Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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L'altro non centra, è un'occasione...

Post n°659 pubblicato il 03 Agosto 2009 da Praj
 

Lungo il mio percorso interiore ho imparato, per quanto riguarda i nostri comportamenti emotivi, che non è mai l'altro che dobbiamo guardare, ma di osservare piuttosto cosa il comportamento dell'altro fa accadere in noi. Con questo, non voglio dire che l'altro non abbia cose da vedersi e da correggere ma che, in una ricerca di crescita interiore, non è quello il nostro problema.
Noi, anche in un dialogo o rapporto "difficile" dobbiamo stare sempre centrati su noi stessi, non perderci, non farci fregare dalle nostre aspettative, dalle nostre ideologie moralistiche, dai nostri concetti etici...
Nel nostro percorso verso la Realizzazione della nostra Essenza, è bene che incontriamo asperità, delusioni, contrasti, conflitti... affinché si possa imparare sempre meglio a non rimanerne coinvolti, invischiati...
L'interlocutore non centra mai con il nostro stato emotivo: è questo il succo di quanto ho compreso nei vari gruppi d'incontro che ho frequentato in passato, attraverso tante esperienze. L'emozioni che ci escono è perché erano già in noi: non è mai l'altro la causa, casomai è solo i detonatore. Questo principio psicologico è basilare.
Il fare e il dire dell'altro non ci dovrebbe fare reagire, ma solo prendere consapevolezza del nostro sentire. Perché uno dovrebbe prendersela se la cosa non lo riguarda, se sa che la faccenda davvero non gli appartiene?
Quindi, anche se l'altro ci "maltratta" nonostante le nostre buone maniere, le nostre buone intenzioni, la nostra gentilezza, non dovrebbe ne turbarci né amareggiarci: si prende atto che succede così... ma che che comunque noi non perdiamo il nostro centro, la nostra apertura...
Casomai, è l'altro che, non vedendo alcuna nostra reazione e constatando sempre la nostra disponibilità, può realizzare un insight e imparare a migliorare le sue capacità di relazione. Allora sì che possiamo essere specchio utile anche per gli altri.
E' inutile lamentarsi della mancanza di amore, di amicizia... non serve: questo atteggiamento mostra una dipendenza dall'altro che l'aspirante "Uomo interiormente Realizzato" deve gradualmente superare.
Per cui ben vengano liti, contrasti, catarsi e fughe... è lì che abbiamo la verifica della nostra centratura, consapevolezza e compassione.
Ecco la necessità di essere sinceri, onesti. In questo modo le nostre periferie ) maschere egoiche) vengono in contatto e possono confrontarsi. Dal dirci onestamente, senza ipocrisie, quel che proviamo l'uno per l'altro abbiamo modo di vedere cosa ci succede dentro: emozioni, sensazioni, pensieri... e diventare consapevoli di quanto siamo identificati con essi. Questo è un ottimo lavoro di discriminazione. Perciò ribadisco che proprio per per questo "l'avversario" diventa di fatto un maestro nel mostrarci i nostri attaccamenti, aspettative, dipendenze, identificazioni...
Quando l'ego è a disagio, sta male, è carico di emozioni negative e non può più proiettarle sull'altro perché c'è qualcuno che, continuamente, ci ribadisce che è tutta roba nostra, allora non possiamo contarcela più di tanto, se siamo onesti con noi stessi. Dobbiamo a quel punto evolutivo cambiare registro, se vogliamo crescere e prenderci le nostre responsabilità. Altrimenti si resta fermi al palo con le solite frasi: è stato lui/lei che... è colpa sua se... è la società...E quel"qualcuno" può essere sia un "istruttore" esterno o, internamente, la nostra stessa Consapevolezza ormai matura.


 
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Commenti al Post:
demetra.am
demetra.am il 03/08/09 alle 13:38 via WEB
Molto educativo direi me lo dovrei leggere almeno un paio di volte ancora. Grazie e buon pomeriggio!
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Praj
Praj il 03/08/09 alle 17:19 via WEB
Bene, mi fa piacere che ti sia stato utile. Buona serata e grazie anche a te, Demetra! :-)
(Rispondi)
andy571
andy571 il 03/08/09 alle 16:05 via WEB
Vero. Ma il registro lo cambiamo solo se comprendiamo veramente. Qualsiasi sforzo per giungere a questa comprensione non fa altro che caricarci ancor più di negatività. Leggevo porpio oggi (guarda caso) un commento di Osho sul tema: " ogni volta che qualcosa va storto stabilisci, quale legge assoluta, di chiudere imediatamente gli occhi e di cercare in te il vero colpevole. Riuscirai a vederlo...tu accumuli rabbia, per questo vai in collera." Ciao :-))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/08/09 alle 17:24 via WEB
Concordo pienamente, caro Andy. Ti ringrazio per lo spunto sul tema che mi hai aggiunto; Osho, dal cui insegnamento ho appreso proprio questi principi fondamentali per la crescita psicologica. Un abbraccio sorridente! :-)
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Tasawwuf22
Tasawwuf22 il 03/08/09 alle 17:27 via WEB
As salamu alaykum nobile Praj ..Vento siamo che fu fatto pietra, ed essenza a testimonianza chiamata, e spirito siamo, e pur corpo. Siamo un Nulla che tende all'aurora del farsi concreto, acqua e aria siamo, destino di folle e di mondi.. sera gioiosa salam karima
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/08/09 alle 18:02 via WEB
Bentornata da queste parti, Karima. Complimenti per le belle e ispirate parole del commento e altrettanto gioiosa serata per Te. Un sorriso :-)
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morbida1dgl
morbida1dgl il 03/08/09 alle 19:56 via WEB
"Una volta, mentre un maestro Zen camminava per la strada, un uomo si precipitò su di lui e lo colpì duramente. Il maestro cadde, poi si rialzò, e riprese a camminare nella stessa direzione di prima, senza neppure voltarsi indietro. Un discepolo che era con il maestro rimase molto colpito e chiese: Chi è quell'uomo? Che cosa vuol dire tutto questo? Nessuno può voler uccidere un essere che vive come te; e tu non lo hai neppure guardato. Chi è, e perchè l'ha fatto? Il maestro rispose: "E' un problema suo, non mio"."Oltre le frontiere della mente" Osho Namastè Praj! :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/08/09 alle 20:42 via WEB
Troppo forte! Ho una gratitudine immensa per Osho, mio amato Maestro! Namasté e grazie, cara Morbida! :-)
(Rispondi)
joiyce
joiyce il 03/08/09 alle 19:57 via WEB
il disagio viene dall'interno..
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/08/09 alle 20:20 via WEB
Ne convengo. L'altro, casomai, crea solo le condizioni per esternarlo. Un sorriso :-)
(Rispondi)
atisha0
atisha0 il 03/08/09 alle 20:09 via WEB
vero Praj... ogni disagio è parte di un nostro sentire.. Notte bella, ciao! :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 03/08/09 alle 20:23 via WEB
Del tumulto o deserto emotivo che ci portiamo appresso, senza esserne consapevoli. Per cui, quando ha l'occasione di uscire, pensiamo che sia l'altro la causa di ciò. Ma è un errore. Notte fresca e serena anche a Te, cara Ati! :-)
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drolma
drolma il 04/08/09 alle 09:02 via WEB
E' verissimo tutto cio' che dici, i disagi sono nostri e dipendono solo da noi, gli altri ci fanno da specchio. Pero' mi sono sempre chiesta se le cose negative che vediamo negli altri ci danno fastidio perchè sono un riflesso dei nostri difetti o se sono quei difetti che non vorremmo mai avere e che cerchiamo di evitare accuratamente, o forse tutte e due le cose. Me lo chiedo tutti i giorni al lavoro. Buona giornata. A proposito di Osho, sto leggendo l'ultima traduzione in italiano: "La gioia", ed anche qui si rivela il grande maestro di sempre.
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 04/08/09 alle 10:20 via WEB
Sono entrambe le cose. Quei "difetti" che ci mettono a disagio, che ci danno fastidio, sono un riflesso di ciò che ci evocano, perché in qualche misura li abbiamo dentro, ma che non abbiamo ancora accettato. Anche il volere evitare coloro che ne sono portatori, l'aver paura di esserne contaminati appartiene alla stessa natura del disagio: in realtà sentiamo che qualcosa di quel modo di essere ha qualcosa a che fare con noi. Magari è sepolto nell'inconscio, ma qualcosa c'è. Altrimenti, non dovremmo sentire disagi o fastidi di alcun genere: perché saremmo consapevoli che la cosa non ci riguarda. Potremo avere altri problemi, ma quelli no, sono dell'altro. Quindi, è importante, se si vuole crescere, "usare" questi fastidi, rifiuti, idiosincrasie... per diventare consapevoli di sé. Quando ci succedono abbiamo una buona occasione per farli venire alla luce e, casomai, accettarli, per poi superarli se è il caso. Buona lettura e assorbimento de "La Gioia", allora.! Grazie e gioiosa giornata, dunque. Namastè! :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 04/08/09 alle 17:32 via WEB
Ho imparato da subito che tutto porta a noi e solo a noi, anche una pubblicità che ci dà fastidio va cercato il motivo del fastidio e poi casomai cambiata la pubblicità. Se non dimentichiamo che siamo sempre Discepoli, il procedere è Vita , se ce ne dimentichiamo ecco che il cielo si oscura e a volte ci perdiamo. Sempre bello ciò che scrivi :-))
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Praj
Praj il 04/08/09 alle 20:02 via WEB
E' vero, tutto rimanda a noi. Me lo hanno insegnato e l'ho constatato attraverso innumerevoli esperienze. La vita, gli altri, le circostanze, se siamo attenti, consapevoli e abbiamo voglia di maturare, ci possono essere maestri, anche se ci sembrano o sono ostili. Grazie e ciao! :-))
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zelda.57
zelda.57 il 05/08/09 alle 10:20 via WEB
Spesso, infatti, ho fatto caso a come due identici comportamenti, ma recitati da attori diversi, scatenassero in me differenti emozioni e reazioni. Forse è questione di feedback più soggettivi che oggettivi...non saprei...buona giornata, Zelda.
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Praj
Praj il 06/08/09 alle 09:08 via WEB
Per me valgono tutte due le cose. Possono essere sia delle persone che restimolano delle latenze associate a qualche esperienza particolare sia determinati comportamenti che provocano delle reazioni emotive. In entrambi i casi però le cause sono attribuibili ai contenuti inconsci - nostri - che vengono soltanto attivati da incidenze esterne. Grazie e serena giornata, Zelda! Un sorriso :-)
(Rispondi)
skarma64
skarma64 il 06/08/09 alle 09:19 via WEB
incontrare "l'altro" in questo modo è l'occasione di fare un dialogo con sè stessi che altrimenti sarebbe stato più raro e predisporci meglio nei prox incontri..buona giornata praj
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 06/08/09 alle 09:48 via WEB
Sono d'accordo. Incontrare l'altro corrisponde anche all'incontrare un qualcosa di noi stessi che non conosciamo. Quindi, è certamente una buona occasione per specchiarci e vedere aspetti che forse non avremmo mai nemmeno sognato di avere, perché li abbiamo negati tempo addietro e ora covano sepolti, pronti a venire fuori appena siano richiamati da un evento accidentale, da un imprevisto, da una situazione... da un comportamento di qualcuno. Gioiosa giornata, Skarma! Un sorriso :-)
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amgen67
amgen67 il 16/08/09 alle 00:35 via WEB
Sono tornata - un abbraccio !!!
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 16/08/09 alle 10:35 via WEB
Mi fa piacere. Spero che il viaggio e la vacanza ti siano andati per il meglio. Ricambio l'abbraccio e a risentirci! :-)
(Rispondi)
southcross0
southcross0 il 20/08/09 alle 22:24 via WEB
Bella l'immagine:-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 21/08/09 alle 13:35 via WEB
Thank! :-)
(Rispondi)
marlene22
marlene22 il 20/09/09 alle 11:36 via WEB
ciao...bellissimo!!...ma non mi è chiara una cosa: L'altro non centra, è un'occasione...è il titolo del libro o no?..perchè lo sto cercando come libro e non lo trovo. Inoltre in Spagna ho iniziato a leggere un libro in spagnolo "El libro del ego"...è stupendo..ora sto cercando l'equivalente italiano ma non lo trovo...e cercando mi sono imbattuta in questo stralcio di testo bellissimo... potete aiutarmi?grazie!! ciao ...w osho! alessandra
(Rispondi)
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