se lo vogliono;
avranno lo share personale e collettivo in tempo reale. Che bello, come siamo liberi!! Avremo un guardone in casa nostra come costante compagnia.
Siamo entrati in un mondo controllato da un grande fratello che, purtroppo, fratello non sarà.
Si stava meglio quando si stava peggio? Forse si stava peggio dal punto di vista consumistico, come efficienza e comodità, ma dal punto di vista umano forse una qualche perplessità l'avrei.
Il progresso tecnologico è fantastico, ma è l'uso che se ne fa a determinare il vantaggio o svantaggio per la libertà e crescita dell'essere umano. Chi può dire come finirà? E' una partita forse ancora aperta.
.

 
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Commenti al Post:
drolma
drolma il 22/06/09 alle 16:56 via WEB
E l'assurdo è che, mai come adesso, da quando vige la Legge sulla privacy, i nostri dati sono ovunque, alla portata di tutti. Salvo poi negarti informazioni utili di cui hai bisogno per portare avanti qualche pratica, in nome appunto della privacy. Ma ci prendono in giro? Buona serata.
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Praj
Praj il 22/06/09 alle 19:54 via WEB
Ti è venuto forse qualche dubbio su questo? ... eh eh eh! I nostri dati sono oramai dappertutto, fuori dal nostro controllo ma sicuramente controllati da qualcuno a suo piacimento, discrezione. Riguardo il rispetto formale della privacy, ci vorrebbero dare a bere che quando firmiamo carte e documenti sia salvaguardata, credo che siano ben pochi ancora a crederci. Purtroppo è così: chi ha in mano i nostri dati ne farà probabilmente l'uso che ne vuole, più o meno nascostamente, in barba alle leggi, altrimenti non si spiega come mai gente che non sappiamo chi sia conosca cose nostre di cui non dovrebbero essere a conoscenza. Qualche informazione deve essere passata di mano in qualche modo, scavalcando la legge sulla privacy. E' ovvio che che gli unici che dovrebbero permettersi di indagare su di noi, se è il caso, sono le forze dell'ordine e gli apparati della giustizia, ma sempre dentro le precise regole e limiti dettati dalla legge di un paese democratico come spero che il nostro sia e rimanga. Serena serata anche a Te, nonostante tutto. ah ah ah! :-)
(Rispondi)
sofiastrea
sofiastrea il 22/06/09 alle 18:38 via WEB
il grande fratello è un sistema di controllo è bene saperlo ...non so se sia meglio o peggio di altri sistemi ...tutto è tragico se non si conosce l'effetto finale...devo sapere che quella telecamera mi ha visto passare alle ore etc e non solo sapere che controlla "il ladro" in un supermercato...ricordo uno specchio, una zia che si pettinava, una cugina che le faceva le linguacce non essendosi resa conto che la zia la guardava dallo specchio, quattro ceffoni...senza specchio tutto era uguale, ma i ceffoni non ci sarebbero stati :-)))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 22/06/09 alle 20:10 via WEB
E' un sistema che riduce senza dubbio il diritto alla riservatezza. Se poi serve per indagare il ladro o il malvivente va bene, ma bisogna che ci rendiamo conto che siamo tutti quanti sotto controllo e che questo è un prezzo molto caro che paghiamo al bisogno di sicurezza. Si dovrebbe inoltre sapere che qualcuno, all'occasione, può sapere molto di noi e ricostruire quasi tutti i nostri movimenti qualora lo voglia, per vari motivi. Che ognuno valuti, secondo la sua sensibilità, il suo sistema di valori, se in questa nuova realtà ci siano più pro o più contro. Sarebbe un argomento da valutare approfonditamente, con consapevolezza, per valutare fino a che punto ciò ci rende la vita migliore o peggiore. E' chiaro che per molti non esiste nemmeno come problema, non avvertono nemmeno il pericolo di abuso che queste nuove tecnologie hanno sulla nostra qualità della vita. Ma, come sempre c'è sempre chi vede un pò più in la del proprio naso, che non è del tutto omologato al conformismo che ci rende spesso solo ciechi consumatori. Un caro saluto :-)
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atisha0
atisha0 il 23/06/09 alle 20:13 via WEB
mah, non saprei.. davvero non dò molto peso alla cosa personalmente.. perchè so che una grande libertà non può portare che un grande risvolto contrario, è nell'ordine delle cose. sta a noi trovare il giusto equilibrio, sempre considerando che c'è sempre la Sua volontà di mezzo.. dunque che fare? namastè... post impegnato che nuota controccorrente ;) buona notte
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 24/06/09 alle 08:48 via WEB
E' chiaro che sto parlando solo a livello mondano, del piano samsarico. E' dunque un rilievo che parte e si riferisce solo a quello. Appeno si va a guardarlo da un livello superiore, anche questo piano viene incluso come espressione della Totalità dell'Uno e scompare come problema. Gioioso e solare mattino! ;-)
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